Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 31 ottobre 2010

IL GIORNO DI OGNISSANTI, GIORNO DI RIFLESSIONE

INNU A' LI SANTI

Cù lu Ghjuvencu...lu Liuni et cù l'Anghjulu...

cusì 'n Celu hè l'Aquila a vulà...pè nosciu Signuri...

stani li prufeti...et tutti li ghjusti...cuntru lu sèculu...

chì ghjoia ci desi a la morti...cù 'n vive tantu duluri!

Sò questi tutti li Santi...

cù la Virgini di li virgini...Riggina di Paci...

chì pè l'omu salvà...forti fù lu so' cuntribuisce...

et stani quelli...cusì nto prughjettu chì Diu faci!

Sì...elli sò sempri l'omu 'n proteghje...

ma sempri cusì pè di Diu vulè...

cuntru lu diavule puru...chì l'omu ùn vò fà risorghje...

et d'esempiu...cusì di veru survizziu et duvè!

Cari amici ed amiche.

Oggi è il giorno di Ognissanti e voglio fare una riflessione. Ne parlai già in un precedente articolo intitolato "Culto dei santi" ed il cui link è http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/culto-dei-santi.html. Prima di tutto, va fatta una considerazione. Il culto dei Santi non è idolatria o superstizione, a patto che esso non travilichi il culto che si deve dare a Dio. Infatti, un Santo non è una divinità ma è un uomo che ha capito il vero senso della Parola di Dio ( e di Dio stesso) e che quindi diventa un modello serio che può testimoniarla, anche con la propria vita. Quindi, un Santo è un servo e serve Dio senza cercare il clamore o la benevolenza della gente a tutti i costi. Il Santo non è nemmeno un moralista. Egli vuole sì la morale ma cerca sempre di non condannare chi sbaglia ma l'errore, proprio nel sentiero del messaggio cristiano. Infatti, il pensiero di Gesù non condanna il peccatore ma il peccato. Il Santo deve denunciare il male. Un esempio fu Santa Maria della Croce, di cui parlai nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/pedofilia-va-combattuta.html. Questa Santa (raffigurata nella foto) denunziò i casi di pedofilia. Il Santo non è nemmeno un ribelle. Molti mi citano San Pio da Pietrelcina (Padre Pio) come un esempio di ribellione contro la gerarchia della Chiesa. La realtà è ben diversa. Infatti, Padre Pio rimase sempre fedele alla gerarchia ecclesiastica e mantenne il suo voto di obbedienza. Vorrei anche spezzare una lancia a favore del Papa di allora, il Beato Giovanni XXIII (1881-1963), che per qualcuno condannò Padre Pio. La realtà è diversa. Il Papa non incontrò mai il frate con le stigmate e le cose che gli vennero riportate furono per lo più dette da persone a questi ostili. Forse, più dell'aspetto mistico, la peculiarità del Santo sta proprio nel suo comportamento. Questo deve fare riflettere. Il Santo è un servo e questo egli lo sa. Termino con una raccomandazione. Domani vi sarà la Commemorazione dei defunti. Pregate anche per loro perché anche loro. Cordiali saluti.

RONCOFERRARO, SERVE UNA DESTRA!






Cari amici ed amiche.
L'anno prossimo, nella provincia di Mantova, ci saranno le elezioni.
Vorrei dire qualche cosa a riguardo.
Guardando la storia della provincia virgiliana, si può notare che vi è sempre stata la preponderanza di forze di sinistra (comunisti e socialisti) e di quelle di centro (laiche e cattoliche) che guardavano a sinistra.
In molte aree della provincia vi è questo peso delle forze di centro-sinistra.
Un esempio è uno dei Comuni più vasti della Provincia di Mantova, Roncoferraro.
Qui, da oltre sessant'anni, la sinistra ha un peso fortissimo.
Dapprima, vi furono la DC ed il Partito Socialista, poi i Democratici di Sinistra e Democrazia è Libertà "La Margherita" ed oggi il Partito Democratico, con l'appoggio esterno dei Verdi, dell'Italia dei Valori e della sinistra estrema.
Non vi è mai stata una destra.
Non c'è stata una vera alternanza e di questo oggi si paga il prezzo.
Infatti, non essendoci un'alternanza, oggi sul territorio non vi è una politica innovativa e che sappia dare delle risposte nuove alla gente.
Questo ha inficiato anche sulla qualità dell'amministrazione stessa del Comune che sopravvive ma che non sa dare delle risposte alla gente perché non ne ha!
Anche per questo, ad esempio, la gente non va a vedere le riunioni del Consiglio comunale.
E' una politica non vitale!
Lo dico senza volere offendere e demonizzare nessuno.
Serve una destra, una destra che sappia mettere insieme tutte le forze cattoliche, laiche, autonomiste ed anche della società civile (ovviamente le più responsabili) e che sappia creare un nuovo progetto, partendo dal basso.
Ad esempio, si deve cominciare a parlare di temi di tutti i giorni, come, ad esempio, le infrastrutture.
Sul territorio roncoferrarese vi sono strade insicure, che sono costeggiate da grossi canali e le cui sponde cadono a pezzi, perché scavate da nutrie o gamberi rossi.
Inoltre, vi sono dei tracciati con curve e strettoie.
Questo è un problema vecchio che va risolto consolidando le sedi stradali, allargandole e, in qualche caso, modificandone i tracciati, per togliere tutte le curve o, addirittura deviando certi canali.
In questo caso, serve anche una pressione verso gli enti esterni al Comune, come la Provincia.
Un altro problema è rappresentato dall'apparato fognario nei periodi di tempo brutto.
Giusto l'estate scorsa, ci fu un temporale molto violento che allagò vari punti del paese.
Se venne il temporale, non è certo colpa dell'amministrazione, però una cosa del genere creò disagio.
Io stesso, che ero andato Messa, mi sono trovato con l'acqua che mi superava le caviglie.
Questo è avvenuto perché il sistema fognario è inadeguato.
Ad esempio, si dovrebbe fare il sistema fognario a "canalizzazione doppia", ossia con un collettore che convogli le sole acque meteoriche (acque bianche) verso i corsi d'acqua.
Inoltre, bisognerà incominciare a parlare di illuminazione a diodi LED, che io trattai nell'articolo http://www.italiachiamaitalia.net/news/133/ARTICLE/17143/2009-08-25.html.
Questi dispositivi creerebbero un risparmio energetico.
Inoltre, si dovrebbe parlare anche di "Case dell'acqua", altro argomento che trattai nell'articolo http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/13422/2009-02-24.html.
Le "Case dell'acqua" potrebbero diventare anche un punto di aggregazione.
Inoltre, bisogna creare anche un dibattito sull'energia nucleare.
La sinistra, che oggi amministra, si dice contraria ma spieghi il perché e si confronti con chi, come me, è pienamente favorevole, cosa di cui parlai nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/il-nucleare-conviene.html.
Lì trattai il caso dell'esperienza svedese.
La sinistra motivi il suo no al nucleare.
E si possono trattare tanti altri argomenti.
Serve una destra forte e ciò vale per Roncoferraro come per il resto della Provincia di Mantova, una provincia ricca di potenzialità inespresse.
Cordiali saluti.

sabato 30 ottobre 2010

COMMENTO AL LIBRO "UN ASKENAZITA TRA ROMANIA ED ERITREA"


