Ringrazio l'amico Morris Sonnino che mi ha portato all'attenzione questa pagina del quotidiano "Libero". L'ex-presidente americano Donald Trump è stato assolto dall'accusa di incitamento all'insurrezione.
Dunque, il processo d'impeachment imbastito dai democratici è fallito.
La maggioranza dei senatori repubblicani ha votato contro la condannata e l'assatanata Nancy Pelosi l'ha coperta di insulti.
Quella donna deve essere ricoverata.
Ha bisogno del Trattamento Sanitario Obbligatorio.
Il processo d'impeachment è stato messo in atto dopo i fatti del 06 gennaio.
Dunque, Trump è stato assolto e si potrà ricandidare tra quattro anni.
Le farmacie americane sono state prese d'assalto dai democratici, per prendere tutte le scorte di Maalox.
Dopo questa battuta ironica, faccio qualche considerazione.
In primis, quel processo d'impeachment non era regolare.
Infatti, quando si decide di mettere in stato d'accusa un presidente, l'istanza deve passare prima per una commissione ad hoc, poi deve arrivare alla Camera dei Rappresentanti e poi deve arrivare al Senato.
Nel caso di Trump, l'istanza non è passata per la commissione.
Inoltre, non si può mettere in stato d'accusa un ex-presidente.
In secundis, proprio perché il processo non era regolare, Trump avrebbe potuto appellarsi alla Corte Suprema, se fosse stato condannato.
La Corte Suprema avrebbe dato ragione al tycoon.
Dunque, i democratici l'hanno fatta grossa.
Essi hanno cercato di zittire il proprio avversario, mostrando al mondo intero la loro vera natura totalitaria.
Intanto, si è perso tempo e denaro in questo processo farsa.
Gli Americani hanno il diritto di essere arrabbiati con Joe Biden e soci.
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