Faccio mie queste parole scritte su Facebook dal mio amico Filippo Giorgianni:
"Per precisare contro l'ignoranza: la battaglia confederata non era solo "pro-schiavismo", come fanno capire i dementi dei centri sociali americani o i giornalisti idioti appresso a loro. Il generale confederato Lee per esempio, come testimonia una sua lettera alla moglie, riteneva IMMORALE lo schiavismo, ma semplicemente non era d'accordo al fatto che la sua rimozione passasse attraverso politiche del governo federale, perché riteneva che ogni Stato dovesse essere esentato dall'intrusione del governo centrale! A seconda dei protagonisti di quella guerra che si prendano in considerazione, si trattava dunque anche di una battaglia politica su quali fossero i poteri dello Stato centrale e quali quelli degli Stati confederati, poteri centrali che sono andati sempre più crescendo e che infatti i conservatori americani, rifacendosi alla lezione confederata, hanno SEMPRE criticato fino ai nostri giorni. Studiando la politica americana dell'epoca si vedrà facilmente come tutto fosse molto sfumato, anche in termini di opposizioni tra membri del medesimo partito. Il Presidente John Quincy Adams, ad esempio, che tanto piace oggi ai conservatori statunitensi (i quali lo citano e pubblicano, come fatto da Russell Kirk con riguardo alla natura della Guerra di Indipendenza rispetto a quella della Rivoluzione francese!), era membro dell'ala più conservatrice (poi sfociata dopo la sua morte, attraverso il Partito Nazionale Repubblicano, nel Partito Repubblicano) ma era abolizionista, mentre altri membri del Partito Democratico-Repubblicano di cui faceva parte, poi sfociati nel Partito Democratico, non lo erano e votarono a favore del Kansas-Nebraska Act che portò come conseguenza alla secessione. I monumenti confederati NON sono il simbolo univoco dello "schiavismo" cui si opporrebbe in blocco la "civilissima" sinistra dei mentecatti che oggi vorrebbero rimuoverli, ma soprattutto simbolo di un SACROSANTO principio AUTONOMISTICO di rivendicazione di identità LOCALI nel contesto di una guerra dalle molte sfumature in cui anche antenati della sinistra americana odierna erano PRO-schiavismo!!! #DontTouchGeneralLee".
Di Giorgianni mi fido, perché si esprime con cognizione di causa.
Il politicamente corretto sta portando a situazioni che definire assurde è poco.
Pensiamo alle campagne che certi benpensanti americani stanno facendo contro il Columbus Day perché ritengono che Cristoforo Colombo abbia causato un genocidio ai danni dei nativi americani.
Ora, questi "signori" dovrebbero essere coerenti e lasciare gli USA.
Anche riguardo alla bandiera della Confederazione, si sta facendo la campagna dell'ignoranza.
Il generale Robert Edward Lee (19 gennaio 1807-12 ottobre 1870) era contro lo schiavismo.
Nel 1862, egli affrancò anche degli schiavi.
Eppure, i fautori del "politicamente corretto" non vogliono fare notare e (addirittura) vogliono impedire che si metta in onda la serie TV americana "The Dukes of Hazzard", perché compare sul tettino dell'auto dei cugini Duke, denominata "Generale Lee", la bandiera della Confederazione.
Gli avi di questi perbenisti avevano schiavi.
Adesso, i loro discendenti vogliono "rifarsi la verginità"
Non si sa se ridere o piangere.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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