Cari amici ed amiche.
Vi invito a leggere un libro molto interessante che è intitolato "Un askenazita tra Romania ed Eritrea", scritto da Dova Cahan.
La trama di questo libro è molto semplice e tratta della storia del padre dell'autrice, Herscu Saim Cahan, un ebreo che visse in Romania fino al 1948.
La Romania di quegli anni era sotto il controllo delle "Guardie di Ferro" del maresciallo Ion Antonescu, un movimento filo-nazista.
Egli era impegnato nel salvataggio degli ebrei. Respinto dagli inglesi nel 1948 (mentre tentava di andare in Terra Santa), Herscu Saim si rifugiò in Eritrea, ove, dopo varie esperienze nel mondo degli affari, fondò un'azienda che lavorava la carne kasher, ossia trattata secondo il principio della tradizione giudaica che vieta la carne suina, quella di cavallo e quella di coniglio e che prevede che le altre carni vengano macellate in modo particolare, senza tracce di sangue.
Molto forte, fu il legame anche con l'Italia. Infatti, egli era produttore per una nota marca. Inoltre, in Eritrea (già colonia italiana) le figlie impararono la nostra lingua.
Membro eminente della comunità ebraica di Eritrea, Hersu Saim ne divenne un importante rappresentante nel Congresso Sionista. Si spense ad Asmara nel 1974, proprio prima che potesse raggiungere Dova e sua sorella che erano in Israele.
Detto questo, esprimo qualche mia considerazione.
In Romania vi è un'antica comunità ebraica askenazita.
Gli askenaziti sono gli ebrei dell'Europa centro-orientale. Infatti, "Askenaz" in ebraico significa "Germania" .
Gli askenaziti si trovano, infatti, in Germania e nell'Europa orientale e parlano una lingua loro lo yiddisch, idioma di origine alto-tedesca con parole ebraiche, slave e neolatine e scritto con caratteri ebraici. Un'antica comunità ebraica askenazita era presente anche qui a Mantova.
Della comunità ebraica romena parlò anche Primo Levi, nel suo libro "La Tregua".
In un certo senso, il libro di Dova Cahan è molto simile a quello di Levi.
Anche qui, vi sono la sofferenza, i continui viaggi e le tribolazioni di uomini, donne e bambini.
Anche qui, si tratta il tema di intere comunità che per secoli vissero in un territorio e che, per colpa di un progetto criminale operato dai nazisti, dovettero scappare, lasciando beni ed affetti, o morire nei campi di concentramento.
Questo libro è, quindi, una testimonianza di come l'uomo possa abbassarsi ad un livello di grande abiezione.
Soprattutto ai giovani, consiglio di leggere libri come questo. La memoria va coltivata e difesa perché una volta che coloro che vissero sulla pelle certe tragedie non ci saranno più, si rischia di perdere il "senso del peccato". Infatti, quei tragici fatti resteranno sì nella storia ma verranno visti come una cosa passata e che non potrà mai ripetersi.
La realtà è diversa, purtroppo!
Oltre a questo vi è un altro pericolo, quello delle strumentalizzazioni politiche.
Spesso, la memoria degli orrori di Auschwitz viene usata da una certa parte politica contro un'altra.
Lo so bene io, che sono di destra e che sono stato accusato di nazi-fascismo, quando con questa ideologia non ho nulla a che fare, essendo io un conservatore che si ispira a valori cristiani e a quelli della tradizione anglosassone, come quella del Partito Repubblicano americano.
Questo è un uso della memoria molto pericoloso. Infatti, la memoria deve essere patrimonio di tutti coloro che non vogliono che certi orrori si ripetano, a prescindere dal colore politico.
Usarla per scopi politici ed ideologici significa mortificarla.
In questo libro c'è anche una certa "teologia cristiana".
Nel versetto 21 del capitolo 7 del Vangelo di Matteo, Gesù disse:
"Non chiunque dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli".
Fecero esattamente la volontà di Dio, tutti coloro che in quegli anni cercarono di impedire (anche a costo della propria vita) il massacro di innocenti nei campi di sterminio.
Non fecero la volontà di Dio coloro che si dicevano cristiani ma poi erano con i nazisti.
Anche questo va ricordato.
Cordiali saluti e buona lettura.

venerdì 29 ottobre 2010

I SOLITI MENTITORI!




Cari amici ed amiche.


Quando ho scritto l'articolo "Comunismo? E' frutto dell'invidia!" , http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/comunismo-e-frutto-dellinvidia.html, ho detto proprio la verità.
Leggete i commenti all'articolo intitolato "Gli USA? Hanno l'anticorpo contro totalitarismi!, http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/gli-usa-hanno-lanticorpo-contro-i.html.
Un commentatore (ovviamente anonimo) ha scritto che Thomas Jefferson (il terzo presidente degli Stati Uniti d'America 1743-1826) era ATEO.
Io gli ho risposto che non era così e che Jefferson non era ateo. Lui mi ha risposto dicendo che non era vero e poi ha fatto un commento con del turpiloquio, che io ho censurato.
Questa è la tipica mentalità comunista!
A questo "gentile signore" vorrei fare due osservazioni.
La prima, sta nella logica della massoneria anglosassone, a cui molti personaggi della storia americana (come George Washington, Benjamin Franklin e lo stesso Thomas Jefferson) erano legati e che considerava l'esistenza di Dio come un "landmark", ossia un punto fondamentale.
Certo, a differenza della nostra visione cristiana (che propone Dio come la Verità, Essere personale, Creatore del Cielo e della Terra, Padre di tutti gli uomini impeccabile e misericordioso e che amò l'uomo a tal punto da mandare sulla Terra il Suo Unico Figlio Gesù Cristo per salvarlo), i massoni credono che Dio sia "l'architetto di tutto il Creato".
Se guardiamo il simbolo massonico della squadra e del compasso, spesso vi compare una "G" che sta a significare "God", ossia Dio.
Da cattolico, io mi fido della visione cristiana di Dio. E' vero che Dio creò il cielo, la Terra e tutto quello che essi contengono quasi come un architetto o uno scienziato. questo fu un concetto espresso già dai filosofi greci come Anassagora (496BC-428BC) che riteneva che Dio fosse il "Motore di tutto il Creato" o Plotino (203/205AD-270AD) che parlava apertamente dell'"Uno" che fu precedentemente trattato da Parmenide (515BC-450BC) e da Platone (428BC-348/47BC).
Ma Dio è prima di tutto Amore, "Deus Caritas Est", ossia "Dio è Amore", come dice l'enciclica del Santo Padre Benedetto XVI.
A casa mia, ho una copia dell'encliclica e l'ho letta. E' molto bella e profonda. Vi invito a leggerla.
Jefferson si rifaceva molto al deismo illuminista, ossia di una "religione naturale" in cui vi era un dio identificato con le forze della natura e svicolato da dogmi.
In un certo senso, egli riprendeva le idee di Isaac Newton (1643-1727), che si ritenne certo dell'esistenza di Dio come "grande ingegnere del Creato".
Anzi, oltre le religioni come quella cristiana, il deismo criticava l'ateismo.
E poi, già nel '700 l'ateismo non era più visto come un fatto disonorevole.
Lo dimostrano le teorie di Pierre Simon Laplace (1749-1827), che affermava che l'ambiente andava da solo (senza l'aiuto della Provvidenza) come anche quelle del contemporaneo Barone d'Holbach (1723-1789).
Quindi, viste le condizioni, se fosse stato ateo, Jefferson non avrebbe avuto bisogno di nascondere il suo pensiero.
La seconda, riguarda la posizione di Thomas Jefferson riguardo il rapporto tra Stato e Chiese.
Certo, Jefferson volle la separazione tra Stato e Chiese.
Oggi, però, anche i Papi vedono come giusto il principio della libertà di culto e quindi quello della separazione tra Stato e Chiesa.
Già Papa Paolo VI (1897-1978), un secolo dopo la "Breccia di Porta Pia", definì la fine del potere temporale dei Papi come una benedizione divina.
Certo, possiamo discutere il modo in cui il potere temporale dei Papi venne eliminato e ne parlai nell'articolo intitolato "Vittorio Emanuele II non poteva essere re d'Italia", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/vittorio-emanuele-ii-non-poteva-essere.html.
Però, non si può non dire che senza il potere temporale, la Chiesa poté occuparsi meglio di quello spirituale.
Se, nella logica di quel "gentile signore", Jefferson fosse stato ateo, avrebbero dovuto esserlo anche Papa Paolo VI e tutti i suoi successori, tra cui l'attuale Santo Padre Benedetto XVI.
E' una posizione che non sta in piedi.
In un certo senso, la posizione di Jefferson è riconosciuta anche dalla Santa Sede.
Quanto alla Russia, citata da quel "signore", va detto che in tutta l'Europa ci fu il positivismo.
La Russia fa parte dell'Europa.
E' vero che la maggioranza dei Russi fu religiosissima ma nelle città, ove le idee positiviste circolavano, iniziò ad esserci l'ateismo.
Epicentri di quella rivoluzione furono proprio le città, come Pietrogrado.
Per finire, vorrei dire un'altra cosa.
Quel "signore" dice che gli americani atei credono nei valori americani.
Però, nessuno di loro vorrebbe togliere la frase "In God We Trust".
Si chieda il perché.
Quelle di quel "signore" sembrano frasi tipiche di una cultura comunista, una cultura che punta solo alla mistificazione e che rifiuta proprio quel concetto di "laicità positiva" che non esclude la religione dalla vita pubblica ma che rivendica per la stessa uno spazio.
Cordiali saluti.





















COMUNISMO? E' FRUTTO DELL'INVIDIA!




