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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 2 dicembre 2017

Ancora il caso del vecchio tracciato dell'Autostrada A1 ed i ponti sul Po che crollano

A quanto pare, il vecchio tracciato dell'Autostrada A1 Milano-Napoli, nei pressi di Monzuno (in Provincia di Bologna) sarà demolito.
Lo riporta una notizia dell'anno scorso blog "Notizie delle valli del Reno".
Quel tratto si sarebbe dovuto riutilizzare per fare una tangenziale che avrebbe reso più agevole il traffico in questa zona dell'Appennino tosco-emiliano.
Il motivo di questa decisione è alquanto singolare.
Il sindaco di Monzuno Marco Mastacchi è stato informato, a decisione presa, in un incontro nella Regione Emilia-Romagna nel quale gli è stato spiegato che il rientro del progetto di tangenziale è risultato necessario per l'opportunità di riutilizzo del materiale di risulta dalla demolizione della vecchia autostrada. Tale materiale verrà impiegato come riempimento nella realizzazione della nuova viabilità prevista intorno a Bologna. In sostanza, viene risolto con vantaggio il problema dello stoccaggio dei materiali di risulta dalla demolizione, il vero nodo di difficile soluzione che aveva fatto in un primo tempo prendere in seria considerazione la riconversione del tratto di autostrada dismesso in tangenziale. Inoltre il manufatto è una comoda, vicina , e già ottimizzata riserva di inerti.
Ora, a me risulta che quando si fa una grande opera, come l'ammodernamento dell'Autostrada A1 Milano-Napoli, si debbano fare anche opere al servizio del territorio.
Inoltre, demolire un'infrastruttura che può essere riutilizzata non significa risparmiare soldi.
Anche demolire costa e se si demolisce un'infrastruttura che può essere riutilizzata il danno è doppio.
L'Appennino si sta spopolando, quando, invece, dovrebbe essere valorizzato.
Inoltre, trovo che sia demenziale e pacchiano demolire un manufatto che può essere riutilizzato per farne della ghiaia.
La Regione Emilia-Romagna vuole la ghiaia?
La cavi dal greto del fiume Po, che nella zona tra Rovigo e Ferrara scorre pensile, per via dei detriti accumulati.
A proposito di Po, nella zona di Crema e qui nella zona di Mantova vi sono i problemi dei ponti di Casalmaggiore e di San Benedetto Po.
Quando si sistemeranno questi due manufatti?
Sarà così? Speriamo.
Siamo di fronte alla solita italica (anzi, italiota) miopia: si preferisce spendere i soldi per mantenere dieci inutili burocrati o dieci immigrati clandestini piuttosto che spenderli per fare infrastrutture che servono allo sviluppo del Paese.
Intanto, il Paese affonda perché nessuno investe in esso anche perché mancano infrastrutture adeguate.



2 commenti:

  1. Ma ci pensi quante belle tangenti intascheranno?

    RispondiElimina
  2. Provo solo ad immaginare.
    Noi abbiamo un problema di deficit infrastrutturale...e questi vogliono demolire un'infrastruttura riutilizzabile.

    RispondiElimina

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.