Come riporta un articolo di Gianluca Veneziani su "Libero" che è intitolato "L'UE ci cambia colore. Siamo diventati neri", Bruxelles ha scelto una foto di un uomo di colore per illustrare il piano sulle future generazioni. Ringrazio l'amico Morris Sonnino che mi ha segnalato la notizia.
Abbiamo capito che all'Unione Europea fa schifo l'uomo bianco.
Oramai, è chiaro che vi sia una forma di "razzismo al contrario".
In poche parole, questa Unione Europea è razzista verso gli stessi Europei.
Appare chiaro che la "cancel culture" si sia radicata nelle élite politica e culturale dell'Unione Europea.
Per questa élite politica e culturale, la cultura storica e la società dell'Europa deve sparire.
Si tratta di una forma di eutanasia.
Con la scusa della lotta al razzismo, che è sacrosanta, l'Unione Europea vuole stravolgere le culture e le identità dei popoli europei, cancellandole.
Forse, i cittadini dei Paesi europei farebbero bene a svegliarsi.
Qui non si tratta della "paura del diverso", che è cosa indebita.
Semplicemente, vi è il rischio concreto della distruzione della nostra identità di popoli europei senza spargere una goccia di sangue.
Questo è un dato di fatto.
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