Cari amici ed amiche,
Oggi, è il 1 maggio.
come riporta "Il Giornale", il premier Matteo Renzi si è esaltato per i presunti risultati del suo "Jobs Act". La Conferenza Episcopale Italiana, però, lo stronca.
Nel primo trimestre i posto di lavoro crescono di 90 mila unità: 72 mila sono stabili. Ma sebbene cresca l'occupazione, quelli nati negli anni '80 e '90 restano al palo.
Infatti, ad essere assunti sono per lo più i cinquantenni che hanno perso il lavoro, gente che lavora per arrivare in modo dignitoso alla pensione.
La disoccupazione giovanile resta comunque alta.
Il cardinale Angelo Bagnasco (che è presidente della Conferenza Episcopale Italiana) stronca il premier Matteo Renzi, che si è messo ad esultare, in questo modo:
"L'osservatorio delle nostre parrocchie e delle nostre comunità cristiane non registra ancora questo miglioramento che tutti auspichiamo".
Sono d'accordo con il cardinale.
Pensiamo alle numerose aziende del nord-est che sono chiuse e con l'erba alta intorno.
Anche qui nel Mantovano non si scherza.
Io che sono disoccupato e cerco lavoro lo so bene.
Come ho scritto sul blog "Ribellione Nazionale", siamo un Paese alla frutta.
Come si fa a pretendere che le aziende investano e diano lavoro con una pressione fiscale oltre il 40%?
Come si fa a pretendere che le aziende investano e diano lavoro con una burocrazia elefantiaca?
Come si fa a pretendere che le aziende investano e diano lavoro con un costo elevato dell'energia elettrica?
Come si fa a pretendere che le aziende investano e diano lavoro in un Paese in cui non ci sono infrastrutture adeguate?
Come si fa a pretendere che le aziende investano e diano lavoro quando ci sono dei sindacati che hanno ancora l'idea ottocentesca dell'operaio contro l'imprenditore?
Come si fa a pretendere che le aziende investano e diano lavoro con una giustizia che non funziona?
Per favore, siamo seri!
Oggi non si dovrebbe più parlare di "Festa dei Lavoratori" ma di "Festa della Disoccupazione".
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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