The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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martedì 3 novembre 2015
L'Italia non è un Paese per famiglie
Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo del blog "Ribellione Nazionale" che è intitolato "Non si può vivere così".
Ieri sera, dopo essere tornato dalla riunione del consiglio direttivo del "Comitato Manifestazioni Roncoferraro" , ho visto uno spezzone della trasmissione televisiva "Quinta Colonna" in cui è stata raccontata la storia di un ragazzo residente a Giardini Naxos (Messina) che dopo avere perso il lavoro è stato sfrattato dalla sua casa.
Il ragazzo in questione è sposato ed è padre di un bimbo di nove mesi.
Lo sfratto è avvenuto con tanto di carabinieri ed ufficiale giudiziario.
Ora, una cosa è certa: l'Italia non è più un Paese per famiglie.
Io ho 35 anni e ancora non mi sono fatto una famiglia.
Mi dispiace ma questa è una scelta obbligata.
Tra il lavoro che manca o che c'è e non c'è, le tasse elevate, il costo elevato dell'energia elettrica e gli affitti esosi, come può una persona farsi una famiglia?
In molti casi, spesso e volentieri, non bastano neppure i due stipendi dei due coniugi.
Se poi ci sono dei figli di mezzo le cose si complicano.
Qui in Italia conviene di più essere single.
Il premier (non eletto da nessuno) Matteo Renzi dice che l'Italia è tornata alla situazione precedente alla crisi del 2008.
Io non credo proprio.
Egli (Renzi) dice che le statistiche dicono che la disoccupazione è calata.
Ora, le statistiche vanno a campione e vorrei ricordare che ci sono anche tante persone che vedendo che il lavoro non si trova si sono rassegnate e hanno smesso di cercarlo e molte di loro non dichiarano la loro condizione.
Io non sono tra queste.
Inoltre, vi sono coloro che pur di lavorare lavorano in nero e che per questo non dichiarano la loro condizione.
A due giovani mi sentirei di dire questo "Se entrambi avete un buon lavoro, una casa ed una solida base economica, sposatevi. In caso contrario, lasciate perdere!".
Abbiamo un governo che pensa più agli immigrati che agli italiani.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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