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domenica 10 febbraio 2019

La questione della lingua maltese

Una delle cose che mi interessano molto è anche la storia della lingua maltese.
Quando l'Impero Romano d'Occidente cadde, nel 476, Malta era completamente latinizzata.
Con la conquista araba, avvenuta tre secoli dopo, Malta subì un processo di arabizzazione.
L'antico maltese si scriveva con l'alfabeto arabo.
Con l'arrivo dei Normanni (1091) ci fu un ritorno al Cristianesimo cattolico di Malta.
La lingua maltese assunse elementi del latino medioevale e del siciliano.
Una relazione inviata nel 1240 all'imperatore Federico II di Svevia recita:

"Una relazione inviata verso il 1240 dall'abate Gilberto all'imperatore Federico II dice che a Malta vi erano famiglie cristiane 47 (cifra probabilmente errata), saracene 681, ebree 25; e a Gozo le famiglíe cristiane erano 203, le saracene 150, le ebree 8. In totale, su 1119 famiglie, 250 erano cristiane, 836 saracene, 33 ebree. I Musulmani formavano quindi i tre quarti della popolazione....L'espulsione dei Musulmani da Malta è quindi posteriore al 1240: forse è da riferire al 1245, quando altri Musulmani di Sicilia furono presi e mandati a Lucera, forse anche al 1249, data tramandataci dallo storico Ibn Khaldūn.Treccani: Malta".

Con Federico II, vennero inviati a Malta uomini e donne dall'Italia, i quali influenzarono la lingua.
Per esempio, nel 1223, fece venire a Malta delle persone da Celano, in Abruzzo.
Secoli dopo, la lingua entrò nella disputa politica, quando arrivarono gli Inglesi che fecero di Malta un loro protettorato nel 1800.
Malta fu una terra cattolica (e tuttora lo è) e la lingua latina fu la lingua liturgica.
Dunque, con gli Inglesi arrivarono gli anglicani e si fecero promotori della lingua maltese.
Nel 1847, l'ex-prete cattolico passato all'anglicanesimo Michelangelo Camilleri istituì la Society for Promoting Christian Knowledge, e tradusse in maltese con l'alfabeto del patriota Mikiel Anton Vassalli (1764-12 gennaio 1829).
Questi fu il padre della lingua maltese moderna, scrivendo libri in quella lingua ed una grammatica, proponendo una serie di alfabeti tra il 1790 ed il 1827.
Camilleri Tradusse con l'alfabeto di Vassalli il Nuovo Testamento.
Tale traduzione fu rifiutata da alcuni cattolici poiché ritenuta troppo vicina alla lingua araba.
Altri scrittori maltesi, invece, cercarono di dimostrare le origini puniche del maltese, scrivendo con una lingua senza termini di origini latine.
Nel 1921 la Għaqda tal-Kittieba tal-Malti (Associazione degli scrittori maltesi) propose un alfabeto definitivo, l'alfabeto latino.
Dunque, le origini di Malta sono quelle della lingua siculo-araba e poi subì l'influenza del latino medioevale e del siciliano.
Quest'ultimo, tra le altre cose, divenne predominante e fu la lingua dei nobili e dei letterati, mentre il maltese fu la lingua del popolo.
Quindi, il maltese oscillò tra le sue origini arabe ed il siciliano.
Forse, ancora oggi è così.
La foto qui sopra è una pagina dell'opera scritta nel 1470 dal poeta maltese Pietru Caxaro "La Cantilena".

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