leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "E ora Tripoli minaccia l'Italia con uno "tsunami" di migranti".
La Libia ci vuole dichiarare guerra.
Questa di fatto è una guerra.
Il governo di Tripoli, in mano agli islamisti, ci ha lanciato una minaccia: o l'Italia lo riconoscerà o ci manderà orde di immigrati clandestini.
Jamal Zubia, portavoce del Congresso, l'assemblea libica nella capitale, ha praticamente detto: "Se non lo riconosceremo a livello internazionale scateneremo uno tsunami di migranti attraverso il Mediterraneo.
La minaccia velata (ma non troppo) parla "di centinaia di migliaia di migranti" usati come bombe umane dal punto di vista sociale ed economico da scagliare verso le nostre coste.
Cosa farà ora il governo presieduto dal premier (non eletto da nessuno) Matteo Renzi?
Ricordo che domenica i libici hanno profanato il cimitero italiano a Tripoli.
Evidentemente, ci vogliono dichiarare guerra.
Non sarà una guerra con bombe e mitragliatori ma quelli che Tripoli sta facendo sono di fatto atti di guerra.
Cordiali saluti.
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