Il 9 novembre 1989 fu un giorno da ricordare.Io avevo solo 9 anni e le televisioni ed i giornali davano notizie all'impazzata riguardo a ciò che stava accadendo a Berlino.
Quel muro che divideva la città, la Germania, l'Europa ed il mondo in due blocchi fu abbattuto.
Con esso crollò anche il comunismo sovietico.
Tutto ciò avvenne sotto l'impulso di grandi personaggi come il presidente americano Ronald Reagan, il primo ministro britannico Margaret Thatcher ed il Papa Giovanni Paolo II.
Il blocco orientale, il quale era sotto l'egida sovietica, si sgretolò.
I Paesi dell'Europa dell'Est ritrovarono la libertà.
Ora, noi Occidentali di oggi diamo per scontata la libertà.
Guardando quanto sta accadendo oggi, noi stiamo rinunciando a quel valore sacro.
Stiamo rinunciando ad esso con le continue richieste da parte di un pezzo della società civile e di un certo establishment di un maggiore controllo sui cittadini da parte dello Stato.
Tutto questo avviene in nome della salute pubblica.
In nome della salute pubblica, le persone litigano tra loro.
Ci si insulta intorno ad un vaccino di dubbia efficacia e di non meno dubbia sicurezza.
Così facendo, si sta favorendo una certa politica che sta comprimendo le libertà.
L'emergenza diventerà la nuova "normalità" e tutti noi saremo meno liberi.
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