Cari amici ed amiche.
Protrei non avere fatto un'affermazione peregrina, quando su questo blog scrissi l'articolo intitolato "Comunismo e nazismo, due facce del satanismo", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/comunismo-e-nazismo-due-facce-del.html.
Effettivamente, il comunismo ha qualcosa di satanico, l'invidia!
Com'è noto, l'invidia è uno stato emotivo ed è anche uno dei Sette Peccati capitali.
Nell'Antico Testamento (o Torah) vi è un bel brano del Libro della Sapienza che vi consiglio di leggere e che dice:
" Sì, Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità
e lo ha fatto ad immagine della propria natura;
ma per l'invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo
e ne fanno esperienza quanti sono nel suo numero.".
Chi vuole leggere questo brano e riflettere, apra una Bibbia, vada al Libro della Sapienza e trovi il capitolo 1 ed il versetto 13.
Il comunismo si fonda sull'invidia che però non è, per com'è intesa nel sentire come, la bramosia di una persona verso un oggetto che un'altra ha ma, al contrario, è il volere che quest'ultima non abbia il succitato oggetto bramato.
Per farvi capire meglio, vi faccio un paio esempi "terra terra".
Un mio amico ha tanti soldi ed io no. Pertanto, può succedere che abbia invidia verso questa persona.
Il fatto che io invidii questa persona non significa che voglia avere anch'io i suoi soldi ma che io voglia che ella non abbia più l'oggetto da me bramato e che, quindi, sia rovinata.
Vi faccio un altro esempio.
Prendiamo, ad esempio, la nota serie TV americana "Smallwille", in cui vi sono Clark Kent (interpretato da Tom Welling) e Lex Luthor (interpretato da Micheal Rosenbaum).
I due, dapprima amici, poi erano diventati nemici.
Anche qui c'è un ragionamento di questo tipo.
Luthor, un ricco calvo, frustrato da un padre non proprio pieno di scrupoli e, come lui, dalla vita non proprio santa ed immacolata, invidiava Kent per il fatto che questi sia amato dai suoi genitori e dagli amici e rispettato da tutti, nonostante non fosse come lui ricco.
In realtà, possiamo interpretare la cosa dicendo che Luthor non bramava le cose che l'amico aveva (e lui no) ma voleva che anche questi non le avesse più.
Il diavolo fa esattamente questo perché vuole la rovina dell'uomo.
Se la superbia fu la causa della ribellione di Lucifero contro Dio, l'invidia è il modo in cui egli opera.
Il comunismo ragiona proprio allo stesso modo.
Quando parla di eguaglianza, in realtà propone un'idea in cui chi ha una ricchezza (magari guadagnato con onesto lavoro) non abbia più quello che possiede.
Quindi, il comunismo semina l'odio sociale proprio per fare sì che chi ha venga frustrato e distrutto perché concepisce l'avere come un furto.
Ciò mortifica l'uomo e lo rende schiavo proprio dell'invidia.
Quindi, sotto il termine apparetemente nobile "eguaglianza", il comunismo porta la povertà, l'ignoranza ed il nichilismo.
E' proprio così!
Infatti, il comunismo non odia solo la ricchezza materiale ma anche quella intellettuale e quella spirituale poiché distrugge sia chi ha un pensiero diverso e con una cultura propria e sia il valore religioso.
Mi viene in mente la cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca.
Questa chiesa ortodossa venne distrutta per ordine di Stalin il 05 dicembre 1931.
Lì, il tiranno sovietico volle fare costruire il Palazzo dei Soviet, con in cima un'enorme statua di Lenin.
Grazie a Dio, il progetto non riuscì e nel 1990 la chiesa venne ricostruita.
Il comunismo ha sempre invidiato alla religione (specie cristiana) il fatto che essa predichi i valori come l'amore e l'eguaglianza (quella vera) e perciò la volle distruggere.
L'ateismo comunista non è la negazione dell'esistenza di Dio ma è l'odio verso Dio stesso.
Quindi, fare il Palazzo dei Soviet, ove prima vi era una cattedrale, per Stalin significava questo.
A dimostrazione di ciò, vi è anche il fatto che il comunista bolli come "ignorante" chi non la pensa come lui o come "oppio dei popoli" la religione.
In altre parole, nella "logica" del comunismo sono gli altri (ossia i non comunisti) a non essere liberi, a non avere virtù, a non avere un pensiero proprio e ad essere stupidi.
La realtà è l'esatto opposto.
Il comunista può anche essere colto ma non è intelligente perché, di fatto, non ha un suo pensiero.
Questi, però, accusa gli altri di avere questo suo male.
Molte volte, vengo attaccato e mi viene detto che io sono del "partito degli industrali" o "dei mafiosi".
Mi vengono fatte domande del tipo "Come mai tu, che sei figlio di un operaio, sostieni Berlusconi?" oppure mi vengono dette frasi del tipo "Visto che sei disoccupato, fatti trovare il mestiere dal tuo presidente...magari ti farà fare il giardiniere ad Antigua!".
Questo è il pensiero comunista, il pensiero del diavolo!
Infatti, come il Maligno, semina l'odio e la storia dice esattamente questo.
Cordiali saluti.

giovedì 28 ottobre 2010

USA, ELEZIONI DI MEDIO TERMINE? UNA POSSIBILE RIVINCITA REPUBBLICANA!


Cari amici ed amiche.
Il 02 novembre ci saranno negli USA le elezioni di mid term (in italiano "medio termine) e potrebbe esserci una rivincita del Partito Repubblicano.
Certamente, l'attuale amministrazione democratica di Barack Obama non sta esaltando il popolo americano.
Solo il 41% degli Americani è favorevole alle politiche intraprese dalla Casa Bianca.
Da una parte, vi è stata la decisione di Obama di dirsi favorevole alla costruzione di una moschea a Ground Zero.
Questa decisione è stata vista da una parte consistente del popolo americano come un tradimento.
Infatti, uno dei "cavalli di battaglia" di Obama fu la sua proposta di unificare il popolo americano.
La decisione di fare la moschea sul luogo in cui vi erano le Torri Gemelle (che furono abbattute negli attentati dell'11 settembre 2001) ha diviso il popolo americano.
Inoltre, Obama ha fallito per quello che riguarda la riforma sanitaria. Essa inizierà a fare sentire i suoi benefici solo nel 2014. Prima di quella data potrebbero esserci dei problemi per parecchi americani, vista la crisi.
Quindi, l'"effetto Obama" sembra scemato ed è lontano quel 04 novembre del 2008, giorno in cui vinse le elezioni in modo trionfale.
Di certo, i republicani non dovranno sottovalutarlo perché, se pur indebolito, Obama è ancora un personaggio.
A mio modo di vedere, repubblicani dovranno solo fare proposte alternative e dimostrarsi convincenti nell'esprimerle.
Dovranno cercare di captare il consenso di quella fascia di elettorato moderato che è deluso dalle politiche dell'Amministrazione Obama, che ha perso il dialogo con il "ceto medio".
Dovranno agire uniti sul territorio ed evitare gli stupidi personalismi.
Quest'ultimo principio vale, in particolare, per l'elezione dei 37 nuovi governatori.
Infatti, può succedere che si perdano le elezioni locali per personalismi e "battibecchi di condominio" tra figure che puntano ad avere visibilità personale, a scapito del proprio partito.
Quindi, spesso succede che quando si verificano queste cose a vincere è chi di fatto è in minoranza.
Lo so anche per esperienza diretta.
La posta in gioco è elevata.
Infatti, del Congresso, ci sono in palio la Camera dei Rappresentanti ed un terzo del Senato e 37 governatori.
Se dovessero vincere i repubblicani, Obama avrebbe di fronte una maggiore opposizione.
Quanto al "Tea Party", il movimento ultraconservatore di cui fa parte l'ex-candidata repubblicana alla Vice-presidenza Sarah Palin, vorrei dire che esso potrebbe essere molto importante.
In ogni elettorato, anche dei partiti italiani, vi è un'ala più dura e di posizioni più marcate.
Sicuramente, il "Tea Party" avrebbe il ruolo di prendere il consenso di questa parte di elettorato repubblicano.
Inoltre, esso potrebbe la stessa funzione che ha la Lega Nord qui da noi.
Infatti, nei momenti di crisi vi sono delle tensioni che possono portare una parte di elettorato verso l'estremismo e verso derive molto fosche. Il "Tea Party" potrebbe essere una "valvola di sfogo".
I repubblicani, quindi, avranno la grossa responsabilità di affermare anche i valori della grande democrazia degli Stati Uniti d'America. Del resto, essi hanno nel DNA tutto ciò, anche perché si ispirano a quei valori giudaico-cristiani del loro Paese, di cui parlai nell'articolo intitolato "Gli USA hanno l'anticorpo contro i totalitarismi", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/gli-usa-hanno-lanticorpo-contro-i.html.
Detto questo, auguro agli amici americani un buon voto!
Cordiali saluti.

POPOLO DELLA LIBERTA' COSA VUOI FARE DA GRANDE?

Cari amici ed amiche.

Formalmente, il Popolo della Libertà esiste dal 29 marzo 2009 ma di fatto esisteva già da molto tempo prima, da quel 02 novembre del 2006, quando i partiti di centro destra Forza Italia, Alleanza Nazionale, DC per le Autonomie ed altri, insieme alla Lega Nord, fecero una grande manifestazione contro le politiche dell'allora governo di centro sinistra e presieduto da Romano Prodi.
Lì ci fu una grande partecipazione di gente che voleva la difendere il valore della democrazia e tutta le tradizioni moderate, conservatrici, cattoliche e liberali. Chi dice che il Popolo della Libertà è solo il prodotto del populismo scaturito dal "discorso del predellino" del presidente Silvio Berlusconi, dice una una sciocchezza.
Lì vennero gettate le fondamenta per la grande casa dei moderati, il Popolo della Libertà.
Fu un cammino lungo che culminò con la fondazione ufficiale il 29 marzo 2009.
Purtroppo, oggi, ci sono state delle spaccature ("Futuro e Libertà.Per l'Italia", il partito di Gianfranco Fini) e delle lacerazioni ma il Popolo della Libertà c'è ancora e va rafforzato.
Proprio così, il Popolo delle Libertà deve rafforzarsi, soprattutto nei livelli locali, che sono forse più problematici di quelli nazionali.
Io sono ottimista.
Ci sono tante energie positive che il partito deve sapere captare.
Ci sono tanti giovani volenterosi che potrebbero servire bene la propria comunità.
Il partito dovrà coglierle.
In certi casi, lo sta facendo. Basti pensare, ad esempio, all'Azione Giovani di Roseto degli Abruzzi (http://agroseto.blogspot.com/) che è molto bene organizzata e di cui l'amico Riccardo Di Giuseppe (http://riccardodigiuseppe.blogspot.com/) mi parla spesso.
Questi giovani, per esempio, fanno molto per il loro paese e se vogliono qualche consiglio da me sono ben disponibile a darlo.
Questo discorso, vale per i giovani di Roseto come per altri gruppi.
Dal confronto costruttivo le idee buone vengono fuori.
Il Popolo della libertà dovrà essere in grado di non disperdere queste energie.
Quindi, bisogna evitare i personalismi di chi spesso arriva anche ad abbracciare idee eterodosse del partito e a danneggiare lo stesso, per mera visibilità ed affermazione personale.
Come ho detto, io sono ottimista e penso che l'esperienza del Popolo della Libertà possa davvero evolversi e che il partito possa diventare l'unica casa di tutti i moderati e di tutti coloro che non si riconoscono nella sinistra. Così, il Popolo della Libertà può realmente maturare.
Nel mio piccolo, anch'io cercherò di dare il mio contributo perché avvenga.
Cordiali saluti.

