Su "Panorama", vi è un articolo di Francesca Ronchin intitolato "Per farsi pubblicità i trafficanti usano le ONG". Oramai, i trafficanti di clandestini che partono dalle coste della Libia non hanno più scrupoli.
Essi arrivano a farsi pubblicità sui social-network per attirare clienti pronti a pagare anche 1.500 per farsi portare qui in Italia.
Addirittura ci sono i messaggi in arabo ed immagini di satellitari e di salvataggi nel Mare Mediterraneo.
I trafficanti vantano anche dei rapporti molto consolidati con le organizzazioni non governative, le famose ONG, come la Sea Watch.
Dunque, ci si deve porre questa domanda: come mai queste cose avvengono alla luce del sole?
La risposta è molto semplice: qui in Italia vi è di fatto un senso di impunità riguardo a queste cose.
Infatti, le autorità italiane pensano a controllare gli italiani, trasformando di fatto una pandemia Covid nel mezzo per imporre una certa egemonia culturale, mentre non controllano il mare.
Sembra che il Covid sia presente solo per gli italiani e non per i migranti clandestini che giungono qui da noi dalla Libia.
Così, i trafficanti di clandestini possono fare ciò che vogliono.
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