Striscia la Notizia razzista? Siamo alle solite bufale del "politicamente corretto"

"Striscia la Notizia", il noto tg satirico che va in onda su Canale 5 è finito nella bufera.

Per uno sketch sui cinesi, i conduttori del tg Michelle Hunziker e Gerry Scotti sono stati bersagliati da critiche ed attacchi sui social network e sono stati accusati di razzismo.
Sono stati costretti anche a scusarsi.

Al loro posto, io non mi sarei scusato neppure minimamente.

Gerry Scotti e Michelle Hunziker non hanno offeso nessuno.

Dunque, siamo di fronte alle solite bufale di chi porta avanti l'idea del "politicamente corretto".

Inoltre, non sembra che i cinesi siano tanto "corretti" nei nostri confronti.

Basti pensare, per esempio,  alle persecuzioni che le autorità di Pechino fanno ai danni degli uiguri e dei cristiani.

Inoltre, il Covid è partito dalla Cina, la quale ha nascosto tutto, finché poteva fare ciò. 

Comincio a pensare che il motivo di qualcuna delle recensioni negative ai miei due libri intitolati "La peste nera: storia di una pandemia" e "Politicamente corretto: siamo alla fine della nostra civiltà?" sia il fatto che abbia scritto che la pandemia provenga dalla Cina e che Gerusalemme sia una città prima di tutto ebraica, infischiandomene dell'UNESCO, la quale la ritiene araba ed islamica.

Per quale motivo dovrei scrivere che Gerusalemme sia una città araba?

La storia dice una cosa diversa. 

Gerusalemme è (prima di ogni cosa) una città ebraica. 

Sia chiaro, accetto le critiche e rispetto i pareri di tutti.

Per esempio, qualcuno mi ha segnalato dei refusi ed io ammetto di potere anche sbagliare.

Anzi, quando sbaglio,  riconosco il mio errore e cerco di rimediare. 

Però, certe cose non mi sembrano siano capitate per caso.

Ora, fare sembrare razzista una trasmissione come "Striscia la Notizia" mi pare ridicolo.

Il "politicamente corretto" sta ammorbando la nostra società.

Mentre noi stiamo qui a farci dei problemi nel fare la satira, in Cina, tante persone muoiono nei laogai.

Noi abbiamo un dono che è la libertà.

In nome di una certa ideologia malata, noi stiamo rinunziando a questo dono che altri popoli non hanno e ci invidiano. 

Qui sta il problema.