Il rispetto che viene con rispetto

 

Su "Il Giardino di Israele", vi è un articolo molto interessante che ha toccato la mia curiosità.Esso è intitolato "Il vaso che trabocca di Paradisi artificiali".

Mi ha incuriosito molto l'ultima parte dell'articolo, la quale recita:

"L’Ebraismo ed il dialogo con le Nazioni
I contenuti di questa pagina hanno sempre veicolato la massima autenticità possibile, ma come riempire un vaso che trabocca ? Siamo ancora in esilio, anche se lo Stato d’Israele esiste e mi fa piacere parlare del Midrash o della Parasha, ma a cosa serve augurarsi Shabbat Shalom mangiando vongole e porchetta o col crocifisso in casa ? Condividerò altre lezioni e farò il possibile per associare la teoria alla pratica, risposte e rispetto ma, questo rispetto, deve rimare con Verità – Emet – Uno.

Si può accedere al Paradiso senza essere ebrei ma non vi è spazio per i paradisi artificiali".

Io non sono ebreo.

Forse, potrei essere di origini ebraiche, per parte di madre, ma se così fosse sarebbero origini molto remote.

Sono un cattolico praticante e nel mio piccolo, cerco di osservare i precetti della mia religione, pur essendo conscio di non essere perfetto.

Molto spesso, su Facebook, auguro Shabbat Shalom, Shavua Tov ecc. agli amici di fede ebraica.

Ora, mi viene chiesto il motivo di ciò, visto che, come ho scritto prima, non sono ebreo.

Rispondo, affermando che io faccio questa cosa per amicizia e per rispetto.

Vedete, da buona siciliana, la buonanima di mia madre mi diceva: "U rispettu è misuratu. A cu u porta l'havi purtatu". 
Ho degli amici ebrei che mi sono vicini anche nei momenti difficili.

Uno di questi è il ben noto Morris Sonnino, che io sento ogni santo giorno.

Ora, proprio Morris è uno di quelli che mi fanno gli auguri di buon Natale e in ogni altra festa cristiana.

Dunque, per rispetto, amicizia e riconoscenza, io faccio altrettanto in ogni Shabbat e in ogni altra festa ebraica. 

Se non lo facessi, sarei una pessima persona, prima di essere un pessimo cristiano.

Lo faccio con tutto il cuore.

Vedete, il dialogo e l'amicizia tra persone partono dal rispetto.

Se manca il rispetto reciproco non ci possono essere nessun dialogo e nessuna amicizia.

Oggi, l'idea del rispetto viene meno con una frequenza sempre maggiore e gli effetti si vedono.

Qualcuno mi ha criticato per il fatto che io indossi una felpa con la Stella di Davide israeliana, dicendo che io potrei non trovare lavoro.

Ora, che male farebbe il fatto che io indossi quella felpa?

Vedete, io sono un liberale.

Anzi, sono un liberal-conservatore.

Sono dell'idea che una persona non abbia alcun diritto di venire a sindacare sulle opinioni altrui.

Io sono un convinto sostenitore di Israele.

Dove sarebbe il problema riguardo a questa mia simpatia?

Dove sarebbe il problema riguardo alle mie idee politiche di centrodestra e al fatto che le esprima?

Farei del male ad altri?

Perché mai non dovrei trovare lavoro per il fatto che ami Israele e che abbia una certa idea politica?

Non si dovrebbero valutare le persone in base ai meriti, alla buona volontà e alle capacità?

Finché non faccio del male a nessuno, io faccio ciò che voglio.

Le società civili funzionano così.

Purtroppo, sembra che si stia andando verso la direzione opposta.

Stiamo diventando una società di delatori e di gente pronta a fare condannare chi si esprime in modo diverso. 

Allora, possiamo dire che l'Inferno stia arrivando sulla Terra.