UFO ED ARIOSTO? POSSONO AVERE QUALCOSA IN COMUNE!


LU SENNU D'ORLANNU ET LU CELU

Cusì...quandu su l'arvulu visti lu scrive...

certu ntra Medor et Angelica d'amuri...cusì duru...

cusì nanzu chi fussi cusì 'n pinzari...

ellu, Orlannu, cù quellu nomu...ma si fici scuru...

quandu a capisce chì ùn fù...et lu destinu a babbiari...

cù ellu...chì fuoddi cusì vinni...et salvaticu...

ma...cù un acellu et unu cavallu chì fù...una criatura...

et puru liuni...su la Luna vinni Astolfu so' cucinu...

pè di lu sennu l'alma purtà...su unu carru cù San Ghjuvanni...

et forse di lu celu fù viritati...pè quellu paladinu!



Cari amici ed amiche.


La poesia da me composta e qui scritta introduce l'argomento di cui sto per parlare. Leggete il link http://www.voyager.rai.it/. Questo è il sito della trasmissione condotta dal professor Roberto Giacobbo "Voyager". Andate nella puntata del 27 ottobre 2010 e troverete qualcosa di interessante. In quella puntata si è parlato di animali misteriosi e di un fatto della mitologia indianache pare possa comprendere gli UFO. Questa storia è legata ai libri sacri induisti (Veda) e risale a 2000 anni e prima di Cristo e parla di uno scontro tra dei e demoni. In questo scontro pare che queste "divinità" avessero usato delle astronavi. Ora, quello che è singolare è il fatto che in questi racconti compaiano anche dei carri che camminano in cielo detti "Vimana". Qui c'è il fatto singolare. Anche in alcune nostre storie si parla di ciò. Ad esempio, nella mitologia greca si parla del "carro solare di Apollo". Nella mitologia dell'Antico Egitto, si parla di uno strano "congegno" dentro la Piramide di Cheope, in Egitto. Esso è una sorta di grosso obelisco di granito che, originariamente era sulla Piramide a gradoni di Saqqera e che poi venne portato a Giza, ove si trova la Piramide di Cheope. Il "congegno" si trova dentro la piramide stessa e che arriva fino alla camera del re. Si dice che proprio in questa sala succedano delle "strane cose" e si dice anche che, in pratica, una persona che vi sosta ed entra nel sarcofago perda la cognizione dello spazio e del tempo. Di questo luogo esso parlò il professor Mario Pincherle, sempre a Voyager. Inoltre, vi sono brani apocrifi della Bibbia ebraica (il nostro Vecchio Testamento) che parlano di "carri celesti degli Elohim". Inoltre, già parlai di una situazione biblica, nell'articolo intitolato "La Stella di Betlemme, un enigma", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/la-stella-di-betlemme-un-enigma.html. Però, qui vi è qualcosa di ancora più sorprendente, che io potrei avere scoperto. Nella celebre opera letteraria "L'Orlando furioso" di Ludovico Ariosto (nell'immagine di sopra, 1474-1533) vi è qualcosa di molto particolare. La storia parla del paladino carolingio Orlando che si innamorò di una ragazza proveniente dall'Oriente e di nome Angelica. Ella era la principessa del Regno del Catai. Re Carlo la promette in sposa a chi tra Rinaldo ed Orlando si mostrerà più valoroso in battaglia contro i Saraceni. I cristiani, però, vennnero sconfitti ed Angelica fuggì. Altri guerrieri si batterono per lei, tra cui Sacripante, Ferrau e Ruggiero, che l'Ariosto immaginò come capostipite degli Estensi, suoi mecenati. Orlando, che si era invaghito di lei, la cercò e salvò uomini e donne. Pensò agli altri ma non a sé stesso. Purtroppo, Angelica si innamorò di un tale Medoro e vedendo un albero con scolpiti i loro nomi, Orlando capì di non essere contraccambiato ed impazzì. Divenne selvaggio e violento. Qui comparve il cavaliere Astolfo, il migliore amico di Orlando. Paladino del re d'Inghilterra, Astolfo cavalcò l'Ippogrifo, una creatura metà cavallo e metà grifone che appare e scompare sui campi di battaglia. Con questa creatura, Astolfò girò l'Europa e scese nelle porte dell'Inferno combattendo le Arpie e poi salì al Paradiso Terrestre. A questo punto egli dovette andare sulla Luna per trovare il senno di Orlando. Incontrò San Giovanni Evangelista che gli diede delle istruzioni sulla missione. Egli legò quindi un carro a quattro cavalli rossi ed insieme a San Giovanni volò a bordo di esso. Passarono una palla di fuoco, senza bruciarsi, ed arrivarono sulla Luna. Lì trovarono le cose perdute dagli uomini, come castelli, corone e denaro ma anche lacrime di persone innamorate, la bellezza delle donne e tante bottiglie più o meno grandi. Esse contenevano il senno di varie persone. Ne trovarono una molto grande e con scritto sopra "Senno di Orlando" e Astolfo tornò sulla Terra con l'Ippogrifo. Arrivato, trovò Orlando che era ridotto allo stato animale. Era diventato violento e forsennato. Astolfo stappò la bottiglia e fece annusare all'amico il liquido vaporoso al suo interno. In un attimo, Orlando riprese le facoltà e si guardò in giro stupefatto. Anche qui c'è una particolarità, il "carro volante". Sarà forse un "Vimana"? Inoltre, compaiono creature come le Arpie, che sono creature della mitologia greca e che sono simili in tutto e per tutto sia ai demoni induisti che a quelli della tradizione giudaico-cristiana. Che sia verità o una semplice coincidenza, di sicuro queste cose devono stimolare le persone alla lettura . Almeno questo aspetto sarà reale e certamente positivo. Come dice anche il professor Giacobbo, leggere non fa male!

Cordiali saluti.


mercoledì 27 ottobre 2010

GIANFRANCO FINI E' ANCORA DI DESTRA?




Cari amici ed amiche.
Continuo a pormi una domanda.
Gianfranco Fini può essere ancora considerato di destra?
E' la domanda sul sondaggio di questo blog e in un certo senso ho fatto accenno su questo argomento nell'articolo intitolato "Politica, si rischia una degenerazione", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/politica-si-rischia-una-degnerazione.html.
Lui ed i suoi, nel partito "Futuro e Libertà. Per l'Italia" , dicono di ispirarsi ad una destra moderna ed occidentale.
Quelli di "Futuro e Libertà.Per l'Italia" dicono di essere vicini a posizioni di partiti come quello conservatore britannico, l'UMP francese ed il Partito Repubblicano americano.
A me risulta che i partiti, come quello Repubblicano americano, abbiano in programma il taglio della spesa pubblica.
Qui in Italia, una cosa del genere può essere fatta solo facendo una riforma federale dello Stato.
Infatti, per troppi anni, qui in Italia sono state fatte delle politiche tipiche di un assistenzialismo spesso irresponsabile.
Sono stati dati tanti soldi che sono stati spesi male.
Questo ha determinato una spesa pubblica fuori controllo ed una pressione fiscale che supera di molto il 40%.
Ora, i "finiani" hanno una certa ritrosia verso la Lega Nord ed il federalismo che essa propone e che è ampiamente accettato anche dal Popolo della Libertà.
Se non si fa il federalismo, si rischiano degli squilibri molto gravi perché non verrà tagliata la spesa pubblica e, di conseguenza, non verranno ridotte le tasse.
Fini ed i suoi cosa propongono di alternativo?
Inoltre a me non risulta che il Partito Repubblicano americano stia facendo delle proposte per rendere più facile l'acquisizione della cittadinanza americana da parte degli immigrati, cosa che Fini ed i suoi vorrebbero fare.
E poi, il Partito Conservatore britannico (come quello Repubblicano USA) propone il tema delle radici storico-culturali del proprio Paese, tra cui i valori della tradizione giudaico-cristiana.
Fini ed i suoi, spesso e volentieri, non sono sulla stessa lunghezza d'onda.
E poi, Fini ed i suoi non mi sembrano nemmeno molto coerenti.
Io mi ricordo di Fini che tanti anni fa parlava della necessità di fare una riforma in senso presidenziale dello Stato.
Io sono favorevole a questo tipo di riforma. Il Presidente della Repubblica verrebbe scelto dal popolo e non dal Parlamento, come oggi avviene.
Peccato che "Futuro e Libertà. Per l'Italia" oggi si stia attaccando al parlamentarismo, che è antitetico rispetto ad una riforma in senso presidenziale.
E poi, in Francia, il presidente Nicolas Sarkozy ha fatto un procedimento che lo tuteli dai processi, durante il proprio mandato.
Nel Regno Unito di David Cameron, le intercettazioni telefoniche vengono pubblicate solo dopo il processo.
Ora, i "finiani" stanno avendo ritrosia sia verso il Lodo Alfano, provvedimento atto a tutelare le alte cariche dello Stato durante il proprio mandato, e sia verso un decreto che dia un regolamento all'uso delle intercettazioni, evitando così dei "processi mediatici" ancora prima di quelli in tribunale.
La destra moderna è legalitaria ma è anche garantista!
Le poesizioni di alcuni "finiani", tra cui quella dell'onorevole Fabio Granata, mi sembra più improntata verso il giustizialismo.
Inoltre, mi ricordo che, tanti anni fa, Fini ed i suoi attaccavano il triste fenomeno del "trasformismo", ossia il cambio di partito e di schieramento degli esponenti politici.
Oggi, alcuni importanti membri di "Futuro e Libertà.Per l'Italia" dicono che se dovesse cadere questo Governo presieduto dal presidente Silvio Berlusconi, potrebbero appoggiare un nuovo esecutivo, anche con una maggioranza diversa.
Questo non è "trasformismo"?
Guardate che il "trasformismo" allontana i cittadini dalla politica.
A me sembra che Fini ed i suoi stiano riproponendo la vecchia politica della I Repubblica, una politica che, per esempio, faceva sì che le maggioranze di governo venissero decise in Parlamento e dopo il voto dei cittadini e non con esso.
Altro che novità!
Cordiali saluti.

IL MINISTERO DEL PAPA







GHJUDA
"Respondit eis Iesus: "Nonne ego vos Duodecim elegi?
Et ex vobis unus Diabolus est"."
Cusì fù...quand'in ellu trasìu...
quandu Santa fù la Cena...Satana, l'anghjulu tintu,
et lu Sarvaturi...cusì vinnìu...
Ghjuda, chì fici di lu tradisce l'arti, pè trenta sordi...
ché funu puru...d'ellu morti...
chì di sangue poscia fici lordi!
Et certu...ùn fici come Santu Petru...
chì Ghjesù ùn ebbe cunnusciuti...
et cusì cù lu so' cori sbagghiau...
quandu di lu jaddu pè tri voti fù lu cantu...
ma ché sola fù pavura...puru Ellu pirdunau!
Ma fù quell'autru tradituri...
veru...et forse ùn ebbe l'amicizia...
et more cusì ebbe...jittatu nto duluri...
comu a vive ebbe...cusì di nequizia!
Cari amici ed amiche.
In questa poesia da me composta e che parla di Giuda Iscariota è citato anche San Pietro.
L'idea di parlare di questo argomento mi è venuta durante un confronto con l'amica di Facebook Lisa Sannie Eliane Castelli.
Tra coloro che lo seguivano, Gesù scelse dodici uomini che elesse al grado di Apostoli ossia a "principi della Sua Chiesa".
Tra questi ne scelse uno, un tale Simone, un pescatore.
Proprio così. Nel Vangelo secondo Matteo, Gesù disse ad un Suo apostolo di nome Simone:
"Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e a te darò le chiavi del Regno dei Cieli".
Da qui venne il magistero di questo apostolo che divenne il capo visibile della Chiesa e si trasferì a Roma, durante il regno dell' imperatore Nerone (54AD -68AD) e che a Roma (tra il 64 AD ed il 67AD) morì crocifisso a testa in giù, per suo volere, forse a ricordo del fatto che egli era un uomo e che rinnegò Gesù per tre volte (quando questi venne portato davanti al Sinedrio per essere crocifisso) e per questo non si ritenne meritevole di venire trattato come il Figlio di Dio.
Dopo di lui, a Roma vennero altri uomini che furono i suoi successori nella missione di conversione ed evangelizzazione, i Papi.
Il Papa, la cui denominazione deriva dal greco "pappas" , che significa "padre", è il Vescovo di Roma ed è riconosciuto in base al principio della Successione apostolica.
Il Papa ha vari ruoli e sono quelli di:
  1. vescovo di Roma.
  2. vicario di Cristo.
  3. successore di Pietro
  4. pontefice massimo della Chiesa unversale
  5. primate della Chiesa italiana
  6. arcivescovo e metropolita della Provincia Romana
  7. monarca della Stato di Città del Vaticano
  8. servo dei servi di Dio.
Questo è il ruolo del Papa.
Dopo Pietro, vennero altri 264 Papi. Il Papa attuale è Benedetto XVI, al secolo Joseph Alois Ratzinger.
Proprio per questo, il Papa ha il primato sulla Chiesa.
Lui ha il potere di nominare e deporre i vescovi, di indire Concili, di scomunicare e su tutte le questioni in materia di dogma.
Teoricamente, qualsiasi maschio battezzato e celibe può diventare Papa. In tal caso l'ordine sacro gli viene conferito al momento dell'elezione.
In realtà, sono spesso uomini di Chiesa a diventare Papi.
Dapprima la sua elezione era partecipata dal popolo o su indicazione del suo predecessore. Nel 263 AD successe che durante l'assemblea di elezione del Papa una colomba si posò su un tale Fabiano. Venne visto come un segno divino e Fabiano divenne Papa. Dal 336, con un decreto di Papa Marco, l'elezione del Pontefice fu riservata solo ai sacerdoti romani. Alcuni Papi vennero nominati dall'imperatore del Sacro Romano Impero, a causa di un documento del 962.
Solo nel 1059 con Papa Niccolò II si decise che a nominare i Papi fossero solo i cardinali vescovi. Ciò fu a causa delle ingerenze del potere politico.
Da lì nacque si iniziò a parlare di "conclave", ossia di elezione con i cardinali chiusi a chiave in un luogo isolato.
Questa pratica venne istituita da Papa Gregorio X (1210-1276), che durante la sua elezione fu chiuso con gli altri 18 cardinali nel Palazzo Papale di Viterbo dagli abitanti della città che erano stanchi di aspettare la nomina del nuovo Papa.
Il Papa può dimettersi, come avvenne con Papa Clestino V, di cui parlai nell'articolo intitolato "Papa Celestino V e la missione di Loreto", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/papa-celestino-v-e-la-missione-di.html.
La sua deposizione, invece, non è contemplata nel diritto canonico.
Ci furono casi di deposizione dei Papi, dopo il Concilio di Costanza (1414-1418) quando si ricompose lo Scisma d'Occidente e vennero deposti i tre Papi regnanti e venne eletto Papa MartinoV.
L'autorità del Papa fu messa più volte in discussione.
Nel 1054, la Chiesa Orientale si separò da Roma e divenne la Chiesa ortodossa.
In Occidente, l'autorità del Papa venne attaccata dagli imperatori del Sacro Romano Impero del XII e nel XIII secolo, durante il XIV secolo e nell'inizio del XV, durante la "Cattività avignonese" e lo Scisma d'Occidente, nel XVI secolo durante la Riforma protestante, con i regalismi del XVII e del XVIII secolo e con tutto quello che avvenne con la Rivoluzione Francese e con l'Unità d'Italia e la fine dello Stato Pontificio nel 1871.
Nonostante tutto, il Papa è ancora un riferimento per la confessione che rappresenta la maggioranza dei cristiani.
Il Papa è infallibile.
Il dogma dell'infallibilità fu decretato dal Concilio Vaticano I (1869-1870) e riguarda le decisioni prese dal Papa ex-cathedra ossia come "Dottore della Chiesa".
Certo, storicamente ci furono Papi che furono santi ed altri che commisero errori.
Del resto, anche San Pietro, il primo Papa commise un errore molto grave, quello di rinnegare Cristo quando questi venne processato per essere crocifisso.
Di certo, gli ultimi Papi, da Papa Pio IX fino a quello attuale, furono dei grandi pontefici e fecero fare alla Chiesa un grande salto in avanti.
Pensiamo all'enciclica "De Rerum Novarum" di Papa Leone XIII (1878-1903) o al Concilio Vaticano II (1962-1965) che promosse l'ecumenismo ed aprì al dialogo con gli ebrei oppure al lavoro del Venerabile Papa Giovanni Paolo II (1920-2005) che andò a pregare di fronte al "Muro del Pianto" e chiese scusa per tutti i crimini commessi contro gli ebrei.
Anche l'attuale Papa Benedetto XVI sta facendo un buon lavoro. Basti leggere l'enciclica "Deus Caritas est", di cui ho una copia.
Bisogna tenere conto del fatto che il Papa è spesso un uomo solo e che si trovi ad affrontare anche situazioni spinose ed attacchi.
Oggi, la cosa è perticolarmente evidente ma forse chi attacca il Papa e la Chiesa dovrebbe studiare meglio la storia e forse capirebbe.
Cordiali saluti.

martedì 26 ottobre 2010

POLITICA, SI RISCHIA UNA DEGENERAZIONE!

Cari amici ed amiche.

Ieri è successa una cosa grave.
L'onorevole Daniele Capezzone, il portavoce del Popolo della Libertà, è stato aggredito fisicamente, mentre si recava alla sede del partito, in Via dell'Umiltà a Roma.
Sono solidale con l'onorevole Capezzone, al quale auguro ogni bene.
Questo episodio, come quello ancora più grave dell'aggressione subita dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel dicembre scorso, è un segnale molto preoccupante.
Qui si sta creando un clima di astio e di baruffa.
Io stesso subisco aggressioni verbali e sono stato costretto, ad esempio, a censurare i commenti su questu blog.
Non avrei voluto farlo perché a me piace il confronto ma mi sono visto costretto a ciò.
C'è un clima di squadrismo!
C'è un clima in cui l'avversario politico viene visto come un nemico da denigrare e da distruggere.
Questo in una democrazia sana non è ammissibile.
Inoltre, stanno riaffiorando fenomeni di populismo, come i movimenti inaugurati da Beppe Grillo, quelli di estrema destra e quelli di estrema sinistra.
Ciò è favorito da una situazione complessa della politica.
Infatti, mentre il centro sinistra è ostaggio delle tendenze giustizialiste dell'Italia dei Valori e di una parte del Partito Democratico e di quelle massimaliste della sinistra estrema di Nichi Vendola, il centro destra la questione di "Futuro e Libertà. Per l'Italia", il partito di Gianfranco Fini.
Quest'ultimo dice di proporre una destra occidentale e moderata.
A me risulta che una destra occidentale e moderata faccia cose ben diverse da quelle proposte da Fini.
Ad esempio, nella Francia di Nicolas Sarkozy è stato fatto uno "scudo" per tutelare il Presidente della Repubblica dai procedimenti giudiziari, durante il suo mandato.
Nel Regno Unito di David Cameron, sta lavorando per ridurre la spesa pubblica, materia che qui in Italia può essere trattata facendo in primis una riforma in senso federale.
Ora, mi sembra che "Futuro e libertà. Per l'Italia" abbia ritrosia verso questi temi e che voglia mantenere sia l'attuale ordinamento dello Stato (che per decenni fu caratterizzato dallo spreco di denaro in politiche assistenzialiste) e sia il clima di giustizialismo politico che puntualmente attacca solo una parte ed il suo massimo esponente, il presidente Berlusconi.
Inoltre, non condivido le affermazioni dette da certe suoi esponenti che dicono che se il governo dovesse cadere, "Futuro e Libertà. Per l'Italia" potrebbe governare con una maggioranza diversa da quella attuale.
Quindi, "Futuro e Libertà. Per l'Italia" non sembra affatto una destra nuova, occidentale e moderna ma mi sembra un partito legato alle logiche della I Repubblica e giustizialista.
L'unico partito che incarna una destra nuova, occidentale e moderna è il Popolo della Libertà.
Infatti, esso è inclusivo (perché racchiude anche elementi con esperienze diverse da quelle della destra), è legalitaria e nel contempo garantista, propone di abbassare la spesa pubblica (con il federalismo e le altre riforme) ed è realmente democratico perché vuole essere legato al volere della gente.
Quindi, certi marasmi della politica e l'insorgere di movimenti populisti, giustizialisti e massimalisti non fanno il bene del Paese.
Tutti noi dobbiamo renderci conto di ciò.
Cordiali saluti.

DAGLI ESORCISMI AL SINODO DEL MEDIO ORIENTE, UN COMMENTO


Cari amici ed amiche.

Ieri, su "Telemantova" ho sentito una trasmissione che parlava di frate francescano vissuto tra il XVI ed il XVII secolo.
Il suo nome era Girolamo Menghi ed era un mio conterraneo.
Infatti, era originario di Viadana, in Provincia di Mantova. Da mantovano non posso che essere onorato.
Questo frate fu molto importante perché fu colui che "codificò" il rito dell'esorcismo.
Se oggi, nella Chiesa cattolica, vi è un rito dell'esorcismo così codificato, il merito fu proprio di questo frate.
L'esorcismo, altro non è che un rito che serve a liberare una persona da una possessione di un'entità maligna.
L'esorcismo, però, non deve essere visto solo come la liberazione di un uomo dal diavolo ma deve essere preso anche come un modo per denunciare il Male, per combatterlo e per capire la differenza che c'è tra esso e il Bene.
Il Bene è certamente Dio ma è anche la libertà con cui Egli ha creato l'uomo.
Il diavolo punta quindi a distruggere l'uomo, togliendogli proprio la libertà.
Sorge ora questa domanda.
Cos'è la libertà?
La libertà è certamente la possibilità di scegliere e di discernere le cose in modo autonomo ma non è il fare ciò che si vuole sempre.
Il "fare ciò che si vuole sempre" porta l'uomo ad essere schiavo dei propri istinti.
La libertà, invece, può essere tale se c'è la ragione, la "logos".
Quando si è schiavi dei propri istinti ci sono solo rovina e morte.
Un uomo schiavo dei propri istinti non ha più la volontà ma diviene peggiore anche di animale.
Questo è proprio quello che fa il diavolo.
La vera libertà, invece, ha con sé sempre la ragione. L'uomo veramente libero non ha paura di denunciare il male. Temere e tenere nascosto il male significa renderlo più forte.
Non temere il male e denunciarlo, vuole dire depotenziarlo.
Purtroppo, oggi ci sono delle cose molto preoccupanti.
Si sta perdendo il senso del male. Anzi, vi è sempre di più un indifferentismo che annebbia tutto e che non permette di vedere bene le cose.
Questo è più pericoloso anche dell'esoterismo.
Intendiamoci, l'esoterismo è pericoloso perché spesso propone un mondo in cui non vi è Dio ma vi possono essere altre cose, cose ribelli a Dio stesso.
Più pericoloso dell'esoterismo è però l'attuale clima in cui il sacro deve essere risposto in una sfera privata e Dio viene relegato al di fuori della vita pubblica.
La maggiore pericolosità di questo pensiero corrente rispetto all'esoterismo sta nel fatto che quest'ultimo sta solo in una cerchia limitata di persone.
Lo dice anche la denominazione stessa.
Mentre, questa visione laicista (e non laica) del pensiero corrente si diffonde tramite la cultura, specie la filosofia e propone una visione materialistica e spesso anticlericale, se non addirittura antireligiosa.
Giusto ieri, ho avuto una discussione tirata con un signore della mia zona.
Questi raccontava di avere partecipato all'inaugurazione di un nuovo cimitero in Emilia-Romagna e vedeva molto positivo il fatto che le tombe fossero tutte uguali e che non avessero le croci e simboli religiosi.
Io ho obiettato definendo tutto come "laicismo" e come una spersonalizzazione.
Lui ha risposto chiedendomi, in modo ironico, se questa è la "democrazia di noi del Popolo della Libertà" e ha detto che i morti sono tutti uguali e che è giusto che le tombe siano uguali.
Io ho risposto dicendo che i morti sono certamente eguali ma che ognuno sia libero farsi la tomba che vuole e che la laicità è un'altra cosa e non esclude la religione dalla vita pubblica.
Del resto, proprio i laicissimi USA ci insegnano ciò, come scrissi nell'articolo "Gli USA hanno l'anticorpo contro i totalitarsmi", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/gli-usa-hanno-lanticorpo-contro-i.html.
Invece, qui in Europa si sta diffondendo questa mentalità laicista.
Per certi versi, sembra quasi lo stesso clima che ci fu poco prima del '900.
In quel periodo, si diffuse il positivismo che portò ad un atteggiamento dell'uomo che toglieva Dio dalla vita pubblica.
Quello che venne dopo fu il prodotto di ciò.
Infatti, vennero i totalitarismi comunista e nazi-fascista, di cui parlai nel'articolo "Comunismo e nazismo, le due facce del satanismo", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/comunismo-e-nazismo-due-facce-del.html.
Il clima di laicismo attuale mi sembra proprio lo stesso clima del periodo che precedette l'arrivo di quei due mostri.
Spero che non debbano esserci altri gulag ed un'altra Shoah per capire che si sta sbagliando.
Termino, parlando del Sinodo. Ne parlai nell'articolo intitolato "Due parole sul Sinodo del Medio Oriente", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/due-parole-sul-sinodo.html.
Effettivamente, nella Chiesa ci sono posizioni che hanno una visione di diffidenza, se non di ostilità, verso Israele e anche verso gli ebrei.
Queste posizioni non sono condivisibili e, grazie a Dio, sono minoritarie.
Non trovo giusto, però, attaccare il Papa.
Il Papa è spesso un uomo solo che si trova a dovere mediare tra posizioni diverse.
Del resto, lui è il Successore dell'Apostolo Pietro, di cui Gesù ( alla fine del Vangelo secondo Giovanni ) disse: "Pasci le mie pecore! In verità, in verità ti dico: quand'eri giovane, ti annodavi la cintura da te e andavi dove velevi. Ma quando sarai vecchio stenderai le mani e un altro ti annoderà la cintura e ti condurrà dove tu non vuoi.".
Con queste frasi, Gesù parlò del destino di San Pietro ma, in certo senso, queste frasi valgono anche per molti suoi successori, compresi il grande Papa Giovanni Paolo II e l'attuale, Sua Santità Papa Benedetto XVI.
Io penso che si debba pregare per Santo Padre.
Se qualcuno dovesse creare delle discordie tra gli ebrei e noi cristiani (sia egli nella Chiesa o meno) dovrebbe poi assumersene la responsabilità.
Si ricordino bene tutti che senza Ebraismo non può esserci il Cristianesimo e che senza Cristianesimo quel Dio degli Ebrei sarebbe rimasto sconosciuto a molti.
Inoltre, le tre lingue della Chiesa sono l'ebraico, il greco ed il latino.
Sono le tre lingue in cui venne trasmessa la Bibbia.
Io ho una piccola collezione di monete. Ne ho alcune provenienti da Paesi del Medio Oriente (come la Giordania, delle quali ringrazio l'amico Franco Carreri) e ne ho anche una di Israele.
Ogni volta che guardo quella moneta penso che quella moneta è stata coniata proprio nella terra in cui Gesù nacque, visse, operò, morì e risorse e leggendone le iscrizioni leggo qualcosa della lingua di nostro Signore. E' visibile anche su questo blog.
Quindi, bisogna condannare ogni forma di antisemitismo e mettere a tacere chi cerca di creare problemi tra gli ebrei e noi cristiani.
E' ora di collaborare e chi si metterà di traverso farà solo un regalo ai terroristi.
Cordiali saluti.





















