Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo scritto su "Panorama" da Carlo Nordio ed intitolato "L'ingiusto codice dell'illegittima difesa".
Carlo Nordio (nella foto) è il procuratore aggiunto di Venezia, già presidente della Commissione ministeriale per la riforma del Codice penale.
Nell'articolo si torna a parlare del caso di Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio d'Adda che ha sparato ad un ladro che è entrato in casa sua e l'ha ucciso.
Per questo, Sicignano è indagato.
Questo è avvenuto perché il nostro sistema penale è vincolato alle leggi fasciste del 1930.
Queste leggi prevedono che si debba indagare chiunque si difenda da un'aggressione, anche in casa.
Ora, questa legge è un anacronismo.
Il fascismo aveva un'impostazione statalista e tutto doveva essere sotto il controllo dello Stato.
Inoltre, all'epoca del fascismo non c'era il crimine che c'è oggi.
Ora, noi dobbiamo passare dalla logica fascista dello statalismo a quella liberale (meglio se conservatrice-liberale) dello Stato democratico, in cui anche difendersi deve diventare un diritto.
Qui nessuno vuole il Far West però non si può accettare che una persona entri in casa di un'altra e minacci quest'ultima, i suoi cari ed i suoi beni.
Se una persona entrasse in casa mia senza il mio permesso e con intenzioni brutte io mi difenderei.
Poi mi denuncino pure.
Cordiali saluti.
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