Porto alla vostra attenzione un possibile enigma.
Siamo in Inghilterra, nel 19 maggio 1568, e una regina fu imprigionata. La regina in questione fu la sovrana di Scozia Maria Stuart (08 dicembre 1542-08 febbraio 1587).
Colei che la fece imprigionare fu la regina d'Inghilterra Elisabetta I Tudor (07 dicembre 1533-23 marzo 1603).
Nel 1585 venne alla luce un complotto contro la regina inglese, il Complotto Babington e in seguito alle ispezioni delle lettere di Maria si scoprì che in esso era coinvolta anche quest'ultima.
Nel 1586, Maria fu processata e condannata a morte per decapitazione. La sentenza fu messa nel castello di Fotheringay nell'08 febbraio 1587.
Detta così, sembra che non vi fosse stato niente di strano.
Bisogna, però, guardare bene gli avvenimenti ed i personaggi.
Incominciamo da Maria.
Fu consacrata regina di Scozia a soli nove mesi e già nella sua infanzia ebbe a che fare con il re d'Inghilterra Enrico VIII (1491-1547) che volle darla in sposa a suo figlio, il futuro re Edoardo VI (1537-1553).
Poi, dal 10 luglio 1559 al 05 dicembre 1560 fu regina consorte di Francia.
Rimasta vedova del marito re Francesco II, tornò in Scozia, un Paese diverso da come lo lasciò.
Infatti, esso passò dal cattolicesimo al protestantesimo, sotto l'influenza del riformatore calvinista John Knox.
La Scozia protestante ebbe, quindi, una regina cattolica.
Fu regina di Scozia e il 29 luglio 1565 sposò Henry Stuart, Lord Darnley.
Il matrimonio fu infelice. Incapace politicamente e violento, nel 1566, Darnley fece uccidere il confidente di Maria, il maestro di cappella Davide Rizzio (o Riccio, di origini piemontesi) per gelosia, una gelosia infondata perché pare che Rizzio fosse omosessuale.
Sebbene cattolico, Darnley fece ciò con l'aiuto dei protestanti Ruthven e Morton.
Maria si arrabbiò con il marito e lo esautorò.
Il 19 giugno 1566 nacque suo figlio, il futuro re Giacomo. Darnley, che era malato di vaiolo (anche se pare che la sua vera malattia fosse stata la sifilide) andò a curarsi ad Edimburgo.
Qui si pianificò la sua morte che avvenne nel febbraio del 1567.
Un'ombra si allungò quindi sulla regina che venne vista come complice in questo assassinio e che era sempre più invisa sia ai protestanti e sia ai cattolici, dopo che il 15 maggio dello stesso anno ebbe sposato James Hepburn, il conte di Bothwell, un avventuriero protestante, che pare avesse ucciso Darnley e che, dopo un rapimento della regina ed un suo presunto stupro nel castello di Dunbar, l' avesse convinta a sposarlo.
Il 15 giugno ci fu la rivolta e la regina fu sconfitta a Camberry Hill.
Maria fu deposta ed imprigionata a Loch Leven da cui scappò il 02 maggio 1568, alla volta dell'Inghilterra.
Il resto di questa storia, è all'inizio di questo testo.
Per quanto riguarda Elisabetta I, questa fu la figlia di re Enrico VIII e della sua seconda moglie Anna Bolena. Il matrimonio portò allo scisma anglicano nel 1534.
Durante quel periodo l'Inghilterra fu in ascesa ma ebbe anche parecchie tensioni religiose.
Infatti, cambiò ben tre religioni, passando dal cattolicesimo scismatico di re Enrico VIII, al protestantesimo di Edoardo VI (1537-1553) al cattolicesimo intransigente di Maria I (1553-1558).
Quando salì al trono, nel 17 novembre 1558, Elisabetta trovò quindi un regno spaccato.
Nel 1559, ripristinò l'anglicanesimo, se pur in una forma più moderata rispetto a quello di Edoardo VI.
Quindi, uno potrebbe dire che Elisabetta aveva tutto l'interesse ad uccidere Maria.
Infatti, i sudditi inglesi cattolici non riconoscevano Elisabetta come regina e nel 1570 fu scomunicata da Papa Pio V.
I cattolici, infatti, riconoscevano proprio Maria Stuart come regina d'Inghilterra.
Ella, infatti, era imparetanta con i Tudor e suo marito Darnley era figlio di Margherita Tudor, la sorella maggiore di re Enrico VIII.
Quindi, aveva diritto alla successione al trono inglese.
Invece, qui successe il fatto strano.
Elisabetta non riconobbe la deposizione di Maria perché credeva nel diritto divino dei sovrani.
Inoltre, Maria fu trattata con ogni riguardo, anche durante la prigionia.
Perché questo?
Può esserci questa ipotesi che potrebbe dire qualcosa di diverso da quello che dice la storia ufficiale e che potrebbe essere clamorosa!
Forse, Elisabetta potrebbe NON AVERE VOLUTO LA MORTE DI MARIA ma AL CONTRARIO potrebbe AVERE CERCATO DI PROTEGGERLA.
Infatti, Elisabetta NON AVEVA FIGLI E NE' ERA SPOSATA. Inoltre, era avanti con gli anni.
In pratica, ELISABETTA POTREBBE SCELTO MARIA COME SUA EREDE e potrebbe avere inscenato la sua incarcerazione per proteggerla.
Se ciò fosse vero, sarebbe clamoroso e la regina Elisabetta I sarebbe riabilitata.
In effetti, ci furono delle cose strane.
In primisi, Elisabetta ripristinò l'anglicanesimo ma lo rivide in senso più cattolico, quindi più moderato.
Inoltre, almeno all'inizio, cercò di non perseguitare i cattolici e solo dopo, con i complotti Ridolfi e Babington ci furono le persecuzioni.
Quindi, se non fu lei a volere la morte di Maria chi ebbe l'interesse di ciò?
Ma la risposta potrebbe essere in coloro che stavano intorno ad Elisabetta come il diplomatico Francis Walsingham (1532-1590) che fu tra i sostenitori della condanna di Maria ed il ministro William Cecil (1520-1598).
Potrebbero essere stati loro a forzare la mano della regina Elisabetta e volere la morte di Maria.
Se ciò dovesse essere vero la regina Elisabetta potrebbe essere stata una vittima di un gioco forse più grande di lei.
A tale vicenda, ho dedicato una poesia.
LISABBETTA ET MARIA
Certu lu populu tuttu bivìu..
comu la tarra di la Ngriterra...
lu sangue nto calici...cusì 'n nomu di Diu...
et dui funu li riggini...Lisabbetta et Maria...
ma più grande d'elle puru fù lu jocu...
et pè quella assittata l'autra murìu...
et cusì su lu mari si addumau lu focu!
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento