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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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venerdì 15 ottobre 2010

PAPA CELESTINO V E LA MISSIONE DI LORETO




Cari amici ed amiche.
Voglio parlarvi di un argomento che è stato toccato anche dalla trasmissione "Voyager" che va in onda su RAI 2.
Anzi, colgo l'occasione per fare i complimenti al professor Roberto Giacobbo (il conduttore) perché tocca temi interessanti e a tutti coloro che lavorano per questa bellissima trasmissione.
Questo smentisce chi dice che nell'Italia di questi ultimi anni si faccia poca cultura in televisione.
Semmai, a cercare trasmissioni di spessore culturale, deve essere l'utente che ha uno strumento formidabile chiamato telecomando con cui può scegliersi i canali da guardare.
Detto questo, tocchiamo l'argomento in questione.
Siamo nel 19 maggio del 1296. Siamo in un castello di un centro della Ciociaria. Questo centro si chiama Fumone.
In una prigione di questo castello muore un eremita abruzzese (o meglio molisano) il cui nome è Pietro da Morrone.
Cos'avrà mai fatto questo eremita per finire in prigione?
Questo eremita fu in realtà un personaggio molto importante, un Papa ed il suo nome fu Celestino V.
Proprio così, egli divenne Papa il 05 luglio 1294 e si dimise il 13 dicembre dello stesso anno.
Fu l'unico Papa a dimettersi.
Perché questo?
Secondo alcuni fece ciò per viltà.
Lo stesso Dante Alighieri lo mise nel III Canto dell'Inferno con i versi che dicono:
"Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto,
vidi e conobbi l'ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto.".
Ad onor del vero, Dante non poteva vedere Papa Celestino V perché aprì la strada al suo successore, un tale cardinale Benedetto Caetani che il 24 dicembre 1294 divenne Papa con il nome di Bonifacio VIII, una figura invisa al poeta perché appoggiò i guelfi neri fiorentini che erano contrapposti a quelli bianchi, la sua fazione.
Secondo altri, Papa Celestino V si dimise per umiltà.
In realtà, potrebbe esserci sotto un'altra storia, una storia in cui (guarda caso) furono coinvolti anche i Cavalieri Templari.
Tre anni prima dell'elezione a Papa di Pietro da Morrone (1291) cadde San Giovanni d'Acri, l'ultimo avamposto crociato in Terra Santa.
Gerusalemme era oramai sotto il dominio musulmano che si stava estendendo anche nell'Asia Minore, ove c'era un Impero Bizantino che fu restaurato trent'anni prima ma che era oramai debole.
Quindi, ci fu l'idea di salvare le reliquie della Terra Santa che rischiavano la distruzione.
Una di queste, fu la Casa di Maria.
E così si decise che essa dovette essere trasportata in un luogo più sicuro.
Quindi, cosa c'entrava Papa Celestino V?
Nel 1274 ci fu il Concilio di Lione II, concilio che, tra l'altro, avrebbe dovuto ricomporre lo scisma del 1054, quello tra Costantinopoli e Roma.
Pietro ci andò, poiché la sua confraternita rischiò di essere soppressa, e sulla Via Francigena incontrò i Cavalieri Templari.
Questi, vedendo le virtù del'uomo avrebbero visto in lui un degno sostegno per una missione di salvataggio.
Nel 1292 morì Papa Niccolò IV e la sede restò vacante per due anni.
Ci fu un grave malcontento e alla fine si dovette scegliere il nuovo Papa.
A muovere le acque furono i re di Napoli Carlo II detto "lo Zoppo" e suo figlio Carlo Martello re d'Ungheria.
Qui, la scelta cadde su Pietro da Morrone.
Però, pare che a muovere il tutto fossero stati i Templari che, conducendo anche delle attività di banchieri, erano ricchi.
E così, il 29 agosto 1294, Pietro da Morrone divenne Papa Celestino V.
Proprio qui vi fu la "missione", ossia il salvataggio della Casa di Maria.
La casa venne smontata mattone per mattone e portata via da una certa rovina.
Venne portata prima a Tersatto (oggi Trsat) vicino a Fiume (nell'attuale Croazia) poi finì ad Ancona e successivamente venne portata a Loreto, ove ancora oggi si trovano.
La leggenda dice che la Santa Casa fosse stata portata a Loreto tramite gli angeli.
La realtà dice che magari gli angeli poterono anche essere "coinvolti" ma per proteggere coloro che portarono fisicamente la Santa Casa, ossia i Templari.
Nella Santa Casa furono trovate delle croci rosse di stoffa.
Questa "missione" sarebbe durata proprio nello stesso lasso di tempo in cui Celestino V fu Papa.
