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sabato 2 ottobre 2010

COSA VOLEVA FARE REALMENTE RE ENRICO VIII?

Cari amici ed amiche.

Vi voglio parlare di un argomento che mi piace, re Enrico VIII.
Lo voglio fare anche illustrandovi il link del sito di Buckingham Palace che è http://www.royal.gov.uk/HistoryoftheMonarchy/KingsandQueensofEngland/TheTudors/HenryVIII.aspx. E' un bellissimo sito, ricco di documenti storici. Usando questo sito, voglio dare a questo personaggio, la "possibilità di difendersi".
Certamente, re Enrico VIII (1491-1547) lasciò un'impronta indelebile sul suo Paese, l'Inghilterra. Fece delle cose buone. Ad esempio, fu grazie a lui se l'Inghilterra divenne una potenza marina di primissimo livello.
Fece anche delle cose meno buone. Tra queste ci fu la separazione della Chiesa inglese da Roma.
Di ciò, parlai nell'articolo da me scritto su "Italia chiama Italia" (http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/11041/2008-09-27.html).
Credo che questo argomento vada sviscerato bene.
Re Enrico VIII fu sempre stato un cattolico praticante.
Tant'è vero che, insieme ai Santi Tommaso Moro e Giovanni Fisher, fece la "ASSERTIO SEPETEM SACRAMENTORUM", un pamphlet con cui contestò le idee di Lutero.
Quest'opera fece meritare al re il titolo di "Defensor Fidei" , titolo che fu elargito da Papa Leone X nel 1521.
Poi, cosa successe?
Verso la fine degli anni '20 del XVI secolo, re Enrico sentì l'esigenza di avere un figlio maschio.
Dal 1509, il re era sposato con Caterina d'Aragona. In precedenza, questa fu sposata con il principe Arturo di Galles, fratello maggiore di re Enrico VIII, che morì prematuramente.
Con una dispensa di Papa Giulio II, re Enrico VII fece sposare Caterina all'altro suo figlio, per l'appunto Enrico VIII.
Il matrimonio fu felice anche se lui non era fedele.
Ebbe dei figli "bastardi" come Henry FitzoRoy, figlio dell'amante Elizabeth Blount. Ebbe altre amanti, tra cui Maria Bolena.
Intanto, però, Caterina non gli diede il figlio maschio. Nel 1516, ebbe solo una figlia di nome Maria, che diventò poi regina nel 1553. Questa è però un'altra storia.
Verso il 1527, Caterina fu sulla quarantina e quindi non fu più fertile.
Questo preoccupò il re perché temeva altre guerre di successione, come la "Guerra delle Due Rose" (1455-1485), guerra che portò i Tudor al potere.
A questo si aggiunse l'infatuazione di Enrico VIII per Anna Bolena, una damigella della regina Caterina d'Aragona e sorella dell'amante Maria.
Quindi, in Enrico VIII maturò l'idea di divorziare e di sposarsi.
Inizialmente, egli mediò con la Curia romana, tramite il Cancelliere dello Scacchiere, il Cardinale Thomas Wolsey (1471-1530) ed il Cardinale Lorenzo Campeggio che puntavano a fare sì che Papa Clemente VII rendesse nulla la bolla del suo predecessore Giulio II.
Invece, le cose non andarono così.
Infatti, ci furono anche le vicende politiche, tra cui il Sacco di Roma del 1527, che fu fatto dai Lanzichenecchi dell'Imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V, l'uomo che ebbe ogni interesse a non fare annullare il matrimonio re Enrico VIII, essendo Caterina sua zia.
Ci fu un empasse ma le cose presero una svolta nel 1532.
Il Cardinale Wolsey morì nel 1530 ed il suo posto fu preso da Tommaso Moro.
Nel 1532, morì l'arcivescovo di Canterbury William Warham ed il suo posto fu preso da Thomas Cranmer (1489-1556), un personaggio che meriterebbe un articolo a parte.
Cranmer, si rifece ad un passo del libro del Levitico, il versetto 21 del capitolo 20 che dice:
"Se uno sposa la moglie di suo fratello, è una impurità: ha scoperto la nudità di suo fratello; non abbiano figli.".
Cranmer, quindi dichiarò nullo il matrimonio e nel 1533, Enrico poté sposare Anna Bolena che era incinta della futura regina Elisabetta.
Però, Caterina non si arrese e denunciò la cosa di fronte alla legge. Venne sconfitta e dovette lasciare la corte.
La Santa Sede, però, dichiarò regolare il matrimonio tra Caterina ed Enrico.
Successivamente, re Enrico VIII venne scomunicato.
Da qui iniziarono ad esserci le prime avvisaglie dello scisma.
Nel frattemepo, Tommaso Moro si dimise e venne sostituito da Thomas Cromwell, conte di Essex.
Sempre nel 1533, iniziarono ad esserci misure antipapali. Ad esempio, vennero tagliati i finanziamenti a Roma come "L'Obolo di San Pietro".
Nel 1534, ci fu la rottura ufficiale che si concretizzò nell'Atto di Supremazia, che fu fatto votare dal Parlamento il 03 novembre dello stesso anno.
Con l'Atto di Supremazia, il re divenne Capo della Chiesa d'Inghilterra.
La giurisidizione papale venne annullata.
Tuttavia, la rottura con Roma non portò cambiamenti nella dottrina.
Perché questo?
Da un punto di vista dogmatico, re Enrico VIII non ruppe con il cattolicesimo.
Anzi, lui fu convinto che si potesse rompere con Roma senza modificare la Chiesa inglese.
E così, lui perseguitò i protestanti e nel frattempo mandò a morte i papisti come "traditori".
Fecero questa fine Tommaso Moro e Giovanni Fisher, che la Chiesa canonizzò.
Ci furono dei tentativi di apportare modifiche in senso protestante ma vennero annullati nel 1537 con il "Libro del Re".
Però, le forze che volevano il protestantesimo si fecero forti e, forse, anche per questo ci fu la Dissoluzione dei Monasteri, di cui parlai nel link http://thecandelabra.blogspot.com/2010/09/inghilterra-dissoluzione-dei-monasteri.html.
In un certo senso, la protestantizzazione della Chiesa anglicana (che si concretizzo con il regno di re Edoardo VI) si stava facendo strada lentamente già nel regno di re Enrico VIII, senza che questi, forse, se ne fosse reso conto.
Forse, re Enrico VIII sperava ancora nel perdono papale e, forse, per questo non voleva cambiare dottrina, cosa che avrebbe potuto fare.
Magari, sparava che questo perdono fosse dato al suo successore.
E' vero che quando iniziò a regnare Edoardo VI (1537-1553), il Papa cercò di mediare tramite il Cardinale Capoferro ma la cosa fallì per l'opposizione del reggente Edward Seymour, i Duca di Somerset e zio del re, che era minorenne.
Le speranze di re Enrico VIII non furono accontentate, anche perché lui fece uccidere i "papisti" con l'accusa di tradimento, incamerò i beni dei monasteri e distrusse importanti santuari. Quando lui morì il 28 gennaio 1547, l'Inghilterra passò al protestantesimo.
Questa è un'altra storia.
Forse, la vera intenzione di re Enrico VIII potrebbe essere finita con lui nella tomba.
Cordiali saluti.

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