L'11 novembre 2011, Silvio Berlusconi si dimise dalla carica di premier per lasciare il posto a Mario Monti, il professore dell'Università "Bocconi" di Milano.
Con le politiche di Monti e dei professoroni a lui vicini, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo crebbe e divenne il primo partito nel giro di due legislature.
Così, dai professori dell'Università "Bocconi" si passò agli stregoni del populismo.
Non vorrei che la storia si ripetesse con Mario Draghi.
Non vorrei che Mario Draghi facesse come Monti ed i suoi e che arrivasse un altro demagogo come Beppe Grillo pronto a prendere l'eredità di quest'ultimo.
Nei momenti di crisi, vince chi urla più forte.
Purtroppo, sembra che la storia non abbia insegnato nulla.
Mettere il Governo del nostro Paese in mano a dei tecnici è un rischio.
I partiti rischiano di pagare un prezzo molto pesante con un Governo tecnico.
Se saltasse il sistema dei partiti salterebbe la democrazia.
Quanto accaduto nel secolo scorso deve ricordarci ciò, ancora oggi.
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