Cari amici ed amiche,
come riporta "Il Giornale", l'Islam sta imitando Beppe Grillo.
Questa è una parte dell'articolo che è stato scritto da Magdi Cristiano Allam:
"Oggi a Torino esordisce la «Assemblea Costituente Islamica d'Italia» che, secondo il suo Manifesto, «è uno strumento tendente a dare ai musulmani una rappresentanza eletta», «per via telematica accedendo, registrati e verificati, ad una piattaforma all'uopo ideata e messa online», e «vorrà essere un soggetto che potrà fare richiesta ufficiale alla Presidenza del Consiglio affinché si avvii un percorso di Intesa tra lo Stato e la Comunità islamica in base a quanto previsto dall'art. 8 della Costituzione.»
Concretamente scopriamo che ad oggi l'islam non è una religione riconosciuta dallo Stato proprio perché non ottempera alle due condizioni richieste dall'articolo 8 della Costituzione, la stipula dell'Intesa e, in parallelo, che lo Statuto dell'islam non contrasti con l'ordinamento giuridico italiano. Ebbene questo Statuto, che nell'islam si fonda sulla sharia, la legge coranica, è totalmente incompatibile con le leggi laiche dello Stato sui temi cruciali della sacralità della vita di tutti, della pari dignità tra uomo e donna, della libertà di scelta individuale.
L'artefice di questa iniziativa, che per la prima volta in Italia introduce il sistema dell'elezione telematica di una rappresentanza islamica, è Hamza Roberto Piccardo, 65 anni, ex Autonomia Operaia, che ha trasferito nell'islam il bagaglio ideologico estremista del comunismo, pur mostrando una indubbia capacità politica e organizzativa. Anche in questo caso Piccardo, con grande scaltrezza, vorrebbe aggiudicarsi non solo la paternità dell'elezione della rappresentanza islamica, ma soprattutto il controllo dei contenuti della proposta sulla cui base si stipulerebbe l'Intesa. Nel 2000 fu proprio Piccardo, perché in disaccordo con i contenuti, a far fallire l'Intesa con lo Stato negoziata dal «Consiglio islamico d'Italia», formato nel 1998 tra l'Ucoii, il Centro islamico culturale d'Italia e la Lega musulmana mondiale-Italia.".
Avete capito?
Questa "Assemblea Costituente Islamica d'Italia" vuole emulare Beppe Grillo, riguardo al voto telematico.
Sul voto telematico ci sono perplessità.
Il problema vero, però, è la Sharia.
La legge coranica in questione, per l'appunto denominata Sharia, non è compatibile con la nostra Costituzione né con la nostra legge ordinaria.
Come si possono conciliare la Sharia ed il nostro ordinamento?
Il nostro ordinamento non riconosce il peccato come reato, come invece accade riguardo alla Sharia.
Per esempio, cosa dice la Sharia riguardo a chi cambia religione?
Il nostro ordinamento non vieta il cambio di religione.
Non mi pare che la Sharia sia dello stesso parere.
Mi risulta, per esempio, che un musulmano che si fa ebreo o cristiano abbia dei problemi.
Diciamo le cose come stanno.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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