leggete l'articolo de "Il Gazzettino" che è intitolato "Strozzato dalla crisi, imprenditoresi toglie la vita in un capannone".
Aldo Costantini (67) si è suicidato.
Costantini era un imprenditore di Buttrio (Udine) che operava nel settore del mobile.
Strozzato da questa crisi e dalle tasse esose, questo imprenditore si è impiccato nella sua azienda.
Questa è l'Italia di oggi, un Paese che (con la sua burocrazia elefantiaca, la sua penuria di infrastrutture, le sue tasse esose, la sua scarsa politica energetica, con dei sindacati che pongono veti ideologici ed ottocenteschi a destra e a manca e con la giustizia che non funziona) impedisce di fare impresa e di creare lavoro onesto e ricchezza.
Ciò provoca vere e proprie tragedie, come i suicidi di imprenditori, la disoccupazione (cosa che io conosco, poiché, dopo un brevissimo periodo in cui quest'anno ho lavorato, sono di nuovo disoccupato) e l'impoverimento delle famiglie.
La Stato che fa? La Stato disperde soldi utili.
Basti pensare ai 60.000.000 di Euro che la Corte Costituzionale spende e ai miliardi di Euro spesi per gli immigrati clandestini.
Mentre ciò avviene parecchi imprenditori si suicidano,molte persone sono senza lavoro e molte famiglie italiane rischiano di essere sfrattate perché non possono pagare gli affitti delle case in cui vivono.
Adesso abbiamo capito perché la mafia è forte.
Quando lo Stato non funziona, organizzazioni come la mafia hanno campo libero.
Cordiali saluti.
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