Sul quotidiano "La Verità", segnalatomi da Morris, vi è un articolo intitolato "La carbonara", il grande "scippo" di Roma".
Quando si pensa alla carbonara, si pensa a Roma.
Ora, stando all'articolo, le cose potrebbero non essere andate nel modo che ci è stato fatto conoscere fino ad ora.
Infatti, sempre stando all'articolo, le origini della pasta condita con uovo, guanciale e formaggio pecorino non sarebbe nato a Roma né sarebbe stato legato alla Carboneria o ai carbonai.
Il piatto sarebbe stato inventato a Riccione da un cuoco bolognese di nome Renato Gualandi.
Il cuoco in questione servì anche personaggi come Charles De Gaulle, Enrico Mattei ed Enzo Ferrari.
Era il 1944.
Nei territori italiani liberati dagli Alleati, si potevano trovare ingredienti come il bacon.
Anche in tempi recenti, Gualandi (che è scomparso nel 2016) ha sostenuto di avere inventato il piatto per un’occasione molto speciale: un pranzo con i comandanti supremi dell’Ottava Armata, che si tenne a Riccione il 22 settembre 1944.
Probabilmente, egli potrebbe avere inventato il piatto con quello che trovò, rosso d'uovo, bacon, pasta e formaggio di incerta provenienza.
In seguito, Gualandi divenne cuoco delle truppe alleate a Roma.
Dunque, la carbonara potrebbe essersi diffusa nella capitale in quel periodo e potrebbe essere diventata così popolare da essere diventato simbolo di "romanità".
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