PD, il pericolo Prodi!

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo scritto da Keyser Soze su "Panorama" e che è intitolato "Per Renzi una mina firmata Prodi".
Keyser Soze è un uomo delle istituzioni che da mesi su "Panorama" racconta la politica, dal di dentro. Lo pseudonimo è preso dal film "I soliti sospetti".
Per Matteo Renzi potrebbe esserci una minaccia del passato: quella di Romano Prodi.
Nel Partito Democratico ci sono grosse fibrillazioni.
La sinistra di quel partito è insofferente nei confronti di Matteo Renzi e della sua politica.
Alcuni suoi esponenti se ne sono andati (come Giuseppe Civati, Stefano Fassina e Corradino Mineo) ed altri (come Walter Tocci e Alfredo D'Attorre) sono pronti a lasciare.
Tuttavia, anche coloro che sono vicini all'ex-premier Romano Prodi sono insofferenti.
Cito, per esempio, Franco Monaco, uno dei più stretti collaboratori di Prodi, che parla già di "scissione amichevole" e che ha detto: "Noi facciamo la sinistra con un impianto ulivista mentre Renzi andrà avanti con il suo Pd a trazione centrista. Mettendo insieme le due forze daremo vita ad una coalizione capace di governare il Paese".
A me sembra un ritorno al passato.
Non dimentichiamoci che di fronte ad una situazione del genere ci sarebbe il ritorno di uno dei personaggi "rottamati" da Renzi: Massimo D'Alema.
Una coalizione del genere ricorderebbe proprio quel centrosinistra di Romano Prodi, quel centrosinistra che era fondato sull'asse costituito dai Democratici di Sinistra e dai centristi di Democrazia è Libertà "La Margherita", che metteva insieme tutto ed il contrario di tutto (come Clemente Mastella ed Emma Bonino e Wladimir Luxuria e Paola Binetti) e che vinceva le elezioni ma non era in grado di governare.
Lancio un messaggio ai partiti del centrodestra: "Unitevi, visto che questo centrosinistra non sarà in grado di governare e che l'Italia non potrà cadere nelle mani del Movimento 5 Stelle, la cui salita sarebbe una sciagura".
Cordiali saluti.