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sabato 14 maggio 2016

Papa Francesco ed il diaconato femminile

Cari amici ed amiche,

fa discutere la proposta di Papa Francesco di aprire il diaconato anche alle donne.
Ora, bisogna vedere se sarà così, ossia se il Papa ha veramente detto una cosa del genere.
Infatti, se il Papa ha detto di volere riconoscere nella Chiesa una maggiore responsabilità al laicato (maschile e femminile) non c'è niente di male né di strano.
Anzi, il laicato ha già responsabilità nella Chiesa.
Una mossa del genere da parte del Papa sarebbe un riconoscimento (sacrosanto) di ciò.
Io sono uno dei lettori nella liturgia.
Invece, se ha detto esplicitamente di volere aprire anche al diaconato femminile, il Papa ha commesso un errore molto grave.
Riporto uno stralcio di un articolo di Antonio Socci che è scritto su "Libero":

"Su questo Bergoglio sa che la strada gli è sbarrata dalla Lettera Apostolica “Ordinatio Sacerdotalis” di Giovanni Paolo II che - in continuità con tutto il magistero della Chiesa - ha definito “infallibilmente” l’esclusività maschile dell’ordinazione.

Può forse essere aggirata con il diaconato alle donne? Ieri qualcuno deve averlo pensato leggendo i siti dei giornali di tutto il mondo che annunciavano “il papa apre alle donne diacono”.

Bergoglio vuole istituire una Commissione per studiare la cosa. Ma dovrebbe sapere che una tale “commissione” c’è già stata e lavorò per dieci anni, pubblicando le conclusioni nel 2003. Dunque non c’è più nulla da chiarire e studiare.

Il professor Roberto De Mattei, storico della Chiesa, spiega: «Fin dalle origini la gerarchia apostolica istituita da Gesù Cristo ebbe tre gradi: diaconi, presbiteri e vescovi. Questo ministero ecclesiastico è di diritto divino e ha natura sacramentale. Fin dall’inizio la partecipazione a questo ministero fu riservata ai soli battezzati maschi. Le cosiddette “diaconesse” dei primi secoli non ricevevano alcuna ordinazione sacramentale, e non avevano niente a che fare con questa sacra gerarchia, come spiega sant’Epifanio, nel suo Panarion, e san Tommaso nella Summa Theologica». Dunque da sempre “la tradizione e la prassi” della Chiesa sono chiare e univoche.

De Mattei aggiunge: «Nei primi secoli della Chiesa furono gli eretici (gnostici, marcioniti, montanisti) ad inserire le donne nella gerarchia ecclesiastica, ammettendole ai compiti del predicatore o del sacerdote. A questi eretici i Padri della Chiesa hanno sempre opposto il comportamento di Gesù che scelse gli Apostoli solo tra gli uomini e non affidò a Maria alcun ministero all’interno della Chiesa, pur costituendone Ella il cuore. Infatti, come afferma papa Innocenzo III, “anche se la beatissima Vergine Maria si trova in un grado più alto ed è più di tutti gli apostoli messi insieme, il Signore non ha affidato a lei, ma agli apostoli, le chiavi del regno”»
.

Ergo, se aprisse gli ordini sacri (ed il diaconato è parte di essi) alle donne, Papa Francesco non solo commetterebbe un errore ma rischierebbe di fare un'eresia.
Se così fosse, il Papa non solo non sarebbe più infallibile ma potrebbe anche essere deposto.
In tale caso si dovrebbe indire un nuovo Conclave.
Ricordo un caso del passato, quello di Onorio I (morto nel 638) che venne deposto e condannato per monotelismo, ossia per una dottrina consistente nell'affermazione che in Cristo esiste un'unica volontà o un'unica operatività o energia (monoenergismo). Tale dottrina fu dichiarata eretica dalla Chiesa cattolica e come tale condannata.
Nessun Papa può stravolgere la dottrina sui sacramenti istituiti da Cristo, come ha detto di recente il cardinale Gerhard Muller, custode della dottrina cattolica.
Cordiali saluti.


2 commenti:

  1. Ho letto ieri questo articolo di Socci il cui contenuto condivido al 100%. Aggiungo che il diaconato è il primo step dopo il quale avviene l'ordinazione dei sacerdoti e da ultimo l'ordinazione vescovile e Gesù Cristo si rivolse ai suoi Apostoli e mai a Maria per la predicazione, per la Confessione, per l'Eucarestia pur riservando a Maria Santissima il ruolo più importante nella Chiesa, tutte conclusioni a cui era stato messo un punto fermo.
    Sembra che Bergoglio voglia cercare sempre di rimanere al centro dell'attenzione, ma già da dopo il Concilio le donne hanno un ruolo attivo nella Chiesa, ad esempio per la lettura nella celebrazione della Parola di una pagina dell'Antico Testamento, un Salmo e un brano tratto dagli Atti degli Apostoli. Spesso fanno parte dei cori e molte già distribuiscono l'Eucarestia in Chiesa o a casa degli ammalati. Oltre al ruolo di catechista del quale ho l'onore di aver fatto parte per un lungo periodo confermato da una cerimonia che avvenne nella Basilica di San Giovanni.
    Che altro vuol far fare alle donne, mi sembra che hanno già molto posto

    RispondiElimina

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Ringrazio un caro amico di questa foto.