oggi le è stato consegnato il "Premio Carlo Magno".
Durante la consegna del premio, lei ha detto:
"Sogno un'Europa, in cui essere migrante non sia delitto bensì un invito a un maggior impegno con la dignità di tutto l'essere umano. Sogno un'Europa che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo".
Nessuno vuole mancare di carità.
Vede, Santità, la carità è una bella cosa.
Tuttavia, la carità deve andare di pari passo con le regole.
L'immigrazione clandestina va contro questo principio.
Se una persona entrasse nel nostro Paese con i documenti e in modo regolare nessuno avrebbe nulla da dire.
Invece, le persone entrano clandestinamente.
Questo crea problemi di ordine sociale, economico, di sicurezza ed anche culturale.
Pensiamo alla questione del terrorismo.
Noi abbiamo l'esigenza di difendere la nostra sicurezza.
Favorire l'immigrazione clandestina non va certo in questa direzione.
Inoltre, l'Italia è un Paese con un sacco di problemi.
Pensiamo agli italiani disoccupati o agli imprenditori che falliscono.
Questi ultimi sono figli di un "dio minore" rispetto a chi viene qui da noi senza documenti e senza avere diritto?
Le dico a chiare lettere quello che penso: "Io non sono d'accordo con lei!".
In altri Paesi, chi entra clandestinamente viene respinto.
Pensiamo all'Australia.
Dunque, per lei l'Australia sarebbe un Paese di "barbari non cristiani"?
A me non sembra.
Anzi, l'Australia è un Paese civilissimo.
Con il massimo rispetto, le faccio notare che lei sta sbagliando.
Queste sue prese di posizione non garbano a tanti di noi cattolici, me compreso.
Qui si rischia di trovarsi di fronte ad una "bomba sociale".
L'immigrazione clandestina incontrollata rischia di portare l'Italia alla destabilizzazione, oltre ad esporla al rischio del terrorismo.
Cordiali saluti.
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