leggete i commenti all'articolo intitolato "Sinistra ipocrita: denuncia chi fa il saluto romano e tace riguardo ai No Global violenti".
Il commentatore, un tale Mario, ha tirato fuori una tiritera con cui ha cercato di confutare le mie tesi.
Vi riporto uno dei commenti:
"In ogni caso si può essere o meno d'accordo. La libertà di pensiero consiste proprio in questo.Io le ho risposto solo per chiarire che, sì, il reato esiste ed è previsto dall'art. 5 da lei riportato. È inoltre un impianto conforme a Costituzione (oltre che espressivo di Convenzioni internazionali in materia), come più volte chiarito dalla Corte Costituzionale.
In ogni caso, dopo aver sbirciato tra i suoi articoli, mi sembra di aver colto che lei è favorevole al reato di negazionismo della shoa. Dunque non capisco la sua posizione in punto di coerenza, soprattutto in riferimento ai reati di opinione: vi è d'accordo o contrario?".
Cosa c'entrino l'antisemitismo ed il negazionismo della Shoah con il saluto romano lo sa solo il commentatore.
In primis, ho posto questa questione: la sinistra vuole denunciare quelle persone che vanno in un cimitero di caduti della Repubblica Sociale Italiana a commemorare con tanto di saluto romano mentre tace riguardo ai suoi No Global che spaccano le vetrine.
Non mi risulta che un saluto romano metta a rischio la sicurezza delle persone.
Quello che fanno i No Global, invece, con le occupazioni abusive e gli episodi di violenza è un problema di sicurezza e di ordine pubblico.
In secundis, vogliamo parlare dell'antisemitismo?
Bene, parliamo anche dell'antisemitismo.
Mi risulta che la sinistra sostenga i leader palestinesi, i quali negano la Shoah.
Inoltre, l'antisemitismo crea problemi, perché spesso si traduce in violenza.
Il saluto romano, di per sé, no.
Inoltre, bisognerebbe parlare anche dei crimini dei comunisti.
La cosa sta degenerando.
Come riporta "Il Giornale", si è deciso di incriminare coloro che a Milano sono andati al cimitero dei caduti della Repubblica Sociale Italiana,
L'incriminazione è state decisa ieri dal pm Alberto Nobili, sul cui tavolo era arrivata il giorno prima la relazione della Digos con un primo elenco di estremisti di destra identificati sulla base delle fotografie pubblicate sul sito di Lealtà e Azione o riconosciuti dai poliziotti all'uscita dal cimitero. La riflessione della Procura si è concentrata sulla scelta del reato da contestare ai partecipanti, di cui la sinistra milanese aveva chiesto a gran voce la repressione in base alla legge Scelba del 1952. Alla fine Nobili ha deciso di non contestare l'apologia del fascismo, prevista all'articolo 4 della legge, ma il reato di manifestazione fascista, articolo 5. L'apologia punisce "chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione" avente le "finalità antidemocratiche proprie del partito fascista"; scatta invece il reato di manifestazione fascista per "chiunque, partecipando a pubbliche riunioni, compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista".
I militanti di Lealtà e Azione hanno risposto autodenunciandosi per protesta.
Ora, io trovo che l'Italia non sarà mai un Paese pacificato.
Quella guerra civile iniziata durante la II Guerra Mondiale continua ancora oggi, a colpi di denunce in procura ed attacchi.
Nel nostro Paese manca una coscienza comune perché tra coloro che vinsero la II Guerra Mondiale ci furono quelli che impedirono ciò.
Io non sono fascista.
Il fascismo è socialismo. Io sono contrario al socialismo.
Però, riconosco le libertà di ognuno.
La democrazia è questo.
Io penso che il fatto vada contestualizzato.
Queste persone di Lealtà e Azione hanno fatto le loro commemorazioni con saluti romani in un cimitero e per i fatti loro.
Non sono andati a fare casino in piazza e a creare disordini.
Non hanno fatto attività di promozione del fascismo in piazza.
Se avessero fatto queste cose, io sarei stato tra i primi a condannare l'accaduto.
Invece, queste persone hanno fatto quei saluti romani per fatti loro.
Stando così le cose, dovremmo mandare in galera i preti che celebrano le commemorazioni per i caduti della RSI?
Io penso che serva apertura mentale nel capire le cose.
Cordiali saluti.
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