Cari amici ed amiche.
Leggete il mio articolo su "Italia chiama Italia". Il suo link è http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/23593/2010-10-07.html.
Questo è un Governo che vuole fare le riforme e pertanto DEVE andare avanti.
Giusto oggi, il Consiglio dei Ministri ha approvato il federalismo fiscale.
Con questo provvedimento si danno maggiori tutele alle Regioni che, ad esempio, potranno avere una compartecipazione dell'IVA al 45% e potranno aumentare l'Irpef dell'1,4 nel 2013, dell'1,8 nel 2010 e del 3% nel 2015 ma non potranno farlo per i primi due scaglioni di redditi e non potranno dimunuire l'Irap, se usano questa addizionale.
La riforma è incentrata su tre punti, il fisco regionale, quello provinciale e la Sanità che è un settore importante.
Di conseguenza lo Stato costerà meno e non verrà aumentata la pressione fiscale. Inoltre, le Regioni saranno responsabilizzate.
Quindi, questo Governo vuole fare le riforme.
Ora, vi è stata la fiducia nelle due Camere del Parlamento ed il Governo ha oggi una larghissima maggioranza. Quindi, deve andare avanti!
Tuttavia, il gruppo di "Futuro e Libertà. Per l'Italia" (che fa capo al presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini), ha iniziato di nuovo con i suoi distinguo.
Ad esempio, l'onorevole Italo Bocchino (capogruppo del succitato gruppo alla Camera) ha affermato che potrebbero esserci maggioranze costituite da altri elementi per fare una nuova legge elettorale.
Questo mi sa di ribaltone e di vecchia politica.
Primo, ci sono provvedimenti e riforme più urgenti della legge elettorale.
Tra queste, cito il federalismo, le nuove infrastrutture, le politiche per noi giovani, le politiche energetiche (tra cui il ritorno al nucleare) e la riforma della giustizia, con separazione delle carriere tra giudici che indagano e giudici che giudicano.
Secondo, la legge elettorale attuale è stata fatta nel 2005. Dal 2006 al 2008 ci fu il Governo Prodi e non la cambiò.
Mi sembra che tutto ciò sia un pretesto per creare delle difficoltà.
I "finiani" hanno dato la fiducia al Governo e pertanto si attengano a quello che hanno promesso.
Se poi, loro hanno altre idee e vogliono fare altre cose, se ne assumano le responsabilità di fronte agli elettori.
Infatti, se, disgraziatamente, questo Governo dovesse cadere, l'unica soluzione possibile sarebbe il voto!
Infatti, un Governo tecnico sarebbe una perdita di tempo e l'Italia non può perdere tempo.
Si devono fare le riforme e si deve ammodernare il Paese.
Inoltre, un eventuale Governo tecnico NON AVREBBE LA MAGGIORANZA perché al Senato il Popolo della Libertà e la Lega Nord sono maggioritari al Senato.
L'onorevole Bocchino dice che altri possono uscire dal Popolo della Libertà e passare a "Futuro e Libertà. Per l'Italia".
A me non sembra!
Già, in Sicilia c'è stato un ribaltone ed oggi governa chi perse le elezioni regionali nel 2008 mentre chi le vinse è finito all'opposizione.
Leggete il link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/cosa-sta-succedendo-in-sicilia.html.
Io mi auguro che non succeda lo stesso anche a Roma.
E poi, quelli che vorrebbero cambiare la legge elettorale, in realtà, vogliono scardinare il bipolarismo e tornare alla vecchia politica della I Repubblica, una politica in cui le maggioranze erano create in Parlamento tramite accordi tra partiti.
Dio ce ne scansi e liberi!
Infatti, così rischia la rottura tra mondo politico e cittadini e potrebbero farsi strada movimenti demagogici e populisti.
Allora, la democrazia stessa potrebbe essere a rischio!
Bisogna stare molto attenti.
Termino commentando la vicenda del direttore de "Il Giornale" Alessandro Sallusti contro cui è stata fatta un'indagine perché accusato di violenza privata contro il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.
Io ho sempre ritenuto che Sallusti fosse un ottimo giornalista e ritengo che sia ancora così.
Non mi sembra un tipo "violento".
Che Dio sia con lui!
Comunque, c'è un clima imbarbarito.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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