leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato ""Il Crocifisso roba da Medioevo". Così abbiamo già perso".
Ilaria Giorgetti, presidente del Quartiere Santo Stefano ha proposto di esporre un Crocifisso nei muri delle scuole. Non importa qui dire che è di centrodestra. Era una illuminazione cordiale, poteva venire a chiunque. Virginio Merla, sindaco di Bologna ha respinto l'invito. "E' una cosa che appartiene al Medioevo". Ha detto Merola, del Partito Democratico, bocciando questa proposta. Medioevo? Cristo è Medioevo? Ha aggiunto: "Non è il momento di contrapporre un simbolo religioso all'altro". Che cosa voleva dire? Forse che non bisogna contrapporre la croce ai kalashnikov? Le vittime agli assassini? Del resto, il cristianesimo, su cui si fonda la nostra civiltà, è nato così: dal sangue versato del suo fondatore.
Trovo l'atteggiamento sbagliato l'atteggiamento di Merola.
Di fronte a chi minaccia noi, la nostra cultura ed i nostri valori noi non dobbiamo arretrare.
Noi non dobbiamo togliere le croci o fare vestire i preti in abiti civili, "in nome del dialogo e dell'accoglienza".
Oggi, Merola dice di non volere i crocifissi nelle scuole.
Domani, farà togliere lo storico affresco che raffigura Maometto all'Inferno (dipinto da Giovanni da Modena) dal muro della Basilica di San Petronio, perché qualcuno potrebbe sentirsi offeso da esso?
Dopodomani, chiederà all'Arcidiocesi di Bologna di non fare celebrare la festa di San Petronio?
Dopodomani ancora, chiederà alla gente di non fare i pellegrinaggi al Santuario della Madonna di San Luca?
Ma dove stiamo andando a finire?
Cordiali saluti.
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