leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Il segretario Pd teme l'effetto domino alle Amministrative".
Tra inchieste, scandali e malgoverno, le giunte del Partito Democratico stanno colando a picco.
Dal Piemonte alla Sicilia passando per Abruzzo, Molise e Calabria, i governi regionali e comunali sono paralizzati d buchi di bilancio e guai giudiziari.
E' evidente una cosa: il fatto che il Partito Democratico sia fumo e niente arrosto.
Noi ci troviamo di fronte ad un partito che esprime un premier, Matteo Renzi, che parla di ottimismo ma forse non c'è da essere allegri.
Egli fa tante slides e marketing su quello che fa ma ciò non risponde alla realtà.
Per esempio, Renzi parla di ripresa e di crescita.
I dati parlano di una crescita dello 0,9%.
Una crescita del genere è risibile.
Renzi parla di un calo della disoccupazione.
Inoltre, una disoccupazione al 12% è sempre molto alta.
Oltre a ciò, nel suo stesso partito vi è una spaccatura.
La spaccatura è tra il "Giglio magico" (la parte legata a Renzi, che comprende anche fuoriusciti del centrodestra, come Denis Verdini) ed il resto del partito, che nei livelli locali esprime una classe dirigente che non si sta mostrando all'altezza.
I casi di Roma, della Campania e della Sicilia lo dimostrano.
Renzi ha promesso di rottamare i "vecchi ed inefficienti politici" e invece è accaduto il contrario.
Cordiali saluti.
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