Ecco perché l'Italia va male

Cari amici ed amiche,

all'articolo intitolato "Giovani europeisti? Sfatiamo il mito" è arrivato questo commento:

"La tua ricetta porta a una maggiore occupazione ma di pessima qualità, quindi nessun benessere. Ne sono prova i voucher: aumentavano le statistiche degli occupati, in realtà aumentavano gli schiavi.
Meglio un lavoratore e un disoccupato, che due schiavi.
Se il salario lo decide il mercato, che oggi significa colossi contro soggetti singoli, esso è di fame. Senza controlli il capitalismo è una iattura.
A proposto di università: dici che oggi non tutti possono permettersele. Che ne dici di privatizzarle, magari le rette scendono, no?!
Sei il prototipo dell'utile idiota: un appartenente della classe proletaria che rinuncia ai suoi diritti sociali per dare più potere alla classe dominante. Ne ho visti di turzi, di imbecilli, di coglioni, ma tu sei davvero impareggiabile. Mai incontrato in vita mia un masochista come te. Mai. Sei davvero l'utile idiota, te lo dovrebbero segnare in fronte con una pedata.
Ps togliere potere ai sindacati in epoca di strapotere del mercato. Quelli già oggi non contano niente, figuriamoci a togliere loro altro potere: i lavoratori a contrattini da fame di 20 gg dei supermercati, che fine farebbero? Li getterebbero direttamente in discarica. Tu mi fai pena, tanto mi fai schifo per il tuo fanatismo. Però ti piacerebbe lavorare al comune, eh?! Stronzo di merda, se sei per il liberismo sfrenato vai a lavorare dal privato, vai da Amazon, vai da Conad, vai da Ikea e fatti pisciare in faccia! Eh no, tu vuoi il bel posticino comunale ben pagato, indeterminato, al riparo dai licenziamenti e con tutti i diritti di malattie e ferie. Vero eh!? Sei proprio un abietto e un traditore: gli altri a farsi sfruttare e tu invece col lavoro comunale e libero di pisciare in faccia ai lavoratori da un blog. Vero eh?! Vai a lavorare in fabbrica come tuo padre! Parassita e traditore!".

Prima di tutto, a questo signore (che si sarà laureato ad Harvard, visto il linguaggio forbito che usa) faccio notare che io ho lavorato in Comune, con contratti a tempo determinato.

In secondo luogo, io lavorerei volentieri in fabbrica.

Che sia ciò che fa l'operaio o ciò che fa l'imprenditore, il lavoro è lavoro.

Vedete alla sinistra piacciono così tanto i poveri da volerne il più possibile.

Pensiamo alle zone in cui il comunismo si affermò.

In quelle zone vige la fame.

Pensiamo al Venezuela di Chavez e di Maduro, che oggi è un Paese allo sfascio e in crisi.

Dunque, ringrazio Dio di non essere comunista e di essere un uomo libero e che pensa con la sua testa, a differenza di quel pivello che ha scritto il commento che ho riportato qui sopra.

Non mi faccio certo intimidire.

Per il comunista, l'uomo libero è un traditore.

Io rispondo dicendo: "Mi nni futtu!". 

Traduco in italiano: "Me ne frego!".

Se credete che la ricetta del benessere di un popolo sia fare sì che ci sia più Stato, più burocrazia, più spesa pubblica e più sindacato siete fuori strada.

La storia lo dice.

Qui in Italia c'è tanta spesa pubblica, tanto Stato, tanta burocrazia ed è stato dato anche tanto potere ai sindacati.

Non mi pare che noi stiamo bene.

L'Italia va male perché c'è gente che la pensa come il personaggio che (usando l'anonimato) ha scritto il commento.

A quel "gran signore" che ha scritto il commento proporrei di andare in villeggiatura (magari in montagna) e di lasciare per un po' internet.

Infatti, mi sembra molto stressato e (si sa) lo stress può fare venire male alle coronarie.
Inoltre, il tipo imparerebbe anche il significato della parola "democrazia".
In democrazia ognuno ha il diritto di pensare quello che vuole, finché non fa del male a nessuno.
Forse, qui in Italia la democrazia non esiste.

Cordiali saluti.