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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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sabato 9 dicembre 2017
L'Insula d'Utopia/ L'Isola di Utopia
Cà aqua nun appi unu ciumi...
et accussì ammucciata la citati...
d'Amaurothus...capitali cà fu...
stesiru...accussì ntâ l'Insula d'Utopia...
unni "to" et "miu" nun funu...
ma cà di chista Thomas Morus scrivìu...
pirchì d'omu pinzeru accussì nun dissi..
dâ so exsistentia mancu cridìu.
Italiano:
Che acqua non ebbe un fiume...
e così nascosta la città..
di Amauroto...capitale che fu...
stettero...così nell'Isola di Utopia...
ove "tuo" e "mio" non furono...
ma che di questa Tommaso Moro scrisse...
perché d'uomo pensiero così non disse...
della sua esistenza manco credette.
Questa mia poesia (scritta in maccheronico-siciliano ed in italiano) è stata ispirata all'opera di San Tommaso Moro (7 febbraio 1478-6 luglio 1535) "L'Utopia".
Ora, faccio anche un'altra citazione.
Sul numero del 21 settembre 2017 de "La Civetta", la rivista dell'Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione" di Mantova presso cui collaboro, ho trovato queste parole di Benito Mussolini:
"Il comunismo, essendo per sua tendenza egualitario, è contrario alla vita e alla storia, oltre che alla natura che è profondamente diseguale, e che vive di questa diseguaglianza".
Io non sono fascista.
L'ho detto (e scritto) tante volte.
Io sono di destra. Sono cattolico, conservatore, anglofilo e filo-israeliano.
Il fascismo è socialismo ed io non sono socialista e, invece, sono sostenitore dell'economia di mercato.
Però, penso che queste parole di Mussolini siano veritiere.
Tuttavia, San Tommaso Moro arrivò prima del Duce.
Nel 1516, il grande politico, avvocato e martire inglese scrisse l'opera intitolata "L'Utopia" .
Il titolo latino dell'opera è "Libellus vere aureus, nec minus salutaris quam festivus de optimo rei publicae statu, deque nova insula Utopia".
Moro scrisse di un'isola chiamata Utopia, la quale aveva una "società perfetta" e la cui gente viveva su basi comunistiche e in un regime di pace.
Lo stesso autore, però, riconobbe che nella realtà dei fatti questa società non poteva stare nel mondo reale.
Ancora oggi, noi possiamo notare ciò.
Lo dimostrano i nomi.
Il nome del narratore, il quale è anche protagonista, è Itlodeo, un bugiardo.
Il governatore di Utopia sia chiama Ademo, il cui nome significa "senza popolo".
La capitale di Utopia si chiama Amauroto e significa "città nascosta".
Il fiume di Utopia sia chiama Anidro e significa "Senz'acqua".
Dunque, lo stesso San Tommaso Moro non credette alla possibilità di creare una "società comunista" perché il comunismo è estraneo alle dinamiche umane
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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