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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 3 luglio 2012

La crisi dell'Italia, non è colpa del presidente Berlusconi!

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo del sito "Limes" che è intitolato "Alla ricerca dell'Eurostato".
Ringrazio l'amico Angelo Fazio che l'ha messo su Facebook.
Porto alla vostra attenzione un suo passaggio molto importante che recita:

"Da Merkel a Hollande, da Monti a Rajoy, tutti i protagonisti dell'ennesima terapia di gruppo brussellese sanno di non poter rispondere alla questione regina: come salvare l'euro? Non perché sia impossibile. Anzi, è ovvio. Basta dare alla moneta il suo Stato. Adesso. Il problema è che nessuno dei leader europei sente di poter vendere l'Eurostato ai propri elettori. Né ora né mai.".

Questo è un argomento abbastanza ricorrente.
Creare un Eurostato è difficile, se non impossibile.
Il motivo è molto semplice.
La creazione di un Eurostato è voluta solo dalla Germania e solo alle sue condizioni, che attraverso l'Euro ha di fatto annientato a concorrenza degli altri Paesi, Italia compresa.
Ora, è chiaro che gli altri Paesi non vogliano ciò.
Finché non ci sarà un'istituzione politica capace di sostenerlo, l'Euro è e sarà sempre in bilico.
Noi italiani, che non abbiamo il controllo della moneta, pagheremo sempre un prezzo più alto, finché ci sarà questo Euro.
Peccato che in Italia ci siano certi che non vogliono capire ciò e preferiscono dare la colpa al presidente Berlusconi.
Ora, l'Italia soffre già di un grave ritardo dovuto al fatto che non si siano fatte riforme serie (come il federalismo ed il presidenzialismo) né infrastrutture nuove.
L'attuale sistema è ingessato e chi da esso ha guadagnato difficilmente vorrà cambiare.
Di privilegiati da questo sistema ce ne sono.
Prendiamo, ad esempio, le cooperative.
Nonostante esse siano aziende hanno regime fiscale agevolato rispetto alle imprese private.
Difficilmente, le cooperative accetterebbero di cambiare sistema.
Ogni volta che il presidente Berlusconi tentava di fare una riforma, ecco che arrivavano gli scioperi e le contestazioni, sia dagli avversari esterni e sia da chi nella sua stessa coalizione si opponeva a certe riforme.
Un esempio è rappresentato da Gianfranco Fini e dai suoi che si sono sempre opposti al federalismo.
Governare l'Italia è difficile perché il governo deve sempre dipendere dal Parlamento.
Da ciò è venuto fuori questo immobilismo che, unito alla questione europea che è stata prima citata, ha messo l'Italia in cattive condizioni.
Cordiali saluti.





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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.