come riporta "Il Giornale", c'è stato l'incontro tra il Governo e le Regioni.
Le Regioni avevano protestato contro la Legge di stabilità, che prevederà tagli alla sanità.
Dall'incontro è emersa una divisione tra le Regioni.
Le Regioni gestite dal centrosinistra hanno accettato le decisioni del governo ma quelle amministrate dal centrodestra (Veneto, Lombardia e Liguria) hanno mostrato perplessità e delusione.
La coperta della legge di Stabilità è troppo corta per accontentare tutti. Ieri il premier (non eletto da nessuno) Matteo Renzi ha fatto dietrofront con le Regioni, evitando nuovi incrementi delle addizionali Irpef e Ires nonché dei ticket sanitari che i governatori erano pronti a fargli esplodere in faccia.
Per un aumento delle imposte che si riesce a evitare, ce ne sono altri in rampa di lancio su bollette e casa.
Ora, il disappunto delle Regioni gestite dal centrodestra parte dal fatto che le Regioni meno virtuose (che sono amministrate dal centrosinistra) non paghino.
Renzi non ha il coraggio di fare pagare le Regioni meno virtuose, quelle che sprecano soldi.
Questo non può essere certo accettato.
Cordiali saluti.
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