Cari amici ed amiche.
Il mio amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione questo articolo del sito "CulturaCattolica.it" che è intitolato "Lo pseudo-sinodo di Leopoli".
Ringrazio Angelo, un collaboratore fantastico!
Dell'articolo è interessante la parte che recita:
"Nel sessantesimo anniversario del Sinodo di Leopoli, cattolici e ortodossi lo ricordano con interpretazioni diverse, spesso contrastanti. Nel marzo del 1946 venne celebrato lo pseudosinodo che aveva come compito quello di liquidare la Chiesa greco-cattolica ucraina. La mancanza di legalità appare più che evidente. Gli organi della sicurezza dello stato sovietico lo avevano organizzato e vi avevano assicurato con metodi ‘persuasivi’ anche la presenza di una parte del clero. All’apertura del sinodo nessuno dei dirigenti ecclesiastici apparteneva alla Chiesa cattolica, mentre tutto l’episcopato greco cattolico già da un anno era stato arrestato dall’NKVD. Nonostante queste e simili coercizioni, la Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca continua fino ad oggi a considerare canoniche le decisioni del sinodo, benché gli stessi animatori della soppressione dell’Unione di Brest (1596, anno in cui fu sottoscritta l’Unione con Roma) alla conclusione dello pseudo sinodo di Leopoli, riconobbero che senza il fraterno aiuto della polizia segreta non sarebbero riusciti a convertire all’ortodossia nemmeno uno decina di sacerdoti greco cattolici. Oggi la Chiesa ortodossa russa frequentemente condanna le azioni terroristiche dei cechisti, eppure i dati forniti dagli archivi della stessa polizia, confermano che la Chiesa ortodossa russa prese parte attiva alla liquidazione violenta della Chiesa greco cattolica ucraina (cfr di Bogdan Bejurkiv ‘La Chiesa greco cattolica e il regime’ 1939 – 1950, Leopoli 2005). La questione è che nessun lavoro scientifico e neppure i documenti segreti resi pubblici, inducono il patriarcato di Mosca a riconoscere la verità. Purtroppo non è l’unico tema storico che spiace al Patriarcato di Mosca.
Io però vorrei riservare la mia attenzione a qualche cosa di diverso, ma legato a questo pseudo sinodo. Una delle dimostrazioni del carattere violento della soppressione dell’Unia è che la Chiesa greco cattolica ucraina non si è sottomessa al regime stalinista che la voleva far passare all’ortodossia. Una gran parte del clero e tutto il monachesimo greco cattolico passò nella clandestinità, nella vita ‘catacombale’. A questo passo era gi preparata. Già nel 1939, dal primo arrivo dei bolscevichi nell’Ucraina occidentale, il metropolita Sheptickij, capo della Chiesa greco cattolica ucraina, aveva previsto l’inizio della repressione. In seguito nella sua lettera a Roma espresse la sua disponibilità a morire per la Chiesa; e poco prima di morire,nel 1944 predisse tempi difficili per la Chiesa. Così la maggioranza dei fedeli e del clero erano pronti ad affrontare la possibilità di ‘entrare nelle catacombe’.
Come ricorda il vescovo Sofron Dmiterko della Chiesa greco cattolica, consacrato clandestinamente: “Essi sapevano che soffrivano per la vera fede, e che non era ammesso rinnegare la fede, e ricordavano le parole di Cristo: “Chi mi rinnegherà sarà rinnegato dal Padre mio”. “Io non avevo paura, ero pronto a tutto – ricorda padre Michail Terlichko – sapevo verso quale meta mi incamminavo. Fin da quando ero giovane ragazzo desideravo morire per Cristo, per la nostra Chiesa, per il nostro popolo”.".
Prima di tutto, bisogna capire la storia della Chiesa ortodossa.
La Chiesa ortodossa nacque nel 1054 AD, con uno scisma che si consumò tra Papa Leone IX (1002-1054) ed il Patriarca di Costantinopoli Michele Cerulario (1000-1059).
Tra le questioni disciplinari e dogmatiche (liturgia e Filioque) vi era anche una questione politica.
Infatti, la Chiesa bizantina era soggetta alla politica dell'Impero Romano d'Oriente.
Gli imperatori bizantini si consideravano sommi sacerdoti, come il re dell'antica Gerusalemme Melchizedek gli imperatori romani antecedenti al Cristianesimo e l'imperatore Costantino I (274-337).
Per esempio, essi stavano in testa alle processioni e presiedevano i concili.
Questo non piacque ai Papi che si succedettero.
L'imperatore Giustiniano I (482-565) cercò di stabilire un accordo con il Papa ma non vi riuscì.
Anzi, egli diede inizio al cesaropapismo, l'intromissione di sovrani laici in questioni religiose.
I sovrani bizantini emisero anche provvedimenti religiosi.
Basti pensare all'imperatore Leone III Isaurico (675-741) che emise il decreto dell'iconoclastia.
Con lo Scisma d'Oriente (1054 AD), la Chiesa d'Oriente dipese dallo Stato.
Questo ci deve fare riflettere su quello che accadde durante l'epoca comunista in Russia ed in Ucraina.
La Chiesa ortodossa (o almeno una parte consistente di essa, poiché tanti furono gli ortodossi perseguitati) si piegò alle pretese dei comunisti.
La Chiesa cattolica, invece, rivendicò sempre una sua autonomia dallo Stato.
Da qui nacque il problema.
A peggiorare la situazione ci fu la questione della Chiesa greco-cattolica.
La Chiesa greco-cattolica è quell'insieme di Chiese in Ucraina e in Russia che mantennero la comunione con la Santa Sede dopo lo scisma del 1054 o che si riunificarono a Roma con la pace di Brest-Litovsk.
La Chiesa greco-cattolica era vista come una Chiesa "concorrente" di quella ortodossa, poiché di quest'ultima aveva i riti.
Era avversata anche più della Chiesa di rito latino.
Quest'ultima era vista dai sovietici come "straniera".
La Chiesa greco-cattolica (invece) faceva parte della società russa ed ucraina, esattamente come quella ortodossa.
Questo determinò lo pseudo-sinodo di Leopoli, quello pseudo-sinodo con cui si voleva distruggere la Chiesa greco-cattolica, una Chiesa vista come nemica dello Stato comunista (com'era vista anche la Chiesa latina) e concorrente della Chiesa ortodossa.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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