leggete l'articolo del sito "America Oggi" che è intitolato "Jobs Act/Adesso a protestare sono alfaniani e Forza Italia".
Dopo essersi espressa in modo favorevole, Forza Italia ora fa marcia indietro ed è pronta a votare no al Job's Act.
Il premier Matteo Renzi ha fatto marcia indietro e ha annacquato la riforma del mercato del lavoro, rendendola inutile.
Per esempio, cedendo alle pressioni della sinistra del suo partito, il Partito Democratico, Renzi non ha di fatto accantonato la proposta di abolizione dell'articolo 18, uno dei cavilli burocratici che bloccano il lavoro qui in Italia.
Un conto è un licenziamento ingiusto, contro il quale chi l'ha subito ha il diritto sacrosanto di tutelarsi e di rivolgersi alle sedi competenti per riavere il lavoro che gli è stato ingiustamente tolto...ed anche un giusto risarcimento.
Altra cosa, invece, è tutelare anche i fannulloni. Questo è profondamente sbagliato.
Purtroppo, oggi, l'articolo 18 tutela i fannulloni.
Spesso e volentieri accade che un datore di lavoro cacci un suo dipendente inadempiente, che quest'ultimo vada in tribunale e che il magistrato trovi proprio un cavillo con cui impone al datore di lavoro di riprendersi questa persona.
Oltretutto, l'articolo 18 tocca solo il 3% delle aziende poiché la maggioranza dei contratti di oggi è a termine.
Quindi, esso tutela una minoranza, tanta parte della quale è costituita da persone che (come ho scritto prima) approfittano di queste tutele per non lavorare, mentre ci sono tante persone (giovani e non solo) che sono senza lavoro.
Questo è inaccettabile!
L'articolo 18 va abolito e sostituito da una norma che tuteli tutti coloro che lavorano (e non una minoranza) e che faccia in modo che si possano discernere coloro che non meritano di essere licenziati e quelli che invece meritano di essere sbattuti fuori dalle aziende in cui lavorano, lasciando i loro posti a coloro che veramente vogliono lavorare.
Cordiali saluti.
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