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lunedì 18 ottobre 2010

LA STELLA DI BETLEMME, UN ENIGMA

Cari amici ed amiche.

Tra i tanti ed affascinanti misteri intorno alla figura di Gesù Cristo, vi è quello della cometa che segnò il luogo in cui nacque Gesù Cristo, Betlemme.
Già, il nome stesso della località deve fare riflettere.
Infatti, il nome della città significa "Casa del pane".
Gesù stesso è il "Pane della Vita".
Lo dicono i Vangeli!
Ora, anche la cometa ha intorno a sé un qualcosa di enigmatico.
Secondo il filosofo ebreo Filone di Alessandria, le stelle sono corpi viventi.
Questa è una rielaborazione della teoria di Platone e degli Stoici.
I testi biblici, pertanto, assimilarono le stelle agli angeli.
Effettivamente, il termine "angelo" significa dal greco "messaggero", in ossequio al Vecchio Testamento, precisamente, il Libro dell'Esodo.
In effetti, quella cometa diede sì un messaggio, quella della nascita di Cristo.
Quindi, i Padri della Chiesa (tra cui San Giovanni Crisostomo) assimilarono la cometa ad un angelo.
Secondo il teologo cristiano Origene (185-254) l'apparizione della cometa era un evento naturale.
Solo nel 553 AD, con il II Concilio di Costantinopoli, si disse che le stelle ed i corpi celesti non potevano avere vita.
Inoltre, nelle prime rappresentazioni artistiche cristiane la stella non veniva rappresentata come una "cometa", con la coda.
Solo con il pittore toscano Giotto (1267-1337) si inziò a parlare di una cometa.
Nel 1301, egli vide la Cometa di Halley. Ciò gli diede gli ispirò il disegno della cometa nell'affrsco della Natività della Cappella degli Scrovegni di Padova, la cui immagine è qui illustrata.
La presenza della "coda" avrebbe dovuto indicare la via.
La cometa, però, non fu sempre vista come un'annunciatrice di belle cose ma anche di disastri.
Proprio l'astronomo reale britannico Edmond Halley la studiò nel 1682, durante il regno di re Carlo II.
Facendo un calcolo trovò che la cometa da lui studiata (che prese il suo nome e che fu la stessa vista da Giotto nel 1301) fosse stata la stessa che sarebbe passata nel 1066, anno in cui vi fu la battaglia di Hastings, battaglia in cui l'ultimo re anglosassone Harold II venne sconfitto dai Normanni di Guglielmo il Conquistatore.
Ora, sulla "Cometa di Betlemme" vi sono molte teorie.
Una di questa afferma che si fosse trattato non di una cometa ma di una supernova, ossia un'esplosione stellare in cui una nana bianca, una stella di piccole dimensioni e a bassissima luminosità e di colore bianco, con un'altra stella o lo stadio finale dell'evoluzione delle stelle massicce.
Altri affermano, addirittura, che si fosse trattato di un UFO.
E qui, ci si ricollega ad altri passi della Bibbia che, secondo alcuni, parlano di UFO.
Ad esempio, nel Libro di Giosuè (capitolo 1o, versetti 12-13) si parla del sole che si fermò su Gabaon.
Questo versetto mise sia la Chiesa cattolica che quelle protestanti contro il teorema eliocentrico di Copernico.
Alla luce delle scienze attuali ciò è impossibile sia perché è la Terra a girare intorno al Sole e sia perché se ci fosse una situazione del genere una parte del nostro pianeta sarebbe completamente al caldo e l'altra completamente al freddo e al buio.
Quindi, se non era il Sole cos'era?
Tra l'altro, la teoria degli alieni si ricollega con quella degli angeli.
Basti pensare all'episodio narrato dal Libro della Genesi in cui Giacobbe vide la scala che porta al cielo con gli angeli che salivano e che scendevano.
Del resto, anche Padre José Funes, direttore della Specola Vaticana, parlò della possibilità che esistano gli UFO.
Il che, secondo il prelato, confermerebbe il genio e la potenza creatrice di Dio.
Comunque, supernova, UFO o cometa, poco importa.
In fondo, Dio agisce con i mezzi più imprevedibili, naturali o soprannaturali!
Cordiali saluti.



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