lunedì 25 ottobre 2010

LA "MUNNEZZA" DI NAPOLI, DUE PAROLE


Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo da me scritto su "Italia chiama Italia" che parla della situazione di Terzigno, un Comune della Provincia di Napoli.
Com'è noto a tutti, il Napoletano ha oggi dei grossi problemi a causa dei rifiuti.
Il motivo di ciò è molto semplice.
SI STANNO PAGANDO SESSANT'ANNI DI POLITICHE IRRESPONSABILI IN CUI VENIVANO DATI SOLDI A FONDO PERDUTO.
A Napoli venivano inviati tanti soldi che venivano spesi (anzi gettati via) in politiche assistenzialiste, spesso erogate a soggetti non bisognosi.
Anche per questo, sarà necessario il FEDERALISMO!
Con il federalismo si eviteranno queste porcherie!
Con tutti quei soldi che furono dati, si sarebbero potuti fare i termovalorizzatori, gli impianti di compostaggio, i distributori di latte e detersivi e le "case dell'acqua" (che avrebbero contribuito a ridurre la plastica) e un ciclo di raccolta differenziata dei rifiuti.
Invece, non si fece nulla ed ora si pagano le conseguenze.
Concordo con quanto detto dal Ministro degli Interni Roberto Maroni che non ha escluso i metodi duri per mantenere l'ordine pubblico.
Purtroppo, tra coloro che manifestano vi sono figure di centro sociali e quant'altro che puntano a creare disordine, sfruttando la disperazione della gente.
Se sarà necessario, si dovrà ricorrere anche metodi duri per mantenere l'ordine pubblico.
Napoli è una gran bella città, con tanta gente di grande umanità.
Non merita tutto ciò.
Cordiali saluti.

DUE PAROLE SUL SINODO DEL MEDIO ORIENTE




Cari amici ed amiche.

Vorrei esprimere una mia modesta opinione su ciò che riguarda il Sinodo del Medio Oriente.
Ne ho parlato nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/appello-per-cristiani-in-medio.html e a tutte le polemiche che ne sono seguite.
Vi sono due considerazioni di cui bisogna tenere conto.
Io penso che vi siano due questioni pienamente legittime.
La prima riguarda la Stato di Israele che ha il sacrosanto diritto di esistere e che è sotto una continua minaccia.
La seconda è la problematica dei cristiani che vivono in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente.
Sono due questioni che si intrecciano e vanno di pari passo.
Quanto prodotto dal Sinodo è causato da tutto ciò.
E' inutile nascondersi.
Qui si rischiano due genocidi, quello dei cristiani in Medio Oriente e quello degli Israeliani.
Io credo che chi dovere (come l'ONU) debba tenere conto di questi due fattori.
Noi ci troviamo di fronte ad Islamismo fondamentalista ed aggressivo che vuole distruggere Israele, gli ebrei ed i cristiani.
Ho qui una nota fatta dal "Minzolini Fan Club di Facebook".
Questa nota illustra una situazione molto grave.
Questa stessa idea vuole distruggere gli ebrei ed i cristiani in Medio Oriente.
Israele è l'unico stato mediorientale che assicura ai cristiani la piena libertà di culto.
La Chiesa non può non tenere conto di questo.
Semmai, va detto che la Chiesa si trova tra "due fuochi".
Da una parte, vi è il legittimo diritto di esistere di Israele e, dall'altra, vi è la situazione di pericolo in cui versano i cristiani.
Questa è una prima considerazione.
La seconda considerazione riguarda la questione interna alla Chiesa e al mondo cattolico, di cui io faccio parte.
E' fuori discussione che la maggioranza del mondo cattolico non abbia nulla contro Israele.
Anzi, io credo che essa voglia dialogare con gli ebrei, i "fratelli maggiori".
Io stesso, voglio dialogare fraternamente ed amichevolmente con gli ebrei.
Semmai, vi sono delle frange di cattolici che sono contro Israele e gli ebrei.
Vi sono certi preti che girano indossando la kefiah, che indossando i para-stinchi partecipano a quelle manifestazioni in cui si bruciano bandiere italiane, americane ed israeliane e che fanno il presepio ambientato nella Genova del 20 luglio 2001 e con Gesù Bambino che indossa il passamontagna dei No-Global.
Qualcuno di loro arriva anche a dire che Gesù Cristo era un arabo, quando anche i muri sanno che era un ebreo.
Questi preti, quindi, si prestano a favorire chi è ostile ad Israele.
Io penso che da tutto ciò sia venuto fuori questo risultato del Sinodo.
Comunque, la maggioranza di noi cattolici non la pensa come loro così come non la pensa come quel vescovo lefebvriano Richard Williamson che negò la Shoah e le cui frasi furono condannate dal Papa.
Certamente, il Santo Padre si è trovato tra "due fuochi", sia nella questione che riguarda la Chiesa i cristiani del Medio Oriente ed Israele e sia nella questione dentro la Chiesa stessa.
E' una situazione molto delicata ed intricata.
Che Dio vegli su tutti noi!
Cordiali saluti.



domenica 24 ottobre 2010

ITALIANI NEL MONDO? HANNO BISOGNO DI VOCI AUTOREVOLI!




Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo da me scritto su "Italia chiama Italia", seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/122/ARTICLE/23830/2010-10-24.html.
In questo articolo si parla della elezione del dottor Ermanno Filosa alla presidenza del Comites di Santo Domingo.
Come ho già detto, il dottor Filosa è figura più idonea per rappresentare i nostri connazionali in Repubblica Dominicana.
Tra l'altro, vorrei cogliere l'occasione per ringraziarlo dei complimenti che mi ha fatto per il pezzo su "Italia chiama Italia".
Sul dottor Filosa, ripeto quanto detto.
Sa esprimere bene i concetti, senza eccessi, è molto concreto e dà molta importanza al valore dell'italianità nel mondo.
Ci vorrebbero "tanti Filosa" nelle varie comunità italiane sparse sulla faccia della Terra.
Purtroppo, i "tanti Filosa" non sempre ci sono.
Ci sono comunità italiane all'estero che spesso non hanno delle figure di riferimento che possano avere maggiori contatti con l'Italia e che possano esercitare anche un peso politico.
Ciò è un peccato perché gli italiani all'estero vogliono essere vicini al loro Paese d'origine e vogliono dare anche un proprio contributo al suo benessere.
Invece, molto spesso, vi sono le comunità italiane all'estero che sono abbandonate a loro stesse e che non hanno punti di riferimento nel Paese in cui stanno e, di conseguenza, sono penalizzate nel loro rapporto con l'Italia.
Io credo che, da una parte, le varie comunità di italiani all'estero debbano riuscire a trovare al loro interno delle figure che possano cimentarsi nella politica e che siano in grado di portare le loro istanze presso le istituzioni italiane e, dall'altra, che queste ultime debbano interessarsi di più delle dinamiche e delle problematiche dei nostri connazionali all'estero.
Per esempio, un problema degli italiani all'estero è il voto.
Andrebbe rivisto il meccanismo di voto, un meccanismo che oggi è problematico e che è già stato causa di polemiche.
Un'altra questione è la materia pensionistica.
Un'altra questione ancora è rappresentata dal fisco e in particolare dall'ICI, l'Imposta Comunale sugli Immobili.
Un'altra ancora è rappresentata dal mantenimento e dal recupero della cittadinanza italiana.
Io credo che siano queste le tematiche che interessino ai nostri connazionali nel mondo.
E allora, si abbandoni la "fuffa", la stupida baruffa, e si cerchi di capire la reale situazione reale dei nostri connazionali sparsi per il mondo.
Gli italiani all'estero sono una parte del nostro Paese e della nostra storia.
Ricordiamocelo!
Cordiali saluti.

