Il commento al passo degli Atti degli Apostoli di Papa Francesco ha fatto discutere molto.Egli ha detto che "condividere le proprietà non è comunismo" ma che "è Cristianesimo allo stato puro".
Ora, in nessun passo della Bibbia si parla di "ridistribuzione della ricchezza".
Neppure Gesù Cristo inneggiò alla "ridistribuzione della ricchezza" né egli parlò male della proprietà privata.
Semmai, Gesù Cristo condannò l'avarizia e l'ipocrisia.
Inoltre, negli Atti degli Apostoli si parlò dei primi cristiani, molti dei quali erano poveri.
Dunque, la condivisione dei beni fu una necessità.
Ne andava della sopravvivenza della comunità stessa.
Quindi, giustamente, chi aveva di più aiutava il proprio fratello che aveva di meno.
Quella situazione richiedeva ciò.
Però, il Cristianesimo non disconobbe mai la proprietà privata come diritto dell'uomo.
Del resto, anche la Chiesa stessa ha delle proprietà.
Il diritto di proprietà è uno dei diritti naturali dell'uomo.
La carità si può dimostrare anche facendo lavorare le persone, in modo che si guadagnino il pane onestamente.
La proprietà privata non è il male.
Semmai, il vero male sta nell'erigere le proprietà ad idoli.
Dunque, non si faccia politica usando le Sacre Scritture.
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