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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 17 maggio 2017

Omofobia, due parole

Cari amici ed amiche,

oggi, è la Giornata Internazionale della Lotta all'Omofobia.
Ora, dico la mia opinione.
Da cattolico, io considero l'omosessualità un peccato.
Tuttavia, anche se non sono omosessuale e mi piacciono le donne, io non giudico nessuno.
Il fatto di non essere omosessuale non mi rende meno peccatore di un omosessuale.
Posso peccare in altri modi.
Ora, noi non dobbiamo considerare in modo automatico il peccato come un reato.
Se così si facesse, ben poche persone non sarebbero condannate.
Solo alcune azioni peccaminose, come il furto o l'omicidio, sono reati da punire ai sensi della legge, poiché fanno del danno ad altri.
La libertà di ognuno finisce dove inizia quella del suo prossimo.
Un omosessuale non fa del male ad altra gente.
I diritti individuali vanno garantiti a tutti.
Diverso è il discorso sul matrimonio.
Il matrimonio non tocca solo i diritti individuali delle singole persone ma anche i diritti di altri.
Ora, concedere il matrimonio tra persone delle stesso sesso significa concedere loro non solo la facoltà di adottare bambini ma anche quella della procreazione assistita, la quale rischia di aprire la strada anche ad altre cose non belle, come l'eugenetica.
Quindi, si toccano i diritti del nascituro.
Chi si dice contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso non deve essere tacciato automaticamente di omofobia.
Cordiali saluti.

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