APPELLO PER I CRISTIANI IN MEDIO ORIENTE











Cari amici ed amiche.
Vista anche la concomitanza con il Sinodo sul Medio Oriente, vorrei dire qualcosa riguardo i cristiani che risiedono in quella zona e che sono perseguitati.
Vorrei prendere come spunto la puntata di oggi della trasmissione "A Sua immagine" (che va in onda ogni domenica su RAI 1 ed il cui sito è http://www.asuaimmagine.rai.it/) per lanciare un mio appello per sensibilizzare tutti sulla situazione dei cristiani in Medio Oriente.
Non soi se servirà a qualcosa ma io voglio dire la mia e ritengo che il male non possa essere tenuto nascosto.
Purtroppo, i cristiani in Medio Oriente sono perseguitati.
Ogni giorno, vi sono notizie di famiglie sterminate, preti massacrati, donne stuprate e chiese distrutte.
Ho qui un articolo che mi ha inviato l'amico Morris Sonnino di Facebook, che ringrazio.
Purtroppo, c'è chi sta mettendo in pratica tutto ciò ed il Medio Oriente è insanguinato. L'unica colpa delle vittime è quella di credere in Gesù Cristo.
Io vorrei che tutti noi abbiamo coscienza di ciò.
Noi, qui in Occidente abbiamo la libertà di culto ma stiamo perdendo il senso dell'essere cristiani e di conseguenza stiamo perdendo anche la coscienza del fatto che il Medio Oriente (e in particolare la Terra Santa) è parte di noi.
Quella fu la terra di Abramo, dei Profeti, di Mosè, dei Patriarchi e naturalmente di Gesù Cristo e degli Apostoli.
Se un giorno non dovessero esserci più cristiani in Medio Oriente, anche noi rischieremmo di scomparire.
Infatti, noi saremmo come un albero senza radici ed un albero senza radici è destinato a morire.
Non bisogna avere paura di dire che c'è questo problema!
Quando ho sentito certe storie, come quella di una ragazza cristiana irachena che è stata picchiata e stuprata o quella di un prete (sempre iracheno) a cui i terroristi hanno ammazzato la famiglia, ho provato un senso di orrore.
Noi, qui, spesso non diamo valore a certe cose, le stesse per cui i cristiani del Medio Oriente muoiono!
Dovremmo vergognarci tutti!
Spesso noi diamo la fede per scontata e in qualche caso la irridiamo.
Ne parlai in qualche articolo precedente (http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/la-fede-ed-i-giorni-nostri.html) e dissi di tale pericolo.
In Medio Oriente, per difendere questi valori che sono anche i nostri, si muore!
Io spero che la comunità internazionale intervenga.
Nell'ultimo periodo, circa il 75% dei morti per motivi religiosi è rappresentato da cristiani.
Quindi, riflettiamo tutti.
Forse, questa tragedia ci fa capire anche la portata e la gravità di certi nostri errori passati, come le persecuzioni contro gli ebrei.
Lì, si sbagliò e bene fece il Venerabile Santo Padre Giovanni Paolo II a scusarsi a nome nostro ( e non solo suo) di fronte al Muro del Pianto, nel 2000.
Oggi, sono proprio molti cristiani a subire certe cose.
Queste cose non possono essere taciute.
Dedico una poesia.
U CARRUBBU NSANGUINATU
Chì grande ebbe la culpa...lu carrubbu bivìu...
quandu da lu tradiscia a vene...Ghjuda murìu...
tantu sangue...et com'ellu hè si mutu staci...
cusì a lu pienghje 'n fronti...com'a la morti...
onne omu di Cristu...d'onne fratellu su la So' tarra...
et hè cusì questu lu gran sacrileghju...
ché com'Ellu...quandu vinni su la cruci...
di priari cusì Diu...tene lu cristianu di gran curaghju!

sabato 23 ottobre 2010

GLI USA? HANNO L'ANTICORPO CONTRO I TOTALITARISMI!




Cari amici ed amiche.
Leggendo il commento scritto dall'amica Francesca Padovese (http://mamagrizzlies.blogspot.com/) sull'articolo di questo blog intitolato "Basta con l'antiamericanismo" (http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/basta-con-lantiamericanismo.html) mi è venuta l'idea di fare questo articolo.
Ora, a tutti noi viene spontanea questa domanda.
Cos'è la vera forza degli Stati Uniti d'America?
La risposta è semplice.
La vera forza degli USA è la democrazia!
Detta così sembra molto semplice.
In realtà, è una risposta molto più complessa e che merita di essere approfondita.
La forza della democrazia americana sta in una frase, "In God We Trust".
Proprio così, negli USA Dio fa parte della vita pubblica, al contrario di quanto sta accadendo qui in Europa, ove spesso vige il laicismo.
Mentre negli USA Dio ha un'espressione pubblica, prevalentemente cristiana, nei Paesi europei vige un secolarismo che spesso assume toni assurdi, come il non fare cantare le canzoni di Natale ai bambini delle scuole, la sostituzione degli auguri di "Buon Natale" con altre forme augurali, la rimozione dei crocifissi dalle scuole e dagli edifici pubblici, fino ad arrivare a casi di licenziamenti di persone perché hanno indosso simboli religiosi, spesso cristiani.
Mi viene in mente, ad esempio, il caso di una hostess della British Airways che è stata licenziata perché portava un crocifisso al collo.
Gli Europei non hanno imparato la lezione del secolo scorso.
Quando si toglie Dio dalla vita pubblica, il disastro è inevitabile.
Infatti, proprio agli inizi del '900, in Europa si erano largamente diffuse le ideologie positiviste e materialiste che relegavano Dio alla vita privata, che dicevano che l'uomo non ne aveva bisogno (Nietzsche) o che ne negavano l'esistenza (Karl Marx).
Tuto ciò fu il "terreno" di cultura di tutte le forme di totalitarismo, dal Comunismo al Nazi-fascismo.
In pratica, i totalitarismi del '900 furono il prodotto del laicismo.
In America, invece, si affermò da subito il principio delle "Chiese separate dallo Stato ma riconosciute nelle loro funzioni spirituali".
In pratica, pur in un contesto laico, le Chiese avevano larga espressione nella società civile e questo non relegò Dio nella dimensione privata ma ne valorizzò la presenza nella vita pubblica.
Questo fu il paradigma della "laicità positiva", una laicità vera che non fu antireligiosa ma che, al contrario, riconobbe alla religione una pubblica dignità e ne rivendicava il suo spazio.
Questo principio vige ancora nel Paese nordamericano. La dimostrazione di ciò è il fatto che negli USA non ci furono mai i totalitarsmi!
Purtroppo, gli Europei non vogliono capire questo e né hanno imparato la lezione del '900.
Oggi si stanno vedendo gli effetti.
Ad esempio, in Svezia vi sono state le elezioni e il governo di centro destra di Fredrik Reinfeldt non ha raggiunto la piena maggioranza e vi è stata l'ascesa dell'estrema destra.
In Germania, nel 2005, si dovette fare la Grosse koalition tra Cdu ed Spd per evitare che la sinistra estrema, la Linke, entrasse in una compagine di governo.
In Belgio c'è una situazione preoccupante di cui parlai nell'articolo intitolato "Esisterà ancora il Belgio?" , il cui link è http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/esistera-ancora-il-belgio.html.
In Austria, l'estrema destra continua ad avere voti.
Altri Paesi hanno grossi problemi.
In pratica, le democrazie europee sono in grossa difficoltà e gli estremismi, sia di sinistra che di destra crescono.
Ci dovranno essere un'altra Shoah ed altri gulag sovietici per capire che noi Europei stiamo sbagliando?
Forse, tutto questo laicismo ed il volere non citare le radici giudaico-cristiane dell'Europa sta portando tutto questo.
Del resto, anche il Venerabile Papa Giovanni Paolo II disse in tempi non sospetti che non fare menzione delle radici giudaico-cristiane delle Europa avrebbe portato a fosche conseguenze. Infatti, da una parte vi è il laicismo di chi vuole togliere Dio dalla vita pubblica e dall'altra vi sono la ricomparsa degli estremismi ideologici e di nuovi integralismi religiosi.
Tra questi, vi è sicuramente, il fondamentalismo islamico che in questo clima secolarizzato "va a nozze".
Infatti, i fondamentalisti islamici sanno che molti, in nome della "laicità", non difendono le radici giudaico-cristiane e tendono ad isolare chi, invece, si pone il problema.
Perciò, i fondamentalisti islamici si sentono liberi di parlare liberamente e di attaccare la nostra civiltà, sapendo che in Europa pochi saranno in grado di opporsi alle loro tesi.
Chi si oppone a loro, rischia dei problemi, proprio perché è isolato.
E così, l'Europa è sotto schiaffo!
I fondamentalisti islamici odiano gli USA proprio perché con quel Paese questo loro "giochino" non riesce come riesce qui in Europa.
I motivi sono stati detti prima.
Gli USA hanno un'anima, a differenza dell'Europa che l'ha persa.
Da qui nasce l'antiamericanismo islamico.
L'antiamericanismo ha certamente varie sfaccettature.
Infatti, accanto a quello islamico, vi sono l'antiamericanismo di estrema destra (nazista e fascista) e quello di estrema sinistra (comunista).
Al di là di tutte le componenti politiche ed ideologiche, l'estrema sinistra e l'estrema destra hanno un punto in comune, la negazione di Dio nella vita pubblica.
Quindi, bisogna stare attenti!
Rileggete l'articolo intitolato "La fede ed i giorni nostri", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/la-fede-ed-i-giorni-nostri.html.
Oggi, gli USA sono l'unico baluardo della democrazia occidentale.
La presenza di Dio nella loro vita pubblica è l'"anticorpo" contro i toltalitarismi.
God bless America!
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.