Su "La Nuova Bussola Quotidiana", vi è un articolo intitolato "Il Ddl Zan, Zaia e la morte della destra italiana".
Sul ddl Zan-Scalfarotto, il presidente del Veneto Luca Zaia ha detto:
"Le libertà devono essere garantite a tutti. Vedo che c’è un dibattito trasversale e non coinvolge solo la Lega. Penso che il principio della civile convivenza sia sempre lo stesso: la tua vita finisce dove inizia la mia. E ci vuole sempre il rispetto di mezzo. Immagino che questo provvedimento verrà prima o poi realizzato. Verrà trovata la miglior formula e penso che non ci sia nessuno che vorrà negare l’evidenza. Dopodiché ci saranno delle sfumature giuridiche che verranno valutate. Nessuno, ritengo, si oppone, in linea di principio".
Nessuno mette in dubbio il fatto che la convivenza civile debba sempre essere garantita e che i diritti individuali delle persone debbano sempre essere rispettati.
Io sono il primo a dire ciò.
Però, il ddl Zan-Scalfarotto rischia di limitare la libertà di espressione.
Anche dirsi, per esempio, contro l'adozione di di bambini da parte delle coppie formate da persone dello stesso sesso rischia di portare chi afferma ciò a conseguenze legali, per "omofobia".
Ci sono omosessuali che non vogliono assolutamente che le coppie formate da persone dello stesso sesso adottino i bimbi.
Anche questi ultimi sono omofobi?
Dunque, non si capisce questa presa di posizione da parte di Zaia.
Forse, Zaia cerca il consenso dei gruppi LBGT, i quali spesso fanno lobby?
Ora, io trovo incomprensibile l'idea di una destra che debba governare con la sinistra e che debba cercare di imitarla per essere "presentabile".
Questa idea porterà la destra a morte certa.
Infatti, tra l'originale e la copia, si sceglie sempre l'originale.
La destra è alternativa alla sinistra, come valori e come cultura.
Questo principio non può essere messo in discussione né ora né mai.
Altrimenti, non avrebbe ragione d'essere la distinzione tra sinistra e destra.
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