I "Millennials" non stanno ammazzando l'impresa!

Ringrazio l'amica e socia Stephanie Caracciolo dell'articolo su "Business Insider" che è intitolato "'Psychologically scarred' millennials are killing countless industries from napkins to Applebee's — here are the businesses they like the least".
Per l'articolo, le preferenze dei "Millennials", coloro che sono nati nel 2000, starebbero "uccidendo" l'impresa, con le loro preferenze.
Ora, io faccio un piccolo appunto e lo faccio parlando dell'Italia.
Qui in Italia, già le persone nate negli anni '80 (come me) hanno problemi.
Non sono state fatte delle politiche adeguate per le famiglie e per le imprese (anzi, queste ultime sono state danneggiate dalla pressione fiscale) e (di conseguenza) l'economia è andata in crisi.
Si danne le colpe alle congiunture economiche globali sfavorevoli ma ciò è solo in parte vero.
Infatti, qui in Italia, ci sono dei mali antichi.
Non mi riferisco solo alle forme di criminalità organizzata ma anche (per esempio) alla spesa pubblica elevata, alla burocrazia prolissa ed inefficiente, alle tasse, alla giustizia che non funziona, al costo dell'energia elettrica, che è elevato, e alla carenza di infrastrutture adeguate.
Ciò impedisce di fare realmente impresa.
I giovani italiani di oggi pagano un prezzo davvero elevato di ciò.
Da ciò nascono i problemi attuali, come la disoccupazione.