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giovedì 7 marzo 2019

Ricordiamo gli eroi!

Prima di trattare l'argomento di codesto articolo, desidero fare una precisazione.
Riguardo alla storia della "Bigolada" di Castel d'Ario, ribadisco che sulle possibili "roncoferraresi" di codesta manifestazione vi sono dubbi.
La storia deve essere verificata.
Ora, tocco l'argomento.
Proprio nel Comune di Castel d'Ario (in Provincia di Mantova) vi è la frazione di Susano.
In quel piccolo centro abitato vi è un ex-convento domenicano risalente al 1614.
Esso fu voluto da conte di Novellara Paolo Emilio Gonzaga (morto il 27 aprile 1619).
L'architetto che lo realizzò fu Antonio Maria Viani (1550-1635).
Nel 1768, il complesso passò alla duchessa di Massa Carrara Maria Teresa Cybo-Malaspina (29 giugno 1725-25 dicembre 1790)
Il convento rimase in funzione fino al 1787, anno in cui l'imperatore del Sacro Romano Impero Giuseppe II d'Asburgo (13 marzo 1741-20 febbraio 1790) lo fece sopprimere.
Anche i Rothschild ebbero a che fare con quel convento.
Tra il 1970 ed il 1975, la chiesa conventuale fu saccheggiata.
Furono portate via delle tele di Francesco Borgani (1557-24 aprile 1624), di Piero Facchetti (1539-27 aprile 1613) e di Francesco Marcaleoni.
Tra il 1992 ed il 1993, il complesso fu ristrutturato.
Ora, ricordo nella chiesa conventuale fu seppellito proprio Paolo Emilio Gonzaga, un eroe della Battaglia di Lepanto che ci fu nel 1571.
Quel personaggio combatté i Turchi a fianco di grandi uomini, come don Giovanni d'Austria (24 febbraio 1547-1° ottobre 1578)
Deve essere ricordato che durante i primi tre anni di regno del sultano turco Selim II (figlio del famoso Solimano il Magnifico, 28 maggio 1524-12 dicembre 1574) il muftì di Istanbul emanò una fatwa secondo cui l'Impero Ottomano avrebbe dovuto riportare all'Islam tutti i territori che appartenevano al vecchio califfato arabo, comprese la Sicilia (la mia Sicilia) e la Spagna.
La cosa fu portata avanti nel 1570, con l'attacco a Cipro, che si concluse con la vittoria turca a Famagosta.
Da 1489, Cipro era in mano ai Veneziani.
Il governatore veneziano Marcantonio Bragadin (21 aprile 1523-17 agosto 1571) fu mutilato e scuoiato vivo dai Turchi.
Da qui partì la Battaglia di Lepanto.
Se la Battaglia di Lepanto fosse finita con una vittoria turca, per l'Europa sarebbero stati dolori.
Infatti, una massa di islamici, che sarebbero stati esaltati da una simile vittoria, di fronte ad un'Europa cristiana ancora ferita dalle guerre tra cattolici e protestanti avrebbe potuto vincere.
Grazie a Dio, la flotta cristiana vinse a Lepanto ed i Turchi furono fermati.
Tra coloro che combatterono ci fu il conte Paolo Emilio Gonzaga, il quale fu sepolto nella chiesa di Susano.
Dunque, i nostri eroi debbono essere ricordati.
La chiesa di Susano dovrebbe essere riconsacrata e riaperta al culto.
La si potrebbe riconsacrare non come parrocchia ma come semplice oratorio.
Così, si renderebbe il giusto omaggio ad un eroe.




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