Infatti, emerge sempre più il movente della gelosia.
Come ho scritto stamane, questa vicenda è davvero sconvolgente e dimostra che (a volte) tra l'amore ed il possesso non c'è un confine netto.
Certo, chi vuole possedere non ama.
Questa è la logica (agghiacciante) del fatto.
Poiché non poteva averla, il ragazzo (di un anno più grande) ha deciso di ucciderla.
Purtroppo, nel mondo di oggi sta emergendo questa mentalità, non solo per ciò che riguarda l'amore.
Questa è la logica del "poiché non posso averti, ti uccido" o del "poiché non posso avere ragione nel confronto con te, io ti sopprimo o ti faccio del male".
Questa logica è spaventosa.
Il problema sta nella famiglia.
I miei genitori mi hanno insegnato a sapere perdere e a sapere ripartire.
Se i miei genitori non avessero fatto ciò ed io mi fossi mosso secondo la logica prima descritta, avrei dovuto fare delle stragi, tra donne che mi hanno respinto e persone che mi hanno fatto del male in altri modi.
Purtroppo, la famiglia di oggi è fortemente in crisi e si vede.
Oltre a ciò, c'è anche una crisi delle istituzioni.
Noemi aveva postato su Facebook post riguardo alla violenza sulle donne e sua madre aveva già segnalato ai carabinieri situazioni strane riguardo al fidanzato.
Il padre del fidanzato-assassino (che è indagato con il figlio per occultamento del cadavere) aveva già manifestato ostilità verso la ragazza
Perché non si sono presi provvedenti riguardo a tale proposito?
Non si sarebbe potuto agire prima che la povera ragazza fosse stata uccisa?
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