Quei bambini deportati da Stalin...

Sul sito "Edificati sulla Roccia", vi è un articolo di Giulio Verna che è intitolato "I bambini dell’"impero", "ostili e pericolosi per l’ordine sovietico"".
Si parla ancora troppo poco degli orrori dei sovietici.
Eppure, questi orrori ci furono, come nel caso dei Paesi baltici, di cui vi è questo rapporto: "All’inizio del 1949 il governo sovietico decise di accelerare il processo di sovietizzazione dei paesi baltici […]. Le operazioni di deportazione […] colpirono quasi 95.000 persone deportate in Siberia […]. Secondo il rapporto inviato da Kruglov [Sergej Nikiforovič (1907-1977)] a Stalin il 18 maggio 1949, fra gli “elementi ostili e pericolosi per l’ordine sovietico” erano annoverati 27.084 ragazzi minori di sedici anni, 1.785 bambini in tenera età senza famiglia, 146 invalidi e 2.850 “vecchi decrepiti”!".
Queste operazioni esecrabili non furono certo migliori di quello che fecero i nazisti.
Eppure, non se ne parla.
Questo è il grande errore.
Il comunismo sovietico fece dei genocidi, esattamente come li fecero i Turchi con gli Armeni ed i Greci nel Ponto e come i nazisti con il popolo ebraico.
Eppure, delle porcherie del comunismo sovietico non si parla.
Anche i comunisti sovietici deportarono persone innocenti e fecero genocidi.
Infatti, la sovietizzazione di terre come la Lituania passò attraverso una russificazione.
Per implementare la russificazione, dovevano essere colpiti i bambini.
Questi ultimi furono deportati e fatti morire in Siberia.
Di questo, come ho scritto poc'anzi, non si parla.
Questo non crea le condizioni per una vera riconciliazione delle persone agli occhi della storia.
Anzi, crea discordia.