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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 4 ottobre 2010

SAN FRANCESCO ED I GIORNI NOSTRI




Cari amici ed amiche.
Oggi è il giorno di San Francesco d'Assisi, il patrono d'Italia. Pertanto, faccio gli auguri a tutti i miei connazionali, sia quelli che risiedono qui in Italia che quelli che stanno all'estero.
Su questo Santo si è detto molto.
Nacque ad Assisi il 26 settembre 1182 e morì il 03 ottobre 1226.
Di lui, si seppe che fu il figlio di un ricco mercante di stoffe, un tale Pietro Bernardone dei Moriconi, e della nobile Pica Bourlemont. Sua madre lo fece battezzare con il nome di Giovanni ma il padre gli cambiò il nome in Francesco, per onorare la Francia, Paese che gli diede molte fortune.
Da giovane, egli voleva diventare cavaliere ma nel 1154 vi fu la guerra tra la ghibellina Assisi e la guelfa Perugia e Francesco cadde prigioniero.
Lì ebbe una crisi e scoprì Cristo.
Nel 1205, mentre pregava nella chiesa di San Damiano, sentì parlare il Crocifisso che gli diceva:
"Francesco, va' e ripara la mia casa che, come vedi, è in rovina".
Iniziò così a compiere atteggiamenti strani agli occhi della gente.
Una volta fece incetta delle stoffe del padre e le andò a venderle e vendette anche il cavallo e tornò a casa a piedi. Diede il ricavato al sacerdote della chiesa di San Damiano.
Fece altre cose, come dare i ricavati delle vendite del negozio paterno ai poveri.
Il padre si arrabbiò ed i suoi concittadini furono disturbati a tal punto che nel 1206 fu processato davanti al vescovo.
Egli si spogliò di tutte le vesti. Il vescovo Guido lo coprì con il manto. In realtà questo gesto fu anche simbolico perché significò che Francesco fu accolto nella Chiesa.
Qui iniziò il cammino di santità di San Francesco.
In seguito, alcuni suoi amici iniziarono a seguirlo, facendo nascere l'Ordine dei Frati Minori che nel 1209 fu riconosciuto da Papa Innocenzo III, che vide in sogno la chiesa crollargli addosso ed un uomo che vi entrò e ne sorresse i muri.
Quell'uomo fu proprio San Francesco.
Iniziò così la predicazione.
Nel 1211, una giovane nobildonna di nome Chiara Scifi volle entrare nel'ordine di San Francesco.
Questa nobildonna fondò poi il ramo femminile dell'Ordine francescano, quello delle Clarisse e lei diventò Santa.
La dottrina di San Francesco era tanto semplice quanto efficace.
Egli predicava un ritorno alle origini ed una purificazione della Chiesa ma riconosceva l'autorità del Papa e della gerarchia ecclesiastica e della Tradizione cattolica.
Così combatté le eresie come il catarismo.
Partecipò anche alle Crociate e nel 1219 incontrò il sultano d'Egitto al-Malik-al-Kamil che rimase ammirato da questo frate.
Nel 1223 venne approvata da Papa Onorio III la Regola dell'Ordine che crebbe e formò molti conventi in tutta l'Europa.
Sempre nel 1223, a Greccio egli fece il primo presepio.
Il 17 settembre 1224, egli ebbe le stigmate, mentre pregava sul Monte della Verna.
Lì, pare che ebbe anche degli scontri con il diavolo che cercò di farlo cadere dalla rupe.
La roccia che era dietro il Santo si ritirò e lo accolse.
Ammalatosi agli occhi e al fegato, egli morì nel 1226.
Nel 1230, la sua salma fu trasferita nell'attuale basilica francescana.
Di San Francesco si sono dette tante cose.
C'è chi lo "usa" a sproposito.
Ad esempio, c'è chi usa il suo nome per mettere in guerra i poveri contro i ricchi.
In realtà San Francesco non fu contro il denaro in sé.
Egli volle semplicemente dire che deve essere l'uomo a possedere il denaro e non il denaro a possedere l'uomo.
Inoltre, egli è amato da tutti, da noi cattolici, dagli ortodossi, dai protestanti, dai buddisti, dagli atei, dai musulmani e perfino dagli ebrei.
Anzi, pare che la sua famiglia fosse stata di origini ebraiche.
In alcuni punti, la sua spiritualità ricordava quella ebraica.
Perfino l'anticlericale Mussolini lo ammirava.
Quindi, la figura di San Francesco è oggi un simbolo, "symballein" , qualcosa (o qualcuno) che unisce.
Tra l'altro, anch'io sono legato a San Francesco.
Il mio primo nome è Antonio ed è legato a Sant'Antonio di Padova, Santo legato a San Francesco.
Il mio secondo nome, Gabriele è legato a San Gabriele dell'Addolorata che nacque ad Assisi ed il cui nome da secolare fu proprio Francesco.
Termino con una mia poesia.
PRIGHERA A SANTU FRANCISCU
"Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione."
Pè mia! Sì, pè mia...o Santu Franciscu parrati...
a lu nosciu Signuri chì hè nto Celu...
comu pè tutti l'omini di bona vuluntati...
ché pè lu bughju chianu fà pò lu viaghju...
et pè la carne solu esse ùn pò la morti...
la mio alma...et chì sempri sii nto curaghju...
et facitimi sempri nto cori forti!
Amen.

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