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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 18 ottobre 2010

LEGALITA', SERVE UNA RIFORMA! (con articolo su "Italia chiama Italia")

Cari amici ed amiche.
Questo mio articolo già dice molto ma voglio aggiungere qualche altra cosa.
Troppo spesso, la parola "legalità" è usata a sproposito.
Certi partiti, come quello che ha raffigurato un gabbiano nel suo simbolo, la usa come una biandiera politica.
Io penso che non sia un buon uso di questa parola ma un semplice slogan politico usato per prendere voti.
Essere legalitari vuole dire agire da legalitari.
Ad esempio, l'attuale governo del presidente Berlusconi è legalitario.
Basti pensare ai vari pericolosi latitanti della criminalità che sono stati arrestati grazie al ministro Roberto Maroni.
Questa è una vera cultura della legalità.
Chi urla e dà del "mafioso" al proprio avversario politico è tutto tranne che legalitario.
La cultura della legalità deve essere nei fatti e deve essere insegnata tanto a scuola quanto in famiglia.
Prendiamo, ad esempio, il caso di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana (Taranto) che è stata barbaramente uccisa dallo zio.
Quella povera ragazzina ha subito molestie dallo zio.
Eppure nessuno sapeva niente, prima del fattaccio.
Molto spesso, però, i giovani che subiscono un "certo tipo di attenzioni" da parte di certi adulti o atti di bullismo dai loro coetanei non dicono nulla ai genitori o ai propri docenti che, a loro volta, spesso non chiedono nulla, nemmeno quando vedono dei cambiamenti.
Pertanto, vorrei fare un appello ai ragazzi che subiscono "certe situazioni".
Ai ragazzi vorrei dire che devono parlare con i propri genitori o con i propri docenti a scuola!
Ai genitori ai docenti, invece, dico che devono fare domande ai propri figli ed alunni !
Solo così si possono mettere le basi per una vera cultura della legialità, che è ben diversa da certe espressioni da bar urlate da certi politici!
L'articolo intitolato "Sinistra ipocrita" (http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/sinistra-ipocrita.html) dice tutto.
La legalità deve essere un sentimento di tutti.
Oltre questo, è logico che serva una riforma.
Una riforma della giustizia oggi è importante.
Ad esempio, è giusto separare le carriere dei magistrati che giudicano da quelle che indagano.
E' giusto premiare i giudici che fanno il loro mestiere.
Oggi, troppo spesso, la giustizia non funziona bene.
Vi sono magistrati che non fanno bene il loro mestiere, spesso perché tendono a mettersi in contrasto con la sfera politica.
Un giudice serio deve agire sempre in modo imparziale.
Quando un giudice non agisce così, non aiuta la giustizia.
Anzi, a perdere è proprio la giustizia stessa.
Bisogna che vi sia una giustizia che dia certezza della pena ma che nel contempo sia garantista!
Se una persona ha sbagliato e, dopo un attento esame delle prove,, salta fuori che il crimine vi è stato è giusto che tale persona sia punita con una pena commisurata alla gravità dell'illecito.
Però, prima del verdetto finale che dica il contrario, questa persona è una presunta innocente e quindi bisogna trattarla come tale.
Solo così, si può parlare di legalità.
Se manca la certezza della pena, la giustizia è inefficace e se manca il garantismo si rischia di passare dalla legalità al giustizialismo che può degenerare.
Mi ricordo del Terrore che fu instaurato da Maximilien de Robespierre nel 1793.
Dopo avere fatto ghigliottinare ed uccidere in modi orribili (come le "noyades" di Nantes") gli oppositori finì anche lui ucciso.
Quindi, si deve stare attenti.
Una riforma dovrà tenere conto di tutti questi aspetti, per dare una giustizia efficace e nel contempo rispettosa di tutti.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".