Cari amici ed amiche,
Francesco Schettino, il capitano della nave "Costa Concordia", è finito in carcere.
Egli è stato condannato a 16 anni di reclusione per il naufragio della nave da egli comandata, il quale è avvenuto il 13 gennaio 2012.
Ora, Schettino è il prototipo dell'uomo senza coraggio, del pessimo capitano che scappa, lasciando la nave che affonda e la gente al suo interno in balia di sé stessa.
Tuttavia, io faccio una riflessione.
Io penso che tanti di noi (me compreso) non avrebbero diritto di giudicarne il comportamento, almeno sul piano morale.
Quanti di noi, al suo posto, sarebbero rimasti sulla nave che affonda?
Lui era il capitano ed avrebbe dovuto comportarsi diversamente.
Tuttavia, egli è anche un uomo.
Un uomo può andare nel panico e quando va nel panico diventa egoista e può fare cose spiacevoli.
Si chiama istinto di sopravvivenza.
Perciò, il giudizio legale è corretto.
In quanto capitano, egli aveva delle grosse responsabilità a cui non si sarebbe dovuto sottrarre.
Per questo motivo, Schettino merita il carcere.
Però, moralmente sono ben pochi quelli che possono giudicarlo.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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