La fake news contro la Brexit

Sul blog "The Italian Tory" vi è un articolo intitolato "Brexit: tutte le bugie sulla “maggioranza che ha cambiato idea”".

Si parla tanto di un popolo britannico "pentito di avere scelto la Brexit" ma la realtà è ben diversa.
Questo è un suo pezzo interessante dell'articolo prima citato:

"La cosa più divertente, che ovviamente nessuno ha preso in considerazione, è che tutte queste sono falsità colossali, perchè come dice l’articolo stesso “la campagna dei Remainer è cominciata la mattina dopo il referendum, quando i giornalisti televisivi hanno cercato elettori di sinistra che erano pronti a dire in tv che si erano pentiti del loro voto”. Quello che è successo dopo è ovvio, la divisione dei Tories, le dimissioni di Cameron e infine le ultime elezioni non andate come previsto hanno giocato a sfavore dei Brexiter, ma i dati parlano chiaro e i cosiddetti “Hard Remainers”, ossia quelli che vorrebbero l’annullamento della Brexit, sono ridotti a circa un quarto dell’elettorato, mentre gli elettori desiderosi di accordi che portino alla Brexit superano il 60%. Importante comunque sottolineare che circa i tre quarti dell’elettorato, secondo Sky Data, sono d’accordo con il Governo preferendo la mancanza di accordi a un accordo svantaggioso, a differenza di quanto sostengono i laburisti. Come ogni voto contro l’eurocrazia o il pensiero che ne costituisce la base, la Brexit è stata sminuita, per colpa soprattutto della disonestà del partito Laburista che ha attirato elettori dall’UKIP senza specificare troppo le sue posizioni in merito e ha gettato la Gran Bretagna nel caos, come la campagna dei Tory aveva più volte avvertito.".

Avete capito? Coloro che vorrebbero l'annullamento della Brexit e restare in questa Unione Europea si sono ridotti di un quarto.

Chissà perché quando una notizia proviene da chi è favorevole alla Brexit o da chi sostiene il presidente USA Donald Trump si parla di fake news e quando vi è una notizia contraria alla Brexit o pro-Democrats si parla di verità a prescindere?

Questo è un dato.

La Gran Bretagna può stare fuori dall'Unione Europea.

La sua storia lo dice.

Semmai, è l'Unione Europea che non può fare a meno della Gran Bretagna.

Le basta fare commerci con gli USA, gli altri Paesi americani e l'Asia, per potere stare in piedi.

La Brexit ha messo in luce tutte le contraddizioni di un'Unione Europea fondata solo sulla burocrazia, sullo statalismo e sull'assistenzialismo.