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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 14 ottobre 2014

Date a Cesare quel che è di Cesare



Cari amici ed amiche,

le letture delle Sante Messe di sabato pomeriggio e domenica mattina saranno i seguenti testi:

Dal libro del profeta Isaia capitolo 45, versetti 1.4-6.

Dice il Signore del suo eletto, di Ciro:
"Io l’ho preso per la destra,
per abbattere davanti a lui le nazioni,
per sciogliere le cinture ai fianchi dei re,
per aprire davanti a lui i battenti delle porte
e nessun portone rimarrà chiuso.
Per amore di Giacobbe, mio servo,
e d’Israele, mio eletto,
io ti ho chiamato per nome,
ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca.
Io sono il Signore e non c’è alcun altro,
fuori di me non c’è dio;
ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci,
perché sappiano dall’oriente e dall’occidente
che non c’è nulla fuori di me.
Io sono il Signore, non ce n’è altri".

Parola di Dio.

Salmo responsoriale. Salmo 95.


Ritornello: Grande è il Signore e degno di ogni lode.


Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: "Il Signore regna!".
Egli giudica i popoli con rettitudine.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi, capitolo 1, versetti 1-5.

Paolo e Silvano e Timoteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.
Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione.

Parola di Dio.


+ Dal Vangelo secondo Matteo, capitolo 22, versetti 15-21.

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?".
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: "Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo". Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: "Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?". Gli risposero: "Di Cesare".
Allora disse loro: "Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio".

Parola del Signore.

Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.
Da cultore di storia inglese dei secoli XVI e XVII, mi viene in mente la storia di re Enrico VIII e di San Tommaso Moro.
Per essersi rifiutato di giurare nelle mani del re come capo della Chiesa inglese, San Tommaso Moro (che era amico e ministro del sovrano) fu condannato a morte per tradimento e decapitato il 6 luglio 1535.
Sul patibolo, San Tommaso Moro disse: "Muoio fedele a Dio e al re ma prima di tutto a Dio". 
San Tommaso Moro fu un inglese modello. Egli fu leale re Enrico VIII (il quale veniva spesso a casa sua, nel quartiere londinese di Chelsea)  ma capì che quello che quest'ultimo fece (lo scisma anglicano del 1534) fu una cosa sbagliata e che avrebbe avuto gravi conseguenze.
Perciò, egli si oppose e venne accusato di tradimento. 
Essere fedeli a Dio e allo Stato non è facile.
Però, Gesù Cristo ci insegnò la strada da percorrere.
Un cristiano deve rispettare la legge.
Deve pagare le tasse e contribuire fattivamente al bene della società.
Tuttavia, egli ha il dovere di disobbedire alle leggi ingiuste.
Per esempio, se lo Stato facesse una legge che impone di uccidere, il cristiano deve dire no,
In questo quadro, per esempio, rientrano le leggi che trattano l'aborto e l'eutanasia.
Lo stesso discorso può valere anche verso uno Stato che non si comporta bene verso i cittadini.
Basti pensare ai cittadini di Genova, che sono stati colpiti dall'alluvione.
Essi non sono più in grado di pagare le tasse a questo fisco esoso.
Lo stesso discorso può valere per quei regimi portatori di morte, come comunismo e nazismo. 
Di fronte a situazioni simili bisogna fare sentire la propria voce con compostezza e dignità. 
Tutto questo ci deve fare riflettere sul ruolo che il cristiano deve avere nella società.
Cordiali saluti. 



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