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martedì 5 marzo 2019

Quel genocidio cipriota di cui non si parla...

Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio dell'articolo sul sito "Gatestone Institute" che è intitolato "La Turchia spazza via la cultura cristiana della parte occupata di Cipro".
L'articolo è di Uzay Bulut ed è stato tradotto da Angelita La Spada.
Ne riporto questo stralcio:

"La Turchia ha commesso due gravi crimini internazionali contro Cipro. Ha invaso e diviso un piccolo, debole, ma moderno e indipendente Stato europeo (...) la Turchia ha inoltre cambiato la connotazione demografica dell'isola e si è dedicata alla distruzione sistematica e alla obliterazione del patrimonio culturale delle aree sotto il suo controllo militare." – Brano tratto dal report "La perdita di una civiltà: La distruzione del patrimonio culturale nella parte occupata di Cipro".


"Più di 550 chiese, cappelle e monasteri ortodossi greci, situati nelle città e nei villaggi delle zone occupate, sono stati saccheggiati, volutamente vandalizzati e, in alcuni casi, demoliti. Molti luoghi di culto cristiani sono stati trasformati in moschee, in depositi dell'esercito turco, in magazzini e fienili." – Ministero degli Affari esteri di Cipro.


"L'UNESCO considera la distruzione intenzionale del patrimonio culturale un crimine di guerra." – Artnet News, 2017.

Questi turchi hanno il brutto vizio dei genocidi.
Quello che sta accadendo nella zona nord di Cipro, che dal 1974 è occupata dai turchi, è di fatto un genocidio.
Le chiese, i monasteri e le cappelle cristiane ortodosse e cattoliche sono state trasformate in moschee, in depositi, in stalle o in alberghi o sono stati demoliti.
Ricordo che Cipro fu la terra di San Barnaba (morto nel 61 AD).
San Barnaba fu il compagno di viaggio di San Paolo.
Egli nacque a Salamina, polis che si trovava a nord di Famagosta, nella zona occupata dai turchi.
Fu anche il primo vescovo di Milano. 
Dunque, i turchi stanno distruggendo un pezzo della storia di Europa, oltre a fare un vero e proprio genocidio.
L'Europa cosa fa di fronte a ciò?
L'Europa tace in modo pilatesco.
Questo è gravissimo.



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