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domenica 17 dicembre 2017

Io non ho mai attaccato Papa Francesco ma...

Riporto un commento all'articolo intitolato "Il denaro non è lo sterco del diavolo" mi sono arrivati dei commenti.

Vi riporto questo commento:

"La teoria del business first, pone il business al primo posto. E se lo si pone al primo posto, significa che la morale cristiana passa al secondo. Il business è contemplato dalla morale cristiana perché è espressione di libertà, ma va contemperato con gli altri valori etici. Se dunque diventa 'first', il denaro diventa sterco. Mi sembra ovvio e scontato e non a caso lo dice Francesco. In altre occasioni può aver detto cose non condivisibili, ma qui siamo nelle ovvietà. Basta attacchi strumentali al Santo Padre: essere cristiani è difficile e non barattabile.".

Ora, quando contesto certe prese di posizione di Papa Francesco, non lo faccio per delegittimarlo o per attaccarlo personalmente.
Primo, io non ho mai messo in discussione la legittimità di Papa Francesco (cosa che hanno fatto altri) anche perché non ho prove che dicano che egli sia illegittimo.
Dire che un Papa sia illegittimo è certamente usa cosa pesante.
Tuttavia, va notata una cosa e lo faccio usando una norma del Diritto canonico, l'insieme di regole fondanti della Chiesa.
Questo è il canone 749, comma 1: " Il Sommo Pontefice, in forza del suo ufficio, gode dell'infallibilità nel magistero quando, come Pastore e Dottore supremo di tutti i fedeli, che ha il compito di confermare i suoi fratelli nella fede, con atto definitivo proclama da tenersi una dottrina sulla fede o sui costumi".
Per esempio, quando ha riconosciuto la Palestina e ha definito Abu Mazen un "Angelo della pace", il Papa non ha agito come capo della Chiesa, suo Pastore, suo Dottore e Vicario di Cristo ma ha agito come capo dello Stato di Città del Vaticano.
Ergo, riguardo a ciò, egli ha fatto un atto politico e non religioso.
Non c'è un dogma che imponga il riconoscimento della Palestina.
Dunque, quando agisce come capo politico, anche il Papa può essere contestato...con le maniere dovute
Riguardo a queste questioni, il dogma dell'Infallibilità non vale.
Se il dogma dell'Infallibilità pontificia valesse per una cosa del genere, dovrebbero essere dichiarati infallibili anche gli altri capi di Stato e di governo che hanno riconosciuto la Palestina.
Sulla questione del business, non è peccato fare affari.
Queste sono le parole del vescovo (cattolico) inglese Thomas Cobham, vescovo di Worcester morto nel 1327:

"Vi sarebbe una grande mancanza in molti Paesi se i mercanti non portassero ciò che abbonda in un luogo in un altro dove queste stesse cose mancano. Perciò possono a buon diritto ricevere il prezzo del loro lavoro".

In una logica di lavoro di questo tipo, il business è la retribuzione.
Il denaro che proviene da lavoro onesto non è figlio del peccato.
Semmai, bisogna ricordare che ci sono cose più importanti del business, come (per chi crede) Dio, la vita, la famiglia e gli affetti.
Fare business senza perdere di vista queste cose è cosa buona.
Tuttavia, non posso accettare il pauperismo.
Cerchiamo di essere seri.




5 commenti:

  1. Marica Lucci-catechista18 dicembre 2017 alle ore 07:00

    Il Papa non ha criticato né il denaro né il business, ma l'uso del primo e la divinizzazione del secondo. Lei ha quindi stravolto le sue parole e su ciò lo ha criticato. Chiamasi attacco.
    Ormai è sport attaccare Francesco: criticare è un conto, stravolgerne le parole per attaccarlo un altro.

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  2. Quando mai avrei attaccato il Papa?
    Io non ho attaccato il Papa ma ho criticato alcune sue prese di posizione criticabilissime e su cui il dogma dell'infallibilità non vale.

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  3. Marica Lucci-catechista18 dicembre 2017 alle ore 10:03

    No, lei ha scritto un articolo sull'uso del denaro, come se il papa avesse criticato il denaro in sé. Devo riportarle passi del suo scritto? Su non perdiamo tempo.

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  4. Marica Lucci-catechista18 dicembre 2017 alle ore 10:08

    "Ora, non mi va di fare polemiche contro il Papa però voglio ricordare che con il denaro si possono fare opere di carità e si possono aprire aziende con cui creare lavoro.
    Per questo, serve equilibrio nei giudizi".
    Ecco qui, a scanso di equivoci.
    Ha messo in bocca a Francesco parole che mai ha preferito o meglio,lei ha riportato il suo 'il denaro è sterco del diavolo', omettendo però di scrivere che egli si riferiva chiaramente all'uso che se ne fa e non al denaro in sé.
    L'ha strumentalizzato, quindi l'ha gratuitamente attaccato.
    Ma si sa, ormai è sport pure per parte dei cattolici.

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  5. Le ricordo che Papa Francesco aveva detto certe cose che non erano condivisibili.
    Mi vengono in mente certe affermazioni sul presidente USA Donald Trump, per il quale il Papa aveva detto "Non è cristiano", per via della sua posizione sull'immigrazione.
    Certe parole del Papa si sono prestate a certe interpretazioni.
    Con questo, io non ho attaccato il Papa ma ho solo espresso una sensibilità diversa dalla sua.
    Oltretutto, il dogma dell'infallibilità del Papa vale quando egli parla ex-cathedra e non nelle interviste o in altri ambiti.

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