leggete l'articolo del sito "Focus" che è intitolato "L'ultimo castrato".
Ringrazio l'amico e socio Aurelio Giorgianni dell'articolo.
Centocinquanta anni fa morì Alessandro Moreschi.
Moreschi fu l'ultimo cantante castrato.
Egli riuscì a entrare nel Coro della Cappella Sistina come solista nel 1883 all’età di 25 anni, ma fu uno degli ultimi: nel 1902 ci fu infatti l’estromissione "formale" dei castrati da parte della Chiesa. Quelli già in organico continuarono comunque a prestare servizio fino alla pensione che per Moreschi arrivò nel 1913. Si esibì anche al funerale di re Umberto I.
Cantò anche nel Coro della Cappella Giulia e in quello della Cappella Lateranense, oltre che in università, sale da concerto e nei salotti della “Roma bene”, dove sfoggiò tutta la sua classe in repertorio anche non sacro. Dunque fu amato e apprezzato e si esibì anche all’estero.
Egli fu amato per la sua arte ma la sua arte gli costò un grande sacrificio.
L'arte non è solo gioia ma anche sacrificio.
La vicenda di Moreschi ce lo ricorda ancora.
Cordiali saluti.
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