Inoltre, in questa storia vi è un'altra particolarità.
Papa Celestino V non andò mai a Roma.
Infatti, rimase sempre in una città dell'Abruzzo, L'Aquila.
Perché questo?
Secondo alcuni pare che fosse rimasto a L'Aquila perché tale città aveva a che fare poprio con i Templari.
Anzi, secondo alcuni pare che essa fosse stata fatta da questi cavalieri che avrebbero visto un luogo utile per proteggere un tesoro.
Del resto vi è una particolarità.
Se guardiamo la pianta della città, noi ci accorgiamo che essa somiglia a quella di Gerusalemme rovesciata.
Inoltre, a L'Aquila compare spesso il numero 99 che se viene rovesciato diventa 66, il numero di Dio, che è legato alla Città Santa.
La famosa Fontana delle 99 cannelle dovrebbe coincidere con la Piscina di Siloe di Gerusalemme.
Tra l'altro, le figure mostruose della stessa fontana hanno la funzione di tenere lontano il male dalla città.
Di ciò, ci sono tanti esempi, come il coccodrillo nel Santuario della Beata Vergine Maria di Grazie di Curtatone, in Provincia di Mantova.
Questo può dare l'idea dell'importanza di questa città.
Tra l'altro, nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, chiesa legata a Papa Celestino V, vi è un indizio.
Nel luogo in cui le spoglie del Papa riposano vi è uno stemma di Re Salomone, un re legato ovviamente ai Templari.
Anche la morte di Celestino V è misteriosa.
Il suo successore Bonifacio VIII (che lo aveva aiutato a dimettersi) temette che i cardinali filo-francesi, invisi a lui, rimettessero sul trono Celestino V, nominandolo Antipapa.
Bonifacio lo fece mettere sotto controllo.
In seguito, le polizie di Carlo d'Angiò e di Bonifacio VIII fecero arrestare Pietro da Morrone mentre si spostava a Vieste, sul Gargano, da cui pare che stesse per imbarcarsi per la Grecia.
Venne quindi rinchiuso nel castello di Fumone, ove morì nel 19 maggio 1296.
Alcuni accusarono proprio Bonifacio VIII della morte di Pietro da Morrone.
Non vi furono prove e pare che il foro sulla testa della salma fosse stato causato da un ascesso di sangue.
Di certo, l'arresto debilitò il già anziano ex-Papa.
Tra l'altro,pare che alla sua morte ci fosse stato un miracolo.
Sul muro della sua cella comparve una croce luminosa.
Nel 1313, su sollecitazione di re Filippo il Bello, Papa Clemente V lo canonizzò.
Vi ricordate? Ho parlato di questo re di Francia nell'articolo intitolato "Processo contro i Templari, il preludio delle tragedie attuali", il cui link http://thecandelabra.blogspot.com/2010/10/il-processo-contro-i-templari-il.html.
Tra l'altro, in questo articolo ho anche citato un mio scritto su "Italia chiama Italia" che parla dei Templari e di Mantova, la mia città.
Infatti, nella Piazza delle Erbe, vicino alla Basilica di Sant'Andrea vi è una piccola chiesa romanica a pianta circolare, la Rotonda di San Lorenzo.
Essa può essere una testimonianza della presenza dei Templari nella città virgiliana.
Infatti, che senso avrebbe avuto fare una piccola chiesa in stretta adiacenza di un'importante basilica, come quella di Sant'Andrea, che custodisce il Preziosissimo Sangue di Cristo?
Forse, lì potrebbe esserci stata una precettoria templare. Tra l'altro, la sua pianta ricorda quella dell'Anastasis della Basilica del Santo Sepolcro e quella della Moschea della Cupola della Roccia, che occupa il posto del Tempio di Re Salomone e che durante il periodo del possesso cristiano di Gerusalemme fu trasformata in chiesa.
Tra l'altro, sotto la Piazza delle Erbe e la Piazza Mantegna (ove si trova la Basilica di Sant'Andrea) vi sono dei cunicoli.
Inoltre, la Rotonda di San Lorenzo è più in basso rispetto agli altri edifici della zona.
Tra l'altro, in epoca rinascimentale, questo luogo di culto decadde e nel 1579 fu chiuso al culto per ordine del duca Guglielmo Gonzaga.
Un'altra chiesa rischiò di finire allo stesso. La chiesa in questione fu quella di Rosslyn, in Scozia.
Anche quella chiesa pare che fosse legata ai Templari.
Un'altra opera in qualche modo legata ai Templari, l'Abbazia di Chiusdino (in provincia di Siena) non fu nemmeno terminata.
Non era che si volevano cancellare le possibili testimonianze di quest'Ordine?
Le persone dell'epoca non ci sono più e solo Dio sa cosa accadde veramente!
Cordiali